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L’Himalaya si scalda e i leopardi delle nevi rischiano l’estinzione
I cambiamenti climatici stanno riducendo l’areale dei leopardi e aumentando il conflitto con gli umani. Perso il 20 per cento della popolazione negli ultimi 16 anni.
I leopardi delle nevi (Panthera uncia) sono animali affascinanti e misteriosi, dominano le vette dell’Himalaya, vivendo in condizioni estreme tra i 1.500 e i 6mila metri di altitudine. I cambiamenti climatici stanno mettendo a rischio la sopravvivenza di molte specie, in particolare quella di questi grandi felini che dipendono dai nevosi habitat montani.
Più di un terzo dell’habitat dei leopardi delle nevi potrebbe diventare inabitabile a causa dell’aumento delle temperature. L’allarme è stato lanciato dal Wwf che ha pubblicato il rapporto “Fragile connections – Snow leopards, people, water and the global climate change”.
Secondo l’associazione ambientalista il riscaldamento del clima rischia di spostare verso maggiori altitudini il limite degli alberi e di consentire all’uomo di coltivare e allevare bestiame sempre più in alto, costringendo i leopardi delle nevi a rifugiarsi in areali sempre più ristretti e frammentati e aumentando le possibilità di conflitto con gli esseri umani.
L’attuale stato di conservazione del “fantasma delle montagne” è già tragico, classificato come “in pericolo” dalla Lista Rossa della Iucn, la popolazione di leopardo delle nevi è diminuita del 20 per cento negli ultimi 16 anni. Le minacce principali sono il conflitto con le comunità montane, che vedono i leopardi come una minaccia per il bestiame e le vite umane, il bracconaggio, la perdita di habitat e la riduzione del numero di prede.
Attualmente sopravvivrebbero in natura appena quattromila esemplari di leopardo delle nevi, suddivisi in piccole popolazioni. I cambiamenti climatici, aggiungendosi alle minacce preesistenti, potrebbero dare il colpo di grazia alla specie, riducendo a numeri insostenibili molte popolazioni.
Il riscaldamento del clima non avrebbe impatti negativi solo sulla fauna selvatica, l’habitat d’alta quota del leopardo delle nevi si estende infatti su molti dei principali bacini idrografici dell’Asia, e interessa ben dodici paesi. Il rapporto del Wwf, pubblicato in vista della cruciale conferenza sul clima di Parigi, evidenzia come oltre 330 milioni di persone vivano nel raggio di 10 chilometri dai fiumi che hanno origine nelle regioni dell’Asia Centrale oltre i tremila metri, e dipendono da loro per l’approvvigionamento dell’acqua.
L’aumento delle temperature potrebbe alterare drasticamente il flusso di acqua che scende dalle montagne e minacciare la sopravvivenza degli abitanti di tutto il continente. “Occorre un intervento urgente per frenare i cambiamenti climatici e prevenire un ulteriore degrado dell’habitat del leopardo delle nevi, altrimenti questo straordinario felino potrebbe scomparire, insieme con le riserve d’acqua che sono vitali per centinaia di milioni di persone”, ha dichiarato Rishi Kumar Sharma, responsabile del Programma sul leopardo delle nevi del Wwf.
Per cercare di proteggere i leopardi il Wwf sta coordinando una strategia globale per la conservazione della specie. Il primo passo prevede una maggiore conoscenza di questi elusivi felini, tramite le fototrappole e il monitoraggio satellitare di alcuni individui dotati di radio collare, per acquisire dati sulla biologia, le abitudini e, soprattutto, sulla reale diffusione del leopardo delle nevi.
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