La finanza ha la fondamentale responsabilità di traghettare i capitali verso la transizione energetica. Se ne è discusso al Salone del Risparmio 2022.
Il tabacco si prepara a dire addio a miliardi di dollari
Si avvicina la Giornata mondiale senza tabacco, che anche quest’anno ricorderà ai cittadini di tutto il mondo quanto siano gravi, pesanti e indelebili i danni del fumo. Anche sul versante della finanza, i prossimi mesi potrebbero non essere per nulla facili per le big del tabacco. Addio a 4 miliardi di dollari in un anno
Si avvicina la Giornata mondiale senza tabacco, che anche quest’anno ricorderà ai cittadini di tutto il mondo quanto siano gravi, pesanti e indelebili i danni del fumo. Anche sul versante della finanza, i prossimi mesi potrebbero non essere per nulla facili per le big del tabacco.
Addio a 4 miliardi di dollari in un anno
I colossi del tabacco hanno già dovuto dire addio a 4 miliardi di dollari di investimenti lo scorso anno. Merito (tra gli altri) di Axa, del fondo pensione francese FRR, della Bank of New Zealand dei fondi pensione irlandesi e svedesi, che hanno ritirato i propri capitali. Lo dice il Financial Times, citando i dati forniti da Tobacco Free Portfolios, un’organizzazione non governativa che lotta per liberare i portafogli di investimenti dal tabacco. Arrivare al traguardo, però, non è certo facile. Storicamente, il tabacco è stato tra i primissimi settori abbandonati dagli investitori responsabili. Ma è anche vero che, di fronte ai margini di profitto ancora allettanti, tanti altri si sono dimostrati riluttanti a rinunciare del tutto ai propri investimenti nel tabacco. Per fortuna sembra che, faticosamente e lentamente, i tempi stiano cambiando.
Tobacco industry hinders development. @BATPress & @InsidePMI must ensure there is no #childlabor in their products #ActOnTobacco #SDGs pic.twitter.com/KyCvLJ95HZ
— Unfairtobacco (@unfairtobacco) 29 aprile 2017
Quatto big della finanza alzano la voce
Un comunicato congiunto, di portata internazionale, per sostenere “l’azione globale contro l’epidemia del tabacco e i suoi costi significativi per la società e lo sviluppo”. A questo, secondo le prime indiscrezioni del Financial Times, starebbero lavorando il colosso assicurativo francese Axa, il fondo pensione californiano Calpers, la compagnia di riassicurazione francese Scor e la società di investimenti australiana Amp Capitals. Questi quattro nomi di spicco della finanza globale, che già da soli gestiscono miliardi di dollari, hanno tutti ritirato i propri capitali dall’industria del tabacco, o lo faranno nel prossimo futuro. E in queste settimane, stando al quotidiano finanziario londinese, starebbero raccogliendo le adesioni di altri investitori, in attesa di pubblicare ufficialmente il comunicato in occasione della Giornata mondiale senza tabacco del 31 maggio. Una chiara mossa di comunicazione, che vuole incoraggiare il settore finanziario e i governi a unire le proprie forze per un obiettivo comune.
As a responsible health insurer & investor, AXA has divested #tobacco industry assets worth 1.8 billion euros last year. #KnowAXA #insurance pic.twitter.com/xtjlnpyLP6 — AXABusinessServices (@AXA_BS) 21 febbraio 2017
31 maggio, Giornata mondiale senza tabacco
Nel 2003 l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) ha scelto la data del 31 maggio per celebrare la Giornata mondiale senza tabacco. L’obiettivo è quello di sensibilizzare sui rischi del fumo, a cui ancora oggi sono correlati circa sei milioni di decessi annui nel mondo. Il tema scelto per il 2017 è “Tabacco – una minaccia per lo sviluppo” e vuole sottolineare il fatto che il tabacco sia una minaccia concreta per lo sviluppo sostenibile delle nazioni e per il benessere dei loro cittadini, tanto sul versante sanitario quanto sul versante economico. Tra le altre cose, l’Oms propone ai governi di introdurre misure specifiche contrastare le ingerenze politiche dei giganti del tabacco, oltre a strategie nazionali per il contrasto alla diffusione del fumo.
Foto in apertura: China Photos/Getty Images
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