Dopo un mese di razionamenti, sono stati completati i lavori per la condotta provvisoria che porterà l’acqua dal fiume alla diga di Camastra, ma c’è preoccupazione per i livelli di inquinamento.
Glifosato e tumori, la Monsanto condannata a pagare 289 milioni di dollari a un giardiniere
Un giudice californiano ha ordinato all’azienda Monsanto di risarcire un giardiniere ammalatosi di tumore dopo l’uso di erbicidi contenenti glifosato.
La storia del giardiniere americano ammalatosi di cancro dopo aver usato gli erbicidi Roundup e Ranger Pro, prodotti da Monsanto, è finita con una sentenza a sorpresa: un giudice californiano ha infatti ordinato all’azienda, di recente passata sotto il controllo della multinazionale Bayer, di risarcire l’uomo con la cifra record di 289 milioni di dollari. Il verdetto era atteso con interesse da altre migliaia di persone che negli ultimi anni hanno raccontato di essersi ammalate di cancro in seguito all’utilizzo di erbicidi contenenti glifosato.
Leggi anche: Brasile, giudice vieta l’uso del glifosato nel gigante della soia ogm
American jury finds glyphosate causes cancer. It’s the most used agricultural chemical ever. This finding has huge implications for the food chain. https://t.co/QLReS9iovL
— Tom Watson (@tom_watson) 10 agosto 2018
Il tribunale di San Francisco contro Monsanto
La corte di giustizia della città di San Francisco ha deliberato, dopo tre giorni di riunioni, che il glifosato presente nei prodotti Monsanto chiamati Roundup e Ranger Pro è stato la causa della malattia di Dewayne Johnson. L’uomo, che per oltre trent’anni ha lavorato come giardiniere in varie scuole pubbliche della California, si era ammalato di cancro al sistema linfatico. Gli avvocati di Johnson hanno sostenuto che si fosse ammalato di tumore a causa del glifosato contenuto negli erbicidi usati dal giardiniere nel corso del suo lavoro. In passato, il 46enne Johnson aveva mostrato i segni dei danni sulla schiena e sulle braccia dopo aver utilizzato gli erbicidi che venivano spruzzati almeno trenta volte l’anno nei giardini in cui era impiegato. Ora Monsanto dovrà pagare 39 milioni di dollari come ricompensa e altri 250 milioni come danni collaterali all’ex giardiniere il quale, secondo i medici, potrebbe non sopravvivere oltre il 2020.
Leggi anche: Sulla scomparsa del marchio Monsanto
Altre cause in attesa
La sentenza a favore di Dewayne Johnson apre le porte ad altre migliaia di cause simili intentate da persone che si sono ammalate di cancro in seguito all’utilizzo dei prodotti Monsanto, di proprietà della tedesca Bayer. Proprio gli erbicidi con glifosato Roundup e Ranger Pro sono i principali indiziati delle malattie. La giuria californiana ha scritto che Monsanto “ha agito con malizia, minacciando gli scienziati che proclamavano i danni possibili causati dal glifosato. Inoltre non ha mai rivelato agli acquirenti i rischi dovuti all’utilizzo di questi erbicidi”. I legali di Monsanto – Bayer hanno comunicato che faranno ricorso contro il verdetto. Intanto però almeno altri cinquemila casi di vittime sono al vaglio dei tribunali.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il livello di inquinamento supera di 60 volte il limite fissato dall’Organizzazione mondiale della sanità. Il governo ha chiuse le scuole e ha invitato gli anziani a stare a casa.
Un’escursionista ha scoperto per caso un sito fossile risalente al Permiano, venuto alla luce a causa dello scioglimento di un ghiacciaio.
L’aviazione privata “vola” anche troppo: le emissioni nel 2023 hanno raggiunto le 15,6 milioni di tonnellate di CO2.
Le Azzorre hanno approvato una legge per istituire la più vasta Amp dell’Atlantico settentrionale, pari al 30% dell’oceano intorno all’arcipelago.
Sostenibilità e blue economy aprono nuove prospettive per le professioni del mare: intervista a Massimo Bellavista su Gen Z e green jobs del futuro.
Finanza etica e sostenibile catalizzano il cambiamento nella blue economy, creando nuove opportunità economiche e ambientali.
“Le imprese sanno come andare verso investimenti green, ma hanno bisogno di politiche chiare”, spiega Irene Priolo, presidente dell’Emilia-Romagna.
L’albero potrebbe avere fino a mille anni, ma è stato scoperto solo dal 2009, dopo la segnalazione di una band della zona, che ora gli dedicherà un brano.