Finora sono morte almeno sette persone. Le forze di polizia stanno investigando per capire se gli incendi siano dolosi e hanno arrestato sette persone.
Svezia, le renne rischiano di morire di fame a causa della siccità da record
La siccità e gli incendi che hanno colpito la Svezia questa estate minacciano la sopravvivenza delle renne e dei nativi che dipendono dalla pastorizia.
Nell’Artico il rapporto tra popolazioni indigene e renne (Rangifer tarandus) ha radici millenarie, questo antico sodalizio è però minacciato dai cambiamenti climatici. L’anomala estate svedese, caratterizzata da numerosi incendi e una siccità senza precedenti, ha ridotto sensibilmente la superficie dei pascoli invernali e rischia di lasciare senza cibo le renne.
I pastori chiedono aiuto
Per cercare di scongiurare questo rischio e perpetuare il proprio stile di vita, i circa 4.600 pastori indigeni Sami hanno chiesto pubblicamente aiuto al governo svedese per aiutarli a far fronte al grave impatto della siccità e dei roghi e salvare le loro 250mila renne semi-addomesticate. In particolare i pastori hanno chiesto di stanziare finanziamenti di emergenza per aiutarli a pagare il foraggio che sostituirà i pascoli invernali, i quali potrebbero impiegare fino a trenta anni per ripristinarsi dopo questa torrida e inconsueta estate.
Come cambia l’Artico
Nell’Artico gli effetti dei cambiamenti climatici sono tangibili e stanno alterando l’ambiente con allarmante rapidità. L’aumento delle temperature sta causando inverni sempre più brevi che stanno costringendo le specie vegetali a spostarsi verso nord, in cerca di un clima più idoneo, con ricadute sulla migrazione e l’alimentazione delle renne.
A rischio la cultura Sami
I pastori di renne hanno dichiarato che senza l’aiuto governativo alcune delle loro mandrie potrebbero non sopravvivere all’anno. In particolare è a rischio il futuro dei cuccioli, debilitati dalla prolungata siccità, che non sarebbero stati in grado di seguire le madri verso i nuovi pascoli. “Conviviamo con gli effetti del riscaldamento globale – ha affermato Niila Inga, presidente dell’associazione svedese dei Sami. – I campanelli d’allarme stanno suonando. Affrontiamo siccità, ondate di calore e incendi. Ne va della sopravvivenza della renna e della cultura Sami, che dipende da questi animali”.
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Un piano contro i cambiamenti climatici
I contributi per il foraggio servirebbero momentaneamente a tamponare l’emergenza, gli allevatori chiedono però anche un programma di aiuti governativi a lungo termine per aiutarli a gestire e adattarsi agli effetti dei cambiamenti climatici.
Come salvare le renne
Per proteggere le renne, minacciate in particolare dalla crescente difficoltà di trovare il loro cibo preferito, i licheni, gli scienziati stanno studiando un sistema per diffonderli in aree dove sarebbero più facilmente accessibili agli animali, come le foreste. Nel frattempo un portavoce del governo svedese ha detto che il governo accoglierà la richiesta dei pastori per quanto riguarda gli aiuti invernali di emergenza, ma è in attesa di ricevere il rapporto completo dell’amministrazione Sami sulle conseguenze che l’ondata di caldo estivo ha avuto sulle renne e sullo stile di vita dei nativi.
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