La raccolta differenzata tocca quota 66,6 per cento a livello nazionali, con disparità territoriali ancora forti ma in diminuzione. Aumenta l’export.
Osservatorio Milano sostenibile 2018. Una città vivibile, aperta e resiliente: i milanesi la sentono così
Nel presente e nel futuro di Milano campeggia la sostenibilità, secondo gli abitanti che si stanno impegnando per una città vivibile, aperta e resiliente. Ne sono prova i risultati del secondo Osservatorio di LifeGate. #MiSoste
7 milanesi su 10 sono pronti a mettersi in gioco per garantire un futuro al Pianeta. Vivono in una “città aperta”, come l’ha definita il sindaco Giuseppe Sala in una recente intervista, che non si tira indietro di fronte alle sfide della contemporaneità. Se per il 29 per cento degli abitanti del capoluogo lombardo la sostenibilità è un tema importante, per il 40 per cento è prioritario: una cifra che dallo scorso anno è più che raddoppiata, fino a superare il dato nazionale che si attesta al 33 per cento.
Ascolta “Tutti i risultati dell’Osservatorio Milano sostenibile 2018, è #MiSoste” su Spreaker.È quanto emerge da Milano sostenibile, il secondo Osservatorio sullo stile di vita dei cittadini realizzato da LifeGate con Eumetra MR per scoprire quanto i milanesi comprendano il concetto di sostenibilità, conoscano l’apertura del Comune al riguardo e su quali obiettivi, secondo loro, sia meglio puntare. Una lente d’ingrandimento sulla città ideata dopo il grande successo dell’Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile, giunto quest’anno alla quarta edizione.
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Osservatorio Milano sostenibile, come si è svolta l’indagine
L’indagine, condotta su 800 adulti rappresentativi della popolazione milanese, è stata patrocinata da Commissione europea, ministero dell’Ambiente, Regione Lombardia, Comune di Milano, Assolombarda e Confcommercio. Nella splendida cornice di Palazzo Reale, il sondaggista Renato Mannheimer ha svelato i risultati alla presenza di Enea Roveda, amministratore delegato del gruppo LifeGate, Simona Roveda, direttrice editoriale e della comunicazione, Marco Granelli, assessore a Mobilità e Ambiente del Comune di Milano, Caterina Sarfatti, senior manager di C40 cities, e Luca Morari, amministratore delegato presso Divita (Ricola).
“Con @c40cities le megalopoli si scambiano buone, ma anche cattive pratiche per capire come migliorare lo sviluppo delle aree metropolitane”, afferma Caterina Sarfatti. https://t.co/ytzpOfVIPw #MiSoste pic.twitter.com/rnmulSsPWy — LifeGate (@lifegate) 18 ottobre 2018
La sostenibilità non è una moda
Più della metà dei milanesi, ma anche degli italiani, è convinta che la sostenibilità non sia una moda, bensì un tema sentito. È un dato molto positivo ed è particolarmente significativo il fatto che sia stato raccolto prima della pubblicazione del rapporto sul clima dell’Ipcc, che ha suscitato vasto clamore perché gli esperti hanno rivelato che ci restano solo 12 anni per impedire che la temperatura media globale cresca di 1,5 gradi rispetto ai livelli pre-industriali.
Lo dimostra l’impegno dei cittadini
Per vincere la corsa contro il tempo è fondamentale il contributo di ciascuno di noi, e gli abitanti di Milano stanno dando prova del loro impegno: sono sempre di più le persone che scelgono di limitare il consumo di carne – il 34 per cento rispetto al 30 per cento dello scorso anno – e quelle che acquistano elettrodomestici a basso consumo (+16 per cento), consumano alimenti a chilometro zero (+31 per cento) oppure biologici (+22 per cento). Il 96 per cento è unanime nell’affermare che l’Italia debba investire nelle fonti di energia rinnovabili.
Quasi tutti effettuano la raccolta differenziata, il 62 per cento degli intervistati preferisce che l’auto rimanga nel garage, il 98 per cento crede che il consumo di plastica debba essere ridotto e per questo molti prediligono l’acqua del rubinetto. Aumentano coloro che sono disposti a spendere di più per i prodotti sostenibili, soprattutto a tavola e nelle abitazioni – le lampadine a led sono molto gettonate.
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Quali sono le iniziative del Comune di Milano che i residenti amano
“Sono molto felice dei risultati di quest’ultimo Osservatorio, i dati sono cresciuti moltissimo. Questo dimostra che il cambiamento è in atto, la sostenibilità è diventata un valore indispensabile per i cittadini, le istituzioni, le imprese. Oggi abbiamo visto una Milano che ha trovato una nuova ‘velocità’, più moderna, equilibrata, consapevole, al passo con i tempi e attenta al futuro di tutti. Una città che vuole diventare sempre più sostenibile, un esempio virtuoso per il resto del Paese”, ha dichiarato Simona Roveda.
“Oggi la #sostenibilità è un vantaggio per lo sviluppo economico anche delle imprese. Perché anche le aziende sono fatte di persone che pensano al proprio futuro e a quello del Pianeta”, @simonaroveda a #MiSoste
— LifeGate (@lifegate) 18 ottobre 2018
Gli sforzi dei residenti, infatti, vanno di pari passo con quelli del Comune per far sì che Milano diventi sempre più verde, smart e resiliente, e sia dotata di strategie ben definite per fronteggiare gli effetti dei cambiamenti climatici. I milanesi apprezzano molto la riconversione di zone dismesse in aree verdi: se l’anno scorso il 60 per cento riteneva opere di questo genere fondamentali per una città più vivibile, nel 2018 la percentuale è salita all’81 per cento.
È cresciuta la fiducia nei confronti del teleriscaldamento, rimangono alte la convinzione che la raccolta differenziata dei rifiuti speciali in ricicleria sia fondamentale e che il potenziamento dei mezzi pubblici sia prioritario, insieme alla creazione di aree pedonali. Per il futuro, i milanesi chiedono maggiore sicurezza e collegamenti più efficienti fra il centro e le periferie.
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“Si pensa spesso che i costi dovuti alla mancanza di sostenibilità siano a carico della comunità o delle generazioni future”, ha esordito l’assessore Marco Granelli. “In realtà, il cittadino paga le tasse. Le istituzioni devono aiutarlo a capire quali sono le azioni più utili: la mobilità sostenibile è indispensabile, ma anche l’efficientamento energetico degli edifici pubblici ha grandissimi vantaggi”.
Il 50 per cento dei milanesi sa cos’è la sostenibilità
Prima di cambiare le proprie abitudini e chiedere alla città di adeguarsi, è necessario essere informati, sapere quali sono i pericoli del riscaldamento globale e quanto pesano le scelte degli individui. Quest’estate abbiamo avuto la dimostrazione di come il clima stia già impazzendo e le conseguenze siano visibili ovunque, non soltanto negli angoli più remoti della Terra, ma anche in Europa. “I cambiamenti climatici sono un fenomeno profondamente ingiusto, che colpisce soprattutto i più deboli”, ha ricordato Caterina Sarfatti.
Se sul territorio nazionale solo il 20 per cento della popolazione conosce il significato del termine sostenibilità, nel capoluogo lombardo la percentuale è del 50 per cento: nel giro di un anno è cresciuta di 13 punti e sembra destinata a salire ancora perché i milanesi “valutano opportunità e rischi”, secondo Beppe Sala, e hanno capito che la tutela del Pianeta è fondamentale per salvarci, ma non è più appannaggio di pochi, bensì responsabilità di tutti. Ad esserne convinti sono soprattutto i giovani: scriveranno la storia di Milano – e dell’Italia intera – perché in gioco c’è il loro futuro e sono pronti a lottare per difenderlo.
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