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Il dizionario Oxford nomina “emergenza climatica” parola dell’anno
Il dizionario inglese Oxford ha attribuito a “emergenza climatica” il titolo di parola dell’anno 2019 perché in grado di trasmettere il senso di urgenza di misure legate al clima.
Secondo il dizionario inglese Oxford, “emergenza climatica” definisce “una situazione dove è necessaria un’azione urgente per ridurre i cambiamenti climatici ed evitare conseguenti danni ambientali potenzialmente irreversibili”, riflettendo al meglio le preoccupazioni degli anglofoni nel 2019. Per questo è stata nominata parola dell’anno.
Perché “emergenza climatica” è parola dell’anno
Come si può leggere sul sito dei dizionari Oxford, il titolo di parola dell’anno viene dato a “un termine o un’espressione che rifletta non solo le preoccupazioni e le tendenze di quell’anno ma che possa anche avere un significato culturale nel tempo”.
Stando ai dati raccolti dall’Oxford corpus, un database con miliardi di parole inglesi, l’uso del termine “emergenza climatica” è aumentato di cento volte in un solo anno, passando dal non essere quasi mai impiegato ad essere uno dei più utilizzati.
Statisticamente parlando, quest’analisi mostra un nuovo modo di usare la parola “emergenza”, in quanto fino al 2018, non veniva quasi mai associata alla parola “clima”.
Perché una parola legata al clima
“Quando abbiamo analizzato le varie parole, ci è stato chiaro fin da subito che i problemi legati al clima si ripetessero in tutti i campi che stavamo studiando” ha spiegato Katherine Connor Martin, editor del dizionario Oxford.
La commissione incaricata ha preso in considerazione anche altri termini legati alla sfera ambientale come crisi climatica, azione climatica, negazionismo climatico, solastalgia, ecocidio ed estinzione. Ma “emergenza climatica” le ha battute tutte, evidenziando anche un aumento del dibattito intorno a questo tema.
Un cambio linguistico riflesso anche dai mezzi di informazione
Che di emergenza climatica si sia parlato di più durante il 2019 è indiscutibile. Da quando l’attivista svedese Greta Thunberg ha iniziato il suo movimento per il clima nell’agosto 2018, la questione climatica è entrata di diritto nel dibattito mondiale.
Il punto però è come se ne è parlato. La scelta dell’Oxford english si aggiunge infatti ad una serie di cambiamenti lessicali che si sono registrati a più livelli. Il dizionario Collins, l’equivalente britannico della Treccani, ha eletto “climate strike” come parola del 2019 e anche in questo caso la scelta è dovuta a un aumento nel suo utilizzo.
Non a caso, numerose testate hanno voluto adottare un nuovo lessico, cercando di rappresentare al meglio l’urgenza e la necessità di azioni concrete contro i cambiamenti climatici. Fra queste c’è il quotidiano britannico Guardian che ha deciso di usare le parole “emergenza climatica” o “crisi climatica” al posto di “cambiamenti climatici”.
Quando si parla di comunicazione in campo ambientale, la scelta delle parole impiegate fa la differenza. Si tratta di un argomento intangibile e complesso che spesso è difficilmente comunicabile. Per questo la scelta del registro linguistico si rivela di vitale importanza.
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