Dove sono andate per portare una petizione contro il riscaldamento globale e per la protezione dei migranti climatici.
Altro che black friday, il quarto sciopero globale per il clima del 29 novembre colora il mondo
Il quarto sciopero globale per il clima colora la Terra, e chiede azioni concrete per salvarlo, alla vigilia della Cop 25 di Madrid. Altro che black friday.
Il quarto sciopero mondiale per il clima ha preso il via in Australia, nella mattinata di venerdì 29 novembre. Una nazione colpita da devastanti incendi seguiti da piogge torrenziali.
Oggi in 157 paesi si sciopera per il futuro. Ascoltiamo le parole di chi, come Marinel Ubaldo, ha vissuto in prima persona gli effetti devastanti del cambiamento climatico.#FridaysForFuture #ClimateStrike #cambiamolastoria pic.twitter.com/4JE3fTlW12
— Amnesty Italia (@amnestyitalia) November 29, 2019
No al black friday, sì a un Pianeta verde
“Abbiamo scelto di scioperare durante il black friday perché è il momento principale della deriva consumista e irresponsabile della nostra società – si legge nel comunicato stampa dei Fridays for future Italia che denunciano la produzione e il consumo di merci spesso inutili che sfruttano tanto la natura quanto i lavoratori –. Questo sistema governato dal principio del profitto privato deve essere superato”.
Durante il corteo di Milano è stata infatti organizzata un’azione di protesta contro il temporary store di Amazon, aperto da poco in piazza San Babila. I manifestanti hanno gettato le scatole recanti la scritta “ammazzon” davanti alle vetrine del negozio accusandolo di prosciugare il pianeta delle sue risorse e di approfittarsi dei propri dipendenti. L’azione è poi proseguita lungo tutto corso Buenos Aires dove cartelli quali “L’industria della moda è una delle principali ragioni di inquinamento del mondo” sono stati attaccati alle vetrine dei più importanti marchi di vestiti.
A Sydney centinaia di persone colpite dalla catastrofe ambientale si sono unite ai ragazzi del movimento Fridays for future, sfilando per le strade della città. Una mobilitazione che l’attivista svedese Greta Thunberg ha lanciato con un tweet, ricordando che nello scorso mese di settembre erano scesi in piazza 7,5 milioni di persone: “E c’è bisogno di tutti, ciascuno è benvenuto”.
Più 300mila persone in piazza in Italia per un green friday
Manifestazioni sono state organizzate quindi a Tokyo e via via nel resto del continente asiatico. Quindi l’ondata ha guadagnato l’Europa. Berlino, Londra, Parigi. In Italia i manifesti dei giovani hanno colorato decine di città.
In September 7,5 million people around the world took to the streets. Tomorrow we’re doing it again. Everyone’s needed. Everyone’s welcome. Join us! #FridaysForFuture #ClimateStrike #schoolstrike4climate — Greta Thunberg (@GretaThunberg) November 28, 2019
Secondo quanto spiegato dagli attivisti di Fff, nella penisola hanno sfilato “più di 300mila persone, nonostante la pioggia, in tutta Italia in più di 110 città piccole e grandi. I picchi ci sono stati a Roma (30mila persone sono arrivate in piazza del Popolo), Milano con 25mila persone, Torino e Napoli con 10.000 persone e tantissime altre città”.
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