Come costruire un nuovo multilateralismo climatico? Secondo Mark Watts, alla guida di C40, la risposta è nelle città e nel loro modo di far rete.
Un iceberg gigantesco si stacca in Groenlandia. Il video in presa diretta
Il drammatico distacco di un iceberg lungo sei chilometri è stato filmato in diretta in Groenlandia da un gruppo di ricercatori americani.
Dieci miliardi di tonnellate perduti nel giro di pochi minuti. Le telecamere di Denise Holland, responsabile dell’Environmental Fluid Dynamics Laboratory dell’università di New York, hanno mostrato un evento drammatico dal punto di vista ambientale, che si è prodotto il 22 giugno 2018.
Un enorme iceberg, sei chilometri di larghezza e 1,6 di lunghezza, per una profondità di 800 metri, si è staccato dal ghiacciaio di Helheim, in Groenlandia. I ricercatori americani da un decennio osservano l’area e hanno deciso di pubblicare il time-lapse dell’evento (che è durato mezz’ora) per offrire al mondo una prova di ciò che sta accadendo a causa del riscaldamento globale nella regione artica.
A #Manhattan with ice: @NYUScience captures breaking of glacier in #Greenland to form #iceberg of #BigApple proportions (video): https://t.co/ih5l5BSYih #Climatechange pic.twitter.com/DTD7bjOz5i
— James Michael Devitt (@JamesDevittNYU) July 9, 2018
Obiettivo della ricerca sugli iceberg: prevedere cosa accadrà in Antartide
L’iceberg rappresenta da solo circa il tre per cento di tutto il ghiaccio che in Groenlandia finirà in mare nel corso del 2018. Ciò nonostante, come sottolineato dagli stessi ricercatori, l’osservazione in diretta di un fenomeno simile resta molto rara. Holland ha spiegato al Washington Post, che l’obiettivo della raccolta di immagini è di tentare di comprendere in che modo potrà evolvere la situazione in un’altra area del Pianeta, ben più vasta: l’Antartide. “La cosa più semplice – ha affermato la scienziata – è comprendere cosa accade qui per tentare di prevedere attraverso delle simulazioni gli effetti dei cambiamenti climatici sul larga scala”.
Foto di apertura: una frattura nei ghiacci della Groenlandia. Immagine scattata nel 2013 © Joe Raedle/Getty Images
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Pubblicate nella notte le nuove bozze di lavoro alla Cop29 di Baku, compresa quella sulla finanza climatica. Strada ancora in salita.
Si parla tanto di finanza climatica, di numeri, di cifre. Ma ogni dato ha un significato preciso, che non bisogna dimenticare in queste ore di negoziati cruciali alla Cop29 di Baku.
La nuova edizione del Climate change performance index constata pochi passi avanti, da troppi paesi, per abbandonare le fossili. Italia 43esima.
Uno studio della rete di esperti MedECC e dell’Unione per il Mediterraneo mostra quanto il bacino sia vulnerabile di fronte al riscaldamento globale.
Basta con i “teatrini”. Qua si fa l’azione per il clima, o si muore. Dalla Cop29 arriva un chiaro messaggio a mettere da parte le strategie e gli individualismi.
Per mitigare i cambiamenti climatici e adattarsi ai loro impatti servono fondi. Alla Cop29 i Paesi sono molto distanti su quanto e chi debba pagare.
Il governo del Regno Unito ha scelto la Cop29 di Baku per annunciare il suo prossimo piano di riduzione delle emissioni di gas serra.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo alla Cop29 a Baku, ha ribadito il proprio approccio in materia di lotta ai cambiamenti climatici.