La raccolta differenzata tocca quota 66,6 per cento a livello nazionali, con disparità territoriali ancora forti ma in diminuzione. Aumenta l’export.
L’agricoltura e i lavori domestici trainano il rilancio del Mezzogiorno
Il Mezzogiorno è vivo e dà anche incoraggianti segnali di ripresa: per la prima volta dopo sette anni, infatti, nel 2015 il prodotto interno lordo (pil) del meridione d’Italia non solo è cresciuto dell’1 per cento, ma lo ha fatto anche in maniera superiore alla media nazionale (ferma allo 0,8). E lo stesso si può dire dell’occupazione, che
Il Mezzogiorno è vivo e dà anche incoraggianti segnali di ripresa: per la prima volta dopo sette anni, infatti, nel 2015 il prodotto interno lordo (pil) del meridione d’Italia non solo è cresciuto dell’1 per cento, ma lo ha fatto anche in maniera superiore alla media nazionale (ferma allo 0,8). E lo stesso si può dire dell’occupazione, che al sud è cresciuta di un punto e mezzo, in tutta Italia invece solo delle 0,6 mentre nel laborioso nordest è perfino calata di mezzo punto.
Ritorno all’agricoltura e sgravi fiscali decisivi
A trainare la ripresa del Mezzogiorno, secondo i dati dell’Istat, c’è soprattutto la crescita dell’agricoltura, ovvero il vero punto forte del territorio: è qui che il pil è cresciuto di più (addirittura 7,3 per cento), è qui che sono aumentati maggiormente i posti di lavoro. Ma incrementi di un certo rilievo ci sono stati anche nel commercio, nei pubblici esercizi, nei trasporti, nelle telecomunicazioni e nelle costruzioni. Merito degli sgravi fiscali e “di una economia che finalmente ha ripreso a correre dopo anni di crisi” come ha commentato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Certo, il fatto che il sud rimanga un territorio a vocazione prevalentemente agricola è confermato dal fatto che invece industria e servizi finanziari e immobiliari non sono cresciuti.
#Pil e #occupati a livello territoriale, stima preliminare 2015: statistiche #visual https://t.co/vyXDQjwXQF pic.twitter.com/SQwxPi1ijI
— Istat (@istat_it) 27 giugno 2016
Gli italiani scoprono il mestiere di badante
Ma il merito della crescita di occupazione potrebbe essere anche della voglia di rimboccarsi le maniche visto che nell’ultimo anno gli italiani, soprattutto nel Mezzogiorno, sembrano aver spezzato il tabù dei cosiddetti lavori domestici. Secondo i dati dell’Inps, infatti, è minore il numero di colf, badanti e collaboratori domestici di origine straniera e maggiore quello di italiani che accettano questi lavori: nel 2015 il numero di badanti di nazionalità italiana è aumentata moltissimo (13 per cento, per buona parte donne ma non solo), quello di colf di poco, ma in un mestiere complessivamente in calo per questioni di crisi economica. Anche in questo settore, il sud si rivela più ricettivo: la Calabria, secondo i dati dell’Inps, ha avuto il vero boom di lavoratori domestici italiani (21,5 per cento in più) in un anno, ma un forte aumento si registra anche in Campania e in Puglia.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Negli ultimi mesi in Sardegna ci sono stati incendi e sabotaggi, molte fake news e spazi occupati, ma si è dato meno spazio alla vera questione: la democratizzazione degli impianti rinnovabili.
Il deposito Eni di Calenzano è stato posto sotto sequestro dopo l’esplosione che ha ucciso cinque persone, ferendone 26.
Respinto il ricorso delle associazioni ambientaliste sul Terminillo. Per loro l’opera sarà dannosa per l’ambiente e per l’orso marsicano.
Primo passo per la legge sui reati contro gli animali: aumentano pene e sanzioni, ma per molti il testo è un compromesso al ribasso.
I comuni potranno istituire limiti di velocità al ribasso solo in determinate condizioni, arriva l’assicurazione per il monopattino.
Alla presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin, il padre Gino parla di “amore da diffondere nell’ecosistema”, il ministro no.
Una forte alluvione ha colpito il Catanese: in poche ore una quantità di pioggia pari all’80 per cento della media annuale.
Il presidente della Repubblica ha risposto agli attacchi di Elon Musk contro la magistratura italiana. LifeGate, intanto, interrompe le pubblicazioni su X.