Nella regione del Sahel, sconvolta da conflitti inter comunitari e dai gruppi jihadisti, 29 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria.
65 milioni di rifugiati in tutto il mondo. Come la popolazione del Regno Unito
L’allarme dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati: il numero di persone in fuga dalle loro terre non è mai stato così alto.
Più di 65 milioni di persone costrette ad abbandonare le loro terre, le loro case, le loro città per fuggire da guerre, persecuzioni e violenze. Ad annunciarlo è l’ultimo rapporto dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), nel quale si sottolinea come la cifra di 65,3 milioni di profughi toccata nel 2015, in tutto il mondo, rappresenti un record assoluto. Questa fetta di umanità costretta a vagare in cerca di un riparo rappresenta infatti, ormai, l’equivalente della popolazione di un paese come il Regno Unito.
La cifra in crescita del 9,7 per cento rispetto al 2014
I cinque anni di conflitto in Siria pesano fortemente su tale risultato. È pari ormai ad oltre cinque milioni, infatti, il numero di coloro che, disperati, decidono di abbandonare una terra teatro di atroci scontri tra militanti dell’Isis, combattenti ribelli, esercito lealista di Assad e forze straniere.
La cifra raggiunta lo scorso anno, inoltre, risulta in crescita del 9,7 per cento rispetto al 2014, il che indica come la situazione risulti sempre più delicata. “Il nostro è un mondo diseguale, ed è normale che in molti cerchino di spostarsi in luoghi più sicuri rispetto a quelli nei quali vivono”, ha commentato questa mattina a Ginevra Filippo Grandi, Alto commissario Onu per i rifugiati, nel corso della presentazione del rapporto 2015, in occasione della Giornata mondiale dei rifugiati.
“Vittime della paralisi dei governi”
“I profughi – ha accusato Jan Egeland, segretario generale della Ong norvegese Nrc, che ha partecipato alla stesura del documento Onu – sono vittime di una paralisi generale, figlia del fatto che i governi stanno rinunciando ad assumersi le loro responsabilità”.
In termini geografici, dopo i siriani la maggior parte dei profughi proviene dall’Afganistan. Sul totale di sessantacinque milioni, poco meno di quarantuno milioni risultano essere “rifugiati interni”, mentre oltre ventuno milioni di persone hanno varcato i confini dei propri paesi per cercare riparo all’estero.
Di questi, solamente 3,2 milioni sono i richiedenti asilo nei paesi industrializzati. Nello scorso mese di marzo, inoltre, un rapporto di Oxfam aveva spiegato come solamente 67 mila di loro abbiano ottenuto lo status di rifugiati nei paesi più ricchi del pianeta.
Immagine di apertura: ©Jeff J Mitchell/Getty Images
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