La Cop16 sulla biodiversità si conclude con pochi passi avanti. Cosa resta, al di là della speranza?
Si è conclusa il 2 novembre la Cop16 sulla biodiversità, in Colombia. Nonostante le speranze, non arrivano grandi risultati. Ancora una volta.
Secondo il nuovo censimento del governo andaluso la popolazione di lince iberica è aumentata notevolmente, superando i quattrocento individui.
Appena quattordici anni fa, nel 2002, la lince iberica (Lynx pardinus) si poteva fregiare di un titolo poco invidiabile, era infatti il felino più a rischio di estinzione nel mondo. A distanza di pochi anni questo elusivo felino non è ancora al sicuro, ma può guardare al futuro con maggiore ottimismo.
Il censimento del 2015, pubblicato il 4 aprile dal governo dell’Andalusia, mostra infatti un significativo aumento della popolazione di lince iberica che ha raggiunto il numero più alto di esemplari dal record negativo del 2002. Il censimento precedente, effettuato nel 2014, aveva registrato la presenza di 327 esemplari, mentre ora il numero di animali è salito a 404.
La ricerca ha individuato 120 femmine riproduttrici suddivise in cinque aree della penisola iberica, quattro in Spagna (Doñana, Sierra Morena, Montes de Toledo e Valle Matachel) e una in Portogallo (Vale do Guadiana). “Il Wwf accoglie con piacere i risultati incoraggianti del censimento del 2015 della lince iberica – ha dichiarato Luis Suarez, del Wwf Spagna. – Questo è un risultato storico e ci impone di rafforzare il nostro impegno per proteggere questa specie”.
Nonostante l’aumento della popolazione la lince iberica è ancora minacciata, soprattutto a causa della diminuzione dei conigli, le prede principali di questi felini. Da una ricerca è emerso che le popolazioni di conigli sono diminuite di oltre il 50 per cento in alcune aree critiche per la lince, a causa di un nuovo ceppo di malattia emorragica virale.
“È essenziale che tutte le autorità competenti agiscano sulle minacce che mettono in pericolo la sopravvivenza dei conigli – ha spiegato Luis Suarez – altrimenti assisteremo a una vera e propria catastrofe ecologica, considerato il ruolo chiave del coniglio negli ecosistemi mediterranei”. Un’altra minaccia per le linci è rappresentata dalla automobili, è stata infatti registrata un’elevata mortalità causata da incidenti stradali, per un totale di 51 linci uccise sulle strade nel corso degli ultimi tre anni.
Lo studio sulle linci ha inoltre rilevato che gli animali si stanno espandendo oltre i confini dell’Andalusia, arrivando nelle comunità autonome spagnole Castilla-La Mancha e Extremadura, e in Portogallo. Nonostante secondo gli esperti sia prematuro dichiarare che le linci hanno adottato nuovi areali, i tassi di mortalità nelle zone di reintroduzione sono inferiori al tasso tradizionale del 50 per cento.
“L’aumento degli esemplari e l’espansione della lince iberica dimostrano che gli sforzi di conservazione coordinati pagano – ha affermato Carlos Drews, direttore del programma del Wwf dedicato alla salvaguardia di questa specie. – Questo felino in via di estinzione è il simbolo della difficile situazione di numerose specie minacciate in tutto il mondo che richiedono efficaci e duraturi sforzi di conservazione, il lavoro è ancora lontano dall’essere concluso ma siamo sulla strada giusta”.
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