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Il rapporto Stato delle foreste nel mondo 2018 della Fao spiega perché la difesa delle foreste è imprescindibile per garantirci un futuro sostenibile.
Le foreste, da sole, sono in grado di garantire circa il 20 per cento dei redditi alle famiglie che abitano nelle zone rurali dei paesi in via di sviluppo. Un introito in grado di soddisfare i bisogni di base. Inoltre, il legname dei boschi consente ad una persona su tre di cucinare e riscaldarsi. Ed è dagli alberi che arriva il 40 per cento dell’energia rinnovabile del mondo intero, sotto forma di combustibile: un valore pari a quelli di solare, eolico e idroelettrico sommati tra loro.
Per questo, almeno 120 Paesi si sono impegnati ad attenuare gli effetti dei cambiamenti climatici agendo proprio sulla difesa delle foreste. Ciò nonostante, però, la superficie boschiva diminuisce di giorno in giorno a livello globale, a causa dei processi di deforestazione e della gestione troppo spesso insostenibile.
È questa la fotografia emersa dall’edizione 2018 del rapporto Stato delle foreste nel mondo redatto dalla Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura: passi in avanti rispetto al passato ne sono stati fatti, ma rimane ancora moltissimo lavoro da fare. Basti pensare al fatto che la deforestazione rappresenta la seconda causa dei cambiamenti climatici, dopo l’uso di combustibili di origine fossile. Perdere le aree boschive ci priva infatti dei “polmoni” che alimentano e purificano l’atmosfera terrestre, controbilanciando i danni prodotti dalle attività antropiche.
“We need to take urgent action to protect our forests?if we want our planet?to survive,” says @FAOforestry Eva Muller.
Feeding a growing population must not come at the expense of forests.
?https://t.co/gMBIG4ghcd #SOFO2018 pic.twitter.com/yqpqI7XZ1b
— FAO Newsroom (@FAOnews) July 6, 2018
Proprio per questo il rapporto sottolinea l’importanza di stabilire “quadri giuridici chiari sui diritti di proprietà forestale” al fine di responsabilizzare tutti, aziende, poteri pubblici e cittadini. E chiede un impegno maggiore da parte delle imprese del settore privato, anche tramite partenariati efficaci con le autorità pubbliche: “La responsabilità delle imprese per una deforestazione zero è fondamentale”, si legge nel testo.
“Gli alberi e le foreste sono fondamentali per raggiungere diversi obiettivi di sviluppo sostenibile inseriti nell’agenda 2030 e devono perciò essere incorporati nelle strategie per raggiungerli”, ha dichiarato Eva Mueller, direttrice del dipartimento Foreste della Fao. Mentre il direttore generale dell’agenzia, José Graziano da Silva, ha ricordato che poter contare su foreste sane e produttive “è essenziale per un’agricoltura sostenibile. Sappiamo quianto le foreste siano importante per garantire una buona qualità dell’acqua, per contribuire al fabbisogno energetico del futuro e per progettare città sostenibili e sane”.
Lo “Stato delle foreste del mondo” ricorda infatti che i boschi “fanno molto più che fornire legname. Una persona su cinque in tutto il mondo conta su prodotti forestali per cibo, reddito e diversità nutrizionale, i pilastri della vita umana. Ciò è particolarmente importante per circa 250 milioni di persone, per lo più in Africa e Asia. Delle quali, circa il 40 per cento vive in condizioni di povertà estrema”.
Ma anche nella prospera Europa, “una persona su quattro raccoglie cibo direttamente dalle foreste, per esempio frutta e bacche, e ii 90 per cento della popolazione acquista questi prodotti”. Inoltre, “grandi città come Vienna, Tokyo, Johannesburg e Bogotá ottengono una quantità notevole di acqua potabile dalle foreste protette. E 180 milioni di persone negli Stati Uniti dipendono dalle foreste per il loro fabbisogno idrico”.
Forests & trees ? are key for our sustainable future, but their total area is shrinking by the day. “Time is running out” warns the 2018 edition of The State of the World’s Forests – just out. ?https://t.co/gMBIG4ghcd #SOFO2018 pic.twitter.com/fOf5JBUy3x — FAO Newsroom (@FAOnews) July 6, 2018
Da un punto di vista occupazionale, poi, la Fao sottolinea come si stimi “che il settore produca oltre 45 milioni di posti di lavoro all’anno e 580 miliardi di dollari di reddito da lavoro”. È per questo che – conclude il rapporto – “occorre arrestare la deforestazione, gestire boschi e foreste in modo sostenibile, ripristinare quelle degradate e incrementare la copertura di alberi in tutto il mondo per evitare conseguenze potenzialmente dannose per il pianeta e la sua popolazione”.
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