Secondo uno studio britannico gli scoiattoli grigi nordamericani stanno soppiantando quelli europei anche perché più abili a risolvere problemi complessi.
Lo scoiattolo rosso si è ripreso l’Umbria
A due anni dall’avvio del progetto europeo U-Savereds per il salvataggio dello scoiattolo rosso, la specie è tornata in alcune zone da cui era scomparsa.
L’irresistibile muso dello scoiattolo rosso (Sciurus vulgaris) è tornato a fare capolino tra i boschi dell’Umbria, in particolare nei pressi di Perugia, dove il numero di esemplari era calato notevolmente negli ultimi anni. Tra le cause del declino c’è la competizione con lo scoiattolo grigio nordamericano (Sciurus carolinensis), originario degli Stati Uniti, introdotto dissennatamente dall’uomo qualche anno fa.
Scoiattolo rosso vs scoiattolo grigio
Secondo gli esperti l’alloctono scoiattolo grigio, ormai diffuso in numerose regioni italiane, rischia di soppiantare il nativo scoiattolo europeo (che non è tuttavia a rischio di estinzione) attraverso meccanismi di competizione alimentare. La specie aliena è infatti più robusta di quella autoctona.
I numeri del declino
Un censimento effettuato nel 2015 nelle aree boschive che sorgono a ridosso del capoluogo umbro, rivelava l’entità dell’aumento degli scoiattoli grigi e della diminuzione degli scoiattoli rossi. Erano infatti stati censiti 1.510 grigi contro soli 112 rossi. “È importante non liberare animali esotici estranei all’ambiente e non alterare mai equilibri raggiunti in migliaia di anni – ha ricordato Piero Genovesi dell’Ispra. – In Europa sono 1.400 le specie invasive che mettono a repentaglio la biodiversità. Capitò anche a me, da bambino, di liberare una tartaruga e ancora me ne pento”.
Lo scoiattolo grigio espia le nostre colpe
Il progetto U-Savereds, finanziato in prevalenza dall’Unione europea e sostenuto anche da Ispra e Legambiente, prevede l’eradicazione dello scoiattolo grigio. Negli ultimi mesi ne sono stati uccisi circa 470 esemplari, mentre alcuni degli animali catturati grazie alle trappole disseminate nel territorio perugino saranno sterilizzati e messi in libertà nei parchi cittadini. A pagare sono dunque gli scoiattoli grigi, la cui sola colpa è quella essere stati deportati dalla propria terra e introdotti in un nuovo ambiente dove hanno fatto quello che farebbe qualsiasi organismo: cercare di sopravvivere. Purtroppo la coesistenza tra le due specie è, secondo gli esperti, impossibile e l’eradicazione dei roditori americani viene reputata inevitabile, anche se in Irlanda si è assistito alla prima prova documentata della graduale scomparsa dello scoiattolo grigio senza alcun intervento umano, grazie alle martore (Martes martes).
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