La Cop16 sulla biodiversità si conclude con pochi passi avanti. Cosa resta, al di là della speranza?
Si è conclusa il 2 novembre la Cop16 sulla biodiversità, in Colombia. Nonostante le speranze, non arrivano grandi risultati. Ancora una volta.
La regione chiederà all’Ispra l’autorizzazione per un piano di abbattimento controllato dei lupi presenti in Valle d’Aosta.
In tutta la Valle d’Aosta ci sono, secondo le stime, appena 20-25 lupi, con una densità di 0,006 esemplari per chilometro quadrato, eppure per la regione sono troppi e vorrebbe abbatterne qualcuno. La Valle d’Aosta ha infatti deciso di chiedere all’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, l’autorizzazione per un piano di abbattimento per contenere la popolazione di lupi.
Secondo Alessandro Nogara, assessore regionale all’Agricoltura e alle risorse naturali della Valle d’Aosta, l’abbattimento controllato dei lupi sarebbe addirittura “l’unica strada praticabile”. La giustificazione è sempre la stessa, l’uccisione dei predatori sarebbe una misura per limitare i danni agli allevatori, ma come spesso accade potrebbe solo un’iniziativa politica volta ad accaparrarsi i voti di alcune categorie coinvolte.
La Valle d’Aosta si appellerebbe al Piano di conservazione del lupo del ministero dell’Ambiente che prevedeva, tra le varie contromisure per mitigare il conflitto tra uomo e lupo, l’abbattimento di un numero di lupi non superiore al 5 per cento del numero complessivo in Italia. Il discusso tetto del 5 per cento è però stato rimosso e in ogni caso il piano prevede l’abbattimento come misura estrema, dopo aver prima preso una serie di contromisure, ventuno per l’esattezza, per ridurre l’impatto dei lupi che la regione dovrebbe dimostrare di aver intrapreso. Infine l’Ispra non può autorizzare deroghe legislative né consentire l’abbattimento di una specie protetta da norme nazionali ed europee.
L’abbattimento dei lupi, che comunque non avverrà essendo la proposta priva di fondamento, non avrebbe alcuna utilità, come spiegato dalla sezione valdostana di Legambiente. “Il provvedimento sarebbe inutile e controproducente: è infatti noto che il nomadismo a larghissimo raggio dei lupi riporterebbe in breve tempo altri esemplari nei territori dove intervenissero abbattimenti. La misura, ove adottata impropriamente, rischia di creare disequilibri e depotenziare le altre misure veramente utili a gestire correttamente il fenomeno”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Si è conclusa il 2 novembre la Cop16 sulla biodiversità, in Colombia. Nonostante le speranze, non arrivano grandi risultati. Ancora una volta.
Tre puntate speciali di News dal Pianeta Terra per parlare del legame tra biodiversità e transizione energetica, con il supporto di A2A.
In Scozia la popolazione selvatica di gallo cedrone conta ormai solamente 500 individui, per questo è stato avviato un piano per salvarla
Un pomeriggio di confronto sui temi della biodiversità in occasione della presentazione del primo Bilancio di sostenibilità territoriale della Sardegna.
Il 21 ottobre è iniziata in Colombia la Cop16, la conferenza delle Nazioni Unite per tutelare la biodiversità del nostro Pianeta.
L’Australia amplia la riserva marina delle isole Heard e McDonald, superando i suoi stessi obiettivi di tutela degli oceani.
Diversi studi hanno rivalutato, nel corso degli anni, il valore delle vespe per la salute umana, grazie al loro contributo per un’agricoltura meno chimica.
I polpi lavorano in gruppo, ognuno con un ruolo ben preciso, per cacciare. Triglie e cernie sono gli “amici” più stretti.
Il Living planet report del Wwf testimonia che la crisi della biodiversità è reale e intrecciata alla crisi climatica. Ma possiamo invertire la rotta.