La Cop16 sulla biodiversità si conclude con pochi passi avanti. Cosa resta, al di là della speranza?
Si è conclusa il 2 novembre la Cop16 sulla biodiversità, in Colombia. Nonostante le speranze, non arrivano grandi risultati. Ancora una volta.
Una nuova specie di scarabeo è stata chiamata come l’attore per omaggiare il suo impegno in difesa dell’ambiente e della biodiversità.
Dopo il Premio Oscar, vinto nel 2016 per l’interpretazione in Revenant, Leonardo DiCaprio si è aggiudicato un altro importante riconoscimento, anche se forse meno ambito, certamente più inaspettato. Una nuova specie di scarabeo d’acqua scoperta nel Borneo è stata infatti battezzata come la star hollywoodiana, Grouvellinus leonardodicaprioi.
I membri dell’associazione di citizen science Taxon Foundation lo hanno trovato aggrappato ad una roccia in un ruscello poco profondo che termina la sua corsa in una cascata nel bacino del Maliau, nel Borneo malese, nello stato di Sabah. Dopo aver studiato a lungo il minuscolo animale, lungo appena tre millimetri, con la testa parzialmente retrattile e gli occhi leggermente sporgenti, non hanno avuto dubbi, si trattava di una specie ancora ignota alla scienza, probabilmente rara ed endemica.
La spedizione che ha scoperto il “nuovo” insetto è stata organizzata dall’università filippina di Manila e dall’associazione olandese Taxon Expeditions, che organizza viaggi per semplici appassionati insegnando loro le tecniche scientifiche utilizzate per catturare, studiare e identificare nuove specie.
Gli scienziati e i membri della comitiva hanno deciso, tramite una votazione, di battezzare il piccolo scarabeo come DiCaprio per omaggiare l’attore per il suo straordinario impegno per la tutela del pianeta. Venti anni fa ha fondato la Leonardo DiCaprio Foundation per contribuire a proteggere gli ecosistemi minacciati in tutto il mondo, nel 2014 è stato nominato messaggero di pace delle Nazioni Unite ed è in prima linea nella lotta ai cambiamenti climatici, tema affrontato nel film Before the flood. La prima parte del nome è invece un riconoscimento per il lavoro dell’esperto francese di scarabei Antoine Henri Grouvelle.
“Non abbiamo dato il nome allo scarabeo perché assomigliava a Leonardo DiCaprio – ha spiegato Iva Njunjic, biologa e co-fondatrice dell’associazione Taxon Explorations – volevamo solo sottolineare che anche la più piccola creatura è importante, come nel caso di questo piccolo scarabeo che nessuno prima conosceva. Questo nuovo scarabeo probabilmente non vincerà nessun Oscar per il suo carisma, ma ai fini della protezione della biodiversità ogni animale è importante”.
Oltre al Grouvellinus leonardodicaprioi, descritto in un articolo pubblicato sulla rivista ZooKeys, nel corso dell’esplorazione del bacino del fiume Maliau, sono state scoperte altre due nuove specie di scarabei d’acqua. Una è stata chiamata G. andrekuipersi e prende il nome dall’astronauta olandese André Kuipers, mentre l’altra è stata chiamata G. quest, in onore della rivista scientifica Quest.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Si è conclusa il 2 novembre la Cop16 sulla biodiversità, in Colombia. Nonostante le speranze, non arrivano grandi risultati. Ancora una volta.
Tre puntate speciali di News dal Pianeta Terra per parlare del legame tra biodiversità e transizione energetica, con il supporto di A2A.
In Scozia la popolazione selvatica di gallo cedrone conta ormai solamente 500 individui, per questo è stato avviato un piano per salvarla
Un pomeriggio di confronto sui temi della biodiversità in occasione della presentazione del primo Bilancio di sostenibilità territoriale della Sardegna.
Il 21 ottobre è iniziata in Colombia la Cop16, la conferenza delle Nazioni Unite per tutelare la biodiversità del nostro Pianeta.
L’Australia amplia la riserva marina delle isole Heard e McDonald, superando i suoi stessi obiettivi di tutela degli oceani.
Diversi studi hanno rivalutato, nel corso degli anni, il valore delle vespe per la salute umana, grazie al loro contributo per un’agricoltura meno chimica.
I polpi lavorano in gruppo, ognuno con un ruolo ben preciso, per cacciare. Triglie e cernie sono gli “amici” più stretti.
Il Living planet report del Wwf testimonia che la crisi della biodiversità è reale e intrecciata alla crisi climatica. Ma possiamo invertire la rotta.