Un pomeriggio di confronto sui temi della biodiversità in occasione della presentazione del primo Bilancio di sostenibilità territoriale della Sardegna.
Nasce in Perù lo Yellowstone dell’Amazzonia
Il Perù ha istituito un nuovo grande parco nazionale per tutelare le tribù indigene e la fauna in via di estinzione.
La Sierra del Divisor, tra Perù e Brasile, è una delle aree più remote del Sudamerica ed è l’unica formazione montuosa presente nella selva amazzonica peruviana completamente staccata dalla Cordigliera delle Ande. Qui, nel folto della foresta pluviale, vivono diverse comunità indigene, tra cui alcune tribù incontattate, e numerose specie animali rare e minacciate, come il giaguaro (Panthera onca), lo uacarí calvo (cacajao calvus) e l’armadillo gigante (Priodontes maximus).
L’area è inoltre caratterizzata da spettacolari caratteristiche geologiche, come numerosi vulcani dormienti ed è un importante corridoio naturale per la fauna selvatica. Questo paradiso naturale era minacciato dall’attività estrattiva e dalla deforestazione, lo scorso 8 novembre il governo peruviano ha però istituito ufficialmente il Parco nazionale Sierra del Divisor, 1,3 milioni di ettari di foresta che saranno protetti integralmente.
La nuova area protetta è stata paragonata al Parco nazionale di Yellowstone per l’importanza nella conservazione della biodiversità e per le peculiari caratteristiche geologiche, come i picchi a “cono” e gli altipiani di arenaria che formano nicchie ecologiche uniche.
La notizia, attesa da oltre un decennio caratterizzato da discussioni, contrasti e pianificazione, è giunta venerdì sera, tramite un tweet del ministro dell’Ambiente del Perù, Manuel Pulgar-Vidal. “La creazione del Parco nazionale Sierra del Divisor è un evento storico – ha dichiarato Pulgar-Vidal – è la conferma dell’impegno del governo peruviano per la conservazione, lo sviluppo sostenibile e la lotta contro i cambiamenti climatici”.
Si stima che le foreste della Sierra del Divisor siano in grado di immagazzinare circa 165 milioni di tonnellate di carbonio, l’istituzione del parco rappresenta dunque un importante contributo del Perù in vista della Conferenza sul Clima di Parigi.
La creazione del parco ha coinvolto decine di partner, che vanno da gruppi internazionali di conservazione alle comunità indigene locali. Decisivo è stato anche il sostegno dell’opinione pubblica, secondo un sondaggio l’86 per cento dei peruviani ha sostenuto l’istituzione dell’area protetta.
“La Sierra del Divisor è l’ultimo anello di un’area vasta e complessa, che va dalle rive del Rio delle Amazzoni in Brasile alle cime innevate delle Ande peruviane – ha dichiarato Paul Salaman, Ceo di Rainforest Trust, una delle associazioni conservazioniste che più si è battuta per la creazione del parco. – Il nuovo parco consentirà di proteggere uno dei più grandi rifugi per la biodiversità sulla Terra”.
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