La finanza ha la fondamentale responsabilità di traghettare i capitali verso la transizione energetica. Se ne è discusso al Salone del Risparmio 2022.
Persino le big del petrolio investono nelle rinnovabili
I colossi del petrolio hanno speso 6,2 miliardi di dollari per acquistare quote delle società che lavorano nel ramo delle energie pulite.
Investire nelle rinnovabili è la strada giusta, tanto per contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici quanto per garantirsi dei rendimenti finanziari. Sembrano averlo capito addirittura i colossi globali del petrolio, che si fanno avanti con sempre maggiore convinzione per acquisire quote di società e progetti che ruotano attorno alle energie pulite. Lo rivela Bloomberg New Energy Finance, citando alcuni dati che non lasciano spazio a dubbi.
Quei 6 miliardi spesi in azioni delle energie pulite
Sono sempre più forti le pressioni che spingono le multinazionali del petrolio a diversificare il proprio business, per adeguarsi alla transizione energetica ormai avviata e non lasciarsi sfuggire la vertiginosa crescita delle tecnologie pulite. E loro, senza far rumore, stanno iniziando a farsi sempre più spazio nel mercato delle rinnovabili. Secondo Bloomberg, negli ultimi quindici anni hanno speso 6,2 miliardi di dollari per acquistare quote delle società che lavorano nel ramo delle energie pulite, per un totale di 428 transazioni, tra acquisizioni, investimenti e venture capital. E il ritmo continua ad aumentare: se nel 2015 ne erano state completate 21, nel 2016 si è arrivati a 44.
Le big del petrolio investono nel solare
Fare stime numeriche precise non è facile, perché non tutti gli investimenti sono di pubblico dominio. Secondo Bloomberg New Energy Finance, complessivamente le energie pulite hanno attirato 290 miliardi di dollari nel 2016. Le grandi del petrolio sembrano particolarmente attratte dall’energia solare, seguita dall’eolico. Nello specifico, i progetti eolici offshore per le loro grandi dimensioni comportano maggiori rischi imprenditoriali: ciò significa che viceversa, da un punto di vista finanziario, possono garantire rendimenti particolarmente interessanti. Cala invece l’interesse per i biocarburanti, che risultavano più ambiti quando i prezzi del petrolio erano più alti.
Con le rinnovabili si guadagna
Comprensibilmente, se società che fatturano miliardi prendono questa strada, significa che c’è una convenienza finanziaria netta. Richard Chatterton, uno degli autori del report di Bloomberg, lo spiega senza mezzi termini: “Le multinazionali petrolifere stanno identificando opportunità e formando competenze. E, quando le opportunità commerciali diventeranno chiare, investiranno su larga scala”. Per ora, il cammino è appena cominciato e le somme spese nelle energie pulite sono ancora soltanto una frazione di quelle che ogni anno vengono investite nel petrolio. Ma la strada ormai è stata intrapresa: e la crescita delle rinnovabili ormai è inarrestabile.
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