Il 27 novembre aprono le candidature per la seconda edizione di Women in Action, il programma di LifeGate Way dedicato all’imprenditoria femminile.
Assorbenti gratis a tutte le donne. La Scozia approva il disegno di legge, è il primo paese al mondo
La proposta di legge approvata dal Parlamento scozzese obbligherebbe il paese a fornire assorbenti e prodotti sanitari gratis a chiunque ne abbia bisogno. Una mossa inclusiva per combattere la period poverty e la discriminazione di genere.
Fornire assorbenti e prodotti per l’igiene mestruale gratis a chiunque ne abbia bisogno. È la proposta di legge approvata questa settimana dal Parlamento della Scozia che darebbe al paese il primato di essere il primo al mondo a farlo.
La proposta di legge
Il progetto di legge – il Period products (free provision) Scotland bill – è stato accolto con totale approvazione, ricevendo 112 voti a favore, nessun contrario e solo un’astensione, e passando così il primo step dell’iter legislativo (ci sarà poi il secondo, in cui si possono avanzare emendamenti). Proposto dalla parlamentare laburista Monica Lennon, se diventerà finalmente legge, questo imporrebbe al governo – proprio come dovere legale – di assicurare che i prodotti sanitari femminili siano disponibili per chiunque li necessiti, gratuitamente.
Diventerebbe una pietra miliare nel normalizzare le mestruazioni in Scozia e mandare un messaggio alle persone di quanto il Parlamento prenda sul serio il tema della parità di genere. Monica Lennon, parlamentare laburista scozzese
Il paese dovrà quindi avviare un piano per rendere questa cosa possibile, mettendo a disposizione i prodotti per l’igiene mestruale in luoghi pubblici predefiniti, come farmacie, club giovanili, centri di aggregazione, con un investimento stimato di 24,1 milioni di sterline all’anno (28,3 milioni di euro).
Leggi anche: Dalla period poverty alla parità di genere, perché le mestruazioni non sono un lusso né un tabù
Combattere la period poverty
Questa mossa, che si aggiunge a quella già rivoluzionaria del paese di fornire assorbenti gratis a tutte le studentesse (dalla scuola, al liceo all’università) introdotta lo scorso anno, ha l’obiettivo di porre fine alle disuguaglianze di genere combattendo la period poverty, ovvero quella condizione in cui una persona non è in grado di provvedere economicamente ai prodotti necessari durante le mestruazioni.
Perché nel 2020 la carta igienica è considerata una necessità ma i prodotti per le mestruazioni no? Penalizzare economicamente per una funzione naturale del nostro corpo non è equo né giusto. Alison Johnstone, parlamentare scozzese
La period poverty è un fenomeno molto più comune e diffuso di quanto si possa pensare: non si tratta solo dei paesi in via di sviluppo dilaniati da povertà estrema e mancanza di accesso ai prodotti di base, ma anche dell’industrializzato nord del mondo. Ad esempio, secondo uno studio nel Regno Unito una ragazza su dieci (il 10 per cento) non si può permettere i prodotti sanitari di cui avrebbe bisogno ogni mese, 1 su 7 fa fatica a comprarli, ricordando che i prodotti sanitari nel Regno Unito sono tassati al 5 per cento. In Italia, ad esempio, gli assorbenti sono tassati al 22 per cento, il massimo, mentre è stata abbassata l’Iva al 5 per cento per quelli completamente biodegradabili, che sono però poco commercializzati e difficili da trovare.
Leggi anche: Una semplice coppetta aiuta le ragazze africane a non abbandonare la scuola
Abbattere stigmi e discriminazioni
Infine, questa decisione andrebbe a toccare anche un altro aspetto della questione: lo stigma legato alle mestruazioni. Ancora oggi in tutto il mondo le mestruazioni sono causa di pregiudizi, esclusione, addirittura violenza. Moltissime ragazze saltano scuola durante quei giorni – metà di quelle intervistate nel Regno Unito lo ha fatto secondo la stessa ricerca – e in alcuni paesi vengono escluse culturalmente o costrette all’isolamento. O, più banalmente, molte ragazze provano vergogna a comprare gli assorbenti ed evitano di parlarne, quindi non informandosi ed educandosi abbastanza a riguardo.
Leggi anche: Giornata per l’igiene mestruale. Le donne nepalesi discriminate durante il ciclo si ribellano
Si tratta quindi di un passo inclusivo, a livello economico e sociale, che toglierebbe veli ai tabù e alle discriminazioni tradizionalmente radicati per rendere qualcosa di naturale, normale ed equo.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Nel 2023 sono state uccise 85mila donne nel mondo: nel 60 per cento dei casi, il colpevole era il partner o un membro della famiglia.
Un gruppo di studenti universitari ha raggiunto la città di Kaifeng l’8 novembre dopo cinque ore di viaggio in sella a biciclette in sharing
Profilazione razziale, xenofobia nel dibattito politico e omofobia nel report dell’Ecri. Tra le sue richieste c’è quella di rendere indipendente l’Unar.
Più di cento calciatrici hanno inviato una lettera alla Fifa per chiedere di interrompere la sponsorizzazione con la Saudi Aramco
Da questo autunno 7.000 nuovi studenti di San Diego sosterranno corsi che includono una quota di tematiche riservate al clima.
Dopo la non convalida dei trattenimenti dei 12 migranti di Egitto e Bangladesh, l’elenco dei Paesi sicuri viene definito per legge.
La “liana delle anime” è un decotto della medicina indigena dell’Amazzonia che può alterare lo stato psichico di chi la assume, e per questo affascina milioni di persone nel mondo.
Tra le 1.757 barche iscritte alla Barcolana di Trieste, la regata più partecipata del mondo, ce n’era una che gareggiava per Emergency.