La Cop16 sulla biodiversità si conclude con pochi passi avanti. Cosa resta, al di là della speranza?
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Fino a due anni fa era una delle spiagge più inquinate al mondo, ora grazie al sogno di Afroz Shah, è tornata a deporre le uova la vulnerabile tartaruga bastarda olivacea.
Da circa venti anni sulla spiaggia di Versova, nella megalopoli indiana Mumbai, non si vedevano emergere dalla sabbia i musi di piccoli di tartaruga bastarda olivacea (Lepidochelys olivacea) appena usciti dalle uova. È accaduto alla fine dello scorso marzo, oltre novanta tartarughine, appartenenti ad una specie minacciata, classificata come vulnerabile dalla Lista rossa della Iucn, sono uscite dal loro sicuro nido di sabbia e, ubbidendo ad un richiamo ancestrale, si sono gettate nel mar Arabico, verso l’ignoto e il loro futuro.
Fino ad appena due anni fa la spiaggia sembrava una discarica a cielo aperto, i suoi 2,5 chilometri erano coperti da tonnellate di rifiuti. Poi è arrivato un giovane avvocato, Afroz Shah, che ha dato vita a quella che le Nazioni Unite hanno definito il “più grande progetto di pulizia di una spiaggia del mondo”, trasformando questo tratto di costa in un luogo incontaminato, perfetto per la nidificazione delle tartarughe marine.
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“Amo gli oceani e sento che abbiamo il dovere di liberarli dalla plastica – ha dichiarato Afroz Shah. – Spero che questo sia solo l’inizio per le comunità costiere in India e in tutto il mondo”. L’uomo ha iniziato a pulire la spiaggia nel 2015, insieme al suo anziano vicino di casa, un rifiuto alla volta. Dopodiché, grazie alla sua determinazione, ha convinto un eterogeneo gruppo di volontari ad unirsi a lui, dagli abitanti delle baraccopoli alle stelle di Bollywood, dai pescatori ai politici e insieme hanno ripulito la spiaggia. Nel 2016 Shah è stato insignito del premio Campione della Terra, istituito dall’Unep, per il suo “luminoso impegno civile”.
Shah e gli altri volontari hanno avvistato la femmina di tartaruga deporre le uova circa due mesi prima della schiusa, avvenuta il 22 marzo, monitorando il nido in segreto. “Quando abbiamo visto la tartaruga sapevo che sarebbe successo qualcosa di grande – ha raccontato Shah. – Qui non nascevano più tartarughe marine perché la spazzatura le ostacolava. Avevo le lacrime agli occhi quando ho visto le tartarughine zampettare verso l’oceano”.
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sulla spiaggia potrebbero essere presenti altri nidi non segnalati, per questo il Dipartimento forestale sorveglia l’area 24 ore su 24, per proteggere le eventuali uova da cani e predatori, e ha vietato qualsiasi lavoro di scavo sulla spiaggia.
Week 127 .
Fantastic news for Mumbai .
We got back Olive Ridley Sea Turtle after 20 years. Historic moment
Nested and Hatched at our beach. We facilitate their journey to ocean.
Constant cleaning helps marine species.
Marine conservation centre needed at @versovabeach pic.twitter.com/j79xCKamNh
— Afroz Shah (@AfrozShah1) 22 marzo 2018
Il merito del “ritorno” delle tartarughe bastarde olivacee, le cui femmine possono deporre fino a un centinaio di uova e nidificare fino a tre volte l’anno, è del ripristino del loro habitat. “La pulizia della spiaggia ha avuto sicuramente un effetto positivo sulle tartarughe nidificanti – ha spiegato Sumedha Korgaonkar, che sta completando un dottorato di ricerca proprio su questa specie di tartaruga presso il Wildlife Institute of India. – Molte spiagge che rappresentano i principali siti di nidificazione vengono pulite prima e durante la stagione di nidificazione dagli abitanti dei villaggi, il che aumenta le possibilità che ci siano nidi”.
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