Grazie ai grandi sforzi di conservazione, i rinoceronti neri stanno gradualmente aumentando, con un tasso di crescita annuale del 2,5 per cento.
È morto l’ultimo maschio di rinoceronte bianco settentrionale del pianeta
Sudan aveva 45 anni e viveva in una riserva in Kenya. L’ultima possibilità per salvare la specie dall’estinzione è la fertilizzazione in vitro.
Sudan era l’ultimo esemplare maschio di rinoceronte bianco settentrionale (Ceratotherium simum cottoni), una delle due sottospecie di rinoceronte bianco, esistente al mondo. Ieri, all’età di 45 anni, Sudan è morto a causa di un’infezione alla schiena e a una zampa e, forse, ha accolto la morte come una liberazione. L’animale viveva con due anziane femmine, Fatu e Najin, nella riserva Ol Pejeta Conservancy, in Kenya, controllato 24 ore su 24 da guardie armate. Sono davvero desolanti le immagini dell’animale che pascola solitario circondato dai ranger, mentre un tempo la sua specie dominava le savane di Uganda, Ciad, Sudan, Repubblica centrafricana e Repubblica Democratica del Congo.
Eutanasia per Sudan
All’inizio di marzo la riserva Ol Pejeta Conservancy aveva emesso un comunicato in cui annunciava che Sudan, alla fine del 2017, aveva contratto un’infezione alla zampa posteriore destra. Nonostante le cure l’animale non ha mostrato evidenti segnali di ripresa, anche a causa dell’età avanzata, e lunedì, dopo che le sue condizioni si erano ulteriormente aggravate, i veterinari della riserva hanno deciso di addormentarlo per sempre. “È con grande dispiacere che Ol Pejeta Conservancy e il Dvur Kralove Zoo annunciano che Sudan, l’ultimo esemplare maschio al mondo di rinoceronte bianco settentrionale, è morto”, si legge in un tweet pubblicato dalla riserva keniota.
It is with great sadness that Ol Pejeta Conservancy and the Dvůr Králové Zoo announce that Sudan, the world’s last male northern white rhino, age 45, died at Ol Pejeta Conservancy in Kenya on March 19th, 2018 (yesterday). #SudanForever #TheLoneBachelorGone #Only2Left pic.twitter.com/1ncvmjZTy1
— Ol Pejeta (@OlPejeta) 20 marzo 2018
Cronaca di un’estinzione
In meno di mezzo secolo il numero di rinoceronte bianchi settentrionali è precipitato, passando dai circa 2mila esemplari del 1960 ai sette censiti nel 2009. Questi pachidermi sono solo gli ultimi esponenti dell’antica megafauna che un tempo popolava il pianeta, estinti a causa dell’irrefrenabile e insaziabile ascesa dell’Homo sapiens. Le principali cause del declino dei rinoceronti sono il bracconaggio e la perdita di habitat.
Una piccola speranza per i rinoceronti
Con la morte di Sudan non esistono più maschi, sono rimaste solo le due femmine, Fatu e Najin, e il rinoceronte bianco settentrionale può essere considerato come una specie estinta. C’è ancora tuttavia una flebile speranza per questi antichi giganti, la fertilizzazione in vitro. I campioni di sperma dell’animale sono stati conservati con l’obiettivo di inseminare artificialmente una delle femmine rimaste. L’età avanzata di Fatu e Najin rende però complicata questa strada, gli scienziati stanno pertanto valutando la possibilità di usare le femmine di rinoceronte bianco meridionale come madri surrogate o di incrociare femmine di rinoceronte bianco del nord con un maschio del sud.
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