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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha appena firmato il Dpr istitutivo del Parco Nazionale di Pantelleria. Il 24esimo parco italiano è una perla nel nostro Mediterraneo. Per me è una grande soddisfazione al termine di un percorso durato 10 anni. La prima norma che ottenni da ministro dell’Ambiente il 18 maggio 2006 fu quella
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha appena firmato il Dpr istitutivo del Parco Nazionale di Pantelleria. Il 24esimo parco italiano è una perla nel nostro Mediterraneo. Per me è una grande soddisfazione al termine di un percorso durato 10 anni.
La prima norma che ottenni da ministro dell’Ambiente il 18 maggio 2006 fu quella che cambiò nome al ministero aggiungendo la tutela del mare. Da allora, il ministero si chiama “dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare”.
Poi decisi di festeggiare il 2 giugno da ministro al quinto congresso di Federparchi sull’Etna e proposi di aumentare i fondi ai parchi (e li raddoppiai) e di avere finalmente dei parchi nazionali anche in Sicilia. Sostenni anche l’idea di un riconoscimento mondiale per il vulcano più alto d’Europa . E dopo anni l’Etna è entrato tra i patrimoni Unesco.
Finalmente nella Legge finanziaria 2008 votata nel dicembre 2007 riuscii a fare inserire, trovando le risorse per la copertura economica, quattro parchi nazionali in Sicilia: Eolie, Egadi e litorale trapanese, Monti Iblei e, appunto, Pantelleria.
Una prima vittoria. Il presidente della Regione Sicilia Totò Cuffaro impugnò la legge dinanzi alla Corte Costituzionale e tutto si bloccò .
Ma la Corte riconobbe le ragioni della norma che io avevo voluto e quindi la Regione Sicilia era tenuta ad istituire i quattro parchi.
Da allora ho continuato a sostenere sia i parchi italiani, vittime di numerosi tagli, che la necessità di dare applicazione alle leggi.
Proprio un anno fa ho incontrato il sindaco di Pantelleria e poi anche l’assessore regionale e ho capito che almeno per la magnifica isola del nostro Mediterraneo forse si riusciva a sbloccare nonostante le opposizioni palesi e occulte che spesso cercano di impedire la tutela delle nostre meraviglie naturali.
Ancora una volta proprio l’arroganza e l’avidità di chi ha dato fuoco nei mesi scorsi alla bellezza DI Pantelleria ha imposto un’accelerazione, come ha scritto l’attuale ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, che ha portato Regione e governo nazionale a definire il decreto istitutivo.
Come dico spesso a chi si preoccupa dei tanti danni all’ambiente, occorre non demordere. Mai.
Ora abbiamo ora il 24esimo parco nazionale, il primo in Sicilia. E questo ci deve motivare a insistere, come ho già fatto con l’assessore regionale all’ambiente Croce, perché ci si metta subito in azione per istituire il parco delle Eolie (che sono già patrimonio Unesco), dei Monti Iblei e delle Egadi-Litorale trapanese.
Ma non dimentico che c’è già un 25esimo parco definito anche in un Dpr ma mai istituito: il Gennargentu.
Ed ancora da anni la legge ha previsto il parco della costa Teatina in Abruzzo e nulla accade.
Quindi brindiamo al neonato Parco di Pantelleria ma lavoriamo per potenziare i parchi esistenti e sostenere tutta le Rete Natura italiana.
L’Italia è il paese europeo con il record della biodiversità naturale e questo è sempre più anche un volano per il turismo naturalistico in crescita da anni.
Quindi difendere la nostra natura è un dovere etico verso le future generazioni ma anche un vantaggio per un’economia e un benessere davvero sostenibili.
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