La Cop16 sulla biodiversità si conclude con pochi passi avanti. Cosa resta, al di là della speranza?
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Il governo delle Seychelles ha annunciato la creazione di due aree marine protette che tuteleranno specie marine come il dugongo e la tartaruga gigante e garantiranno la salvaguardia di uno dei luoghi più incontaminati della Terra.
Forse è a loro che gli antichi si sono ispirati per creare il mito delle sirene: i dugonghi sono mammiferi marini simili ai lamantini, da cui si differenziano per la forma biforcuta della coda. E sono solo una delle incredibili specie animali che vivono alle Seychelles. L’arcipelago si trova nell’oceano Indiano a circa 1.600 chilometri dalle coste dell’Africa orientale ed è costituito da 115 isole circondate da acque turchesi e barriere coralline. Ora questo gioiello gode della protezione che si merita: il governo ha annunciato la creazione di due aree marine protette che ricoprono una superficie di 210mila chilometri quadrati, equivalente a quella della Gran Bretagna.
Una delle aree protette, che si estende per oltre 74mila chilometri quadrati, interessa le acque al largo del gruppo di Aldabra, il secondo atollo corallino più grande del mondo, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura) e luogo d’origine di una specie rarissima: la tartaruga gigante di Aldabra, che può pesare anche 250 chili e vivere fino a 200 anni. La seconda area protetta ricopre una superficie di 52mila chilometri quadrati da Fortune Bank alle isole Amirantes. Qui alcune attività economiche saranno concesse, ma regolamentate in modo severo.
Questo importante risultato è frutto della collaborazione tra il ministero della Finanza delle Seychelles e l’organizzazione ambientalista Nature Conservancy; il progetto è finanziato da privati tra cui la Leonardo DiCaprio Foundation e appoggiato da varie nazioni compresa l’Italia. Lo stesso Leonardo DiCaprio ha dato la notizia con un tweet: “Le Seychelles hanno annunciato la creazione di due nuove aree protette grandi quanto la Gran Bretagna. Unitevi a me e a Nature Conservancy nel congratularci con tutti quelli che l’hanno reso possibile”.
Today, Seychelles announced two new marine protected areas that equal the size of Great Britain. Join me and @nature_org in congratulating all those who made it happen. https://t.co/OygRCaKY37
— Leonardo DiCaprio (@LeoDiCaprio) 21 febbraio 2018
Il governo locale si impegna a portare la percentuale di aree protette dallo 0,04 al 30 per cento: si punta a tutelare 410mila chilometri quadrati entro il 2022. In questo modo squali, tonni e le altre specie sono al sicuro dalla pesca indiscriminata mentre l’ecosistema è protetto da attività come le esplorazioni petrolifere, il dragaggio e l’estrazione in acque profonde, oltre che dal turismo sfrenato.
A beneficiarne saranno anche gli abitanti del luogo – circa 100mila – dato che la Repubblica delle Seychelles è costituita al 99 per cento da acqua ed è sulle risorse marine che si basano gran parte dell’alimentazione e dell’economia locali. Sarà più facile far fronte agli effetti dei cambiamenti climatici, tra cui l’acidificazione degli oceani e l’innalzamento del loro livello. Il mito delle sirene non smetterà di esistere, e le tartarughe giganti potranno trascorrere indisturbate la loro placida vita sotto il sole di Aldabra.
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