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Rifugiati e richiedenti asilo nel mirino in Germania: 3.500 attacchi in un anno
In Germania i richiedenti asilo e le strutture che li accolgono hanno subito quasi dieci attacchi al giorno nel 2016. Il bilancio è di 560 feriti.
In Germania si tra producendo un fenomeno che ha dell’incredibile, per caratteristiche e soprattutto per dimensioni. I rifugiati accolti sul territorio della nazione europea, assieme alle strutture che li ospitano, sono infatti oggetto di una quantità gigantesca di attacchi da parte di persone senza scrupoli che se la prendono con donne e uomini ai quali la vita ha già imposto enormi sofferenze e sacrifici.
Colpiti anche 43 bambini rifugiati
Secondo i dati del ministero dell’Interno di Berlino, riferiti dall’agenzia Afp, solamente nel corso del 2016 il numero di agguati nei confronti dei rifugiati e dei richiedenti asilo è stato superiore a 3.500. Il che significa una media di quasi dieci attacchi al giorno, che hanno provocato un totale di 560 feriti, tra i quali figurano anche 43 bambini.
Il ministero tedesco ha fornito le cifre in risposta all’interrogazione di un parlamentare che ha chiesto informazioni precise sul triste fenomeno. Secondo le statistiche raccolte presso la polizia, in particolare sono stati registrati 2.545 attacchi diretti a bambini, donne e uomini rifugiati o richiedenti asilo, mentre in 988 casi sono state prese di mira le infrastrutture. Per queste ultime, nella maggior parte dei casi si è trattato di tentativi di incendio. L’esecutivo di Berlino ha manifestato la propria condanna contro ogni forma di violenza, sottolineando che “le persone che fuggono dai loro paesi e chiedono protezione in Germania devono poter ambire ad un rifugio sicuro”.
Le cifre potrebbero essere perfino più alte
Il governo della Germania non ha tuttavia riferito i dati relativi agli agguati contro i rifugiati registrati nel 2015, per cui non è stato possibile comprendere se le cifre siano aumentate o meno rispetto all’anno precedente. Si sa però che gli attacchi contro le infrastrutture sono sostanzialmente invariati. Ciò che è chiaro, inoltre, è che il numero già altissimo di atti violenti potrebbe essere in realtà nascondere cifre ancor più pesanti, se si considera che le statistiche ufficiali tengono conto, ovviamente, solo dei casi oggetto di intervento da parte delle forze dell’ordine.
La Germania ha accolto nel 2015 circa 890mila richiedenti asilo: un flusso particolarmente alto, che ha messo sotto pressione il governo di Angela Merkel, dando fiato alle trombe dei movimenti di estrema destra. È il caso in particolare del partito Alternativa per la Germania, che si batte da tempo per chiudere le porte ai migranti. Nel 2016, il numero di rifugiati arrivati sul territorio tedesco è diminuito sensibilmente, scendendo a 280mila: ciò è dipeso da un lato dalla chiusura della “rotta dei Balcani” disposta da alcuni governi locali. Dall’altro, dal controverso accordo firmato dall’Unione europea e la Turchia, che impone il rinvio dei migranti e la presa in carico da parte di Ankara. Un sistema voluto proprio dalla cancelliera tedesca.
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