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L’Ue intima alla Polonia di fermare subito la deforestazione della foresta di Bialowieza, minacciando 100mila euro al giorno di multa.
Ora basta, l’Unione europea non può più assistere al disboscamento della foresta di Bialowieza, la foresta planiziale più antica d’Europa e patrimonio dell’Unesco, e la Corte di giustizia Ue ha ordinato alla Polonia di cessare immediatamente l’abbattimento degli alberi. La deforestazione ha avuto inizio nel marzo del 2016 per cercare di contrastare, secondo quanto dichiarato dalla Polonia, la diffusione di un insetto infestante, il bostrico dell’abete rosso (Ips typographus). L’Ue, temendo che l’insetto fosse solo un pretesto per sfruttare economicamente gli alberi, ha deciso di opporsi al piano di disboscamento. Nell’agosto del 2017 ha adottato un provvedimento per sospendere la deforestazione e avviato una procedura di infrazione ma il governo polacco lo ha ignorato continuando il piano di abbattimento.
Questa volta però Varsavia dovrà prendere sul serio la nuova ordinanza emessa da Bruxelles, la Corte di giustizia ha concesso alla Polonia quindici giorni per dimostrare di aver ottemperato all’ordine del tribunale di interrompere la deforestazione, altrimenti dovrà pagare una multa di almeno 100mila euro al giorno dalla data di notifica dell’ordine stesso.
La Commissione europea ha fatto sapere di aver deciso di imporre alla Corte di giustizia le multe giornaliere perché c’erano motivi per dubitare che la Polonia avesse rispettato la decisione di fermare immediatamente il disboscamento, è la prima volta che uno stato membro non recepisce la decisione della Corte di giustizia. La Polonia non ha invece ancora commentato la nuova ordinanza.
La foresta di Bialowieza, situata tra Polonia e Bielorussia, è un ecosistema unico, rimasto perlopiù immutato sin dalla fine dell’ultima glaciazione e che ospita una ricca biodiversità, tra cui il bisonte europeo (Bison bonasus) e gli alberi più antichi del continente.
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