Politiche frammentarie, discontinue e incerte. Così sull’elettrico l’Italia fa peggio persino della Grecia. Ne approfitta la Cina, che allarga l’offerta; ultimo caso la BYD Sealion 7.
15 minuti con l’assessore Tiziana Benassi per scoprire (a bordo di una Tesla) Parma Capitale della cultura 2020
Parma Capitale della cultura 2020. La mobilità, la cultura del sociale. E quel primato sulla guida autonoma. Quindici minuti a bordo di una Tesla Model 3 con l’assessore alla sostenibilità e alla mobilità Tiziana Benassi.
Prima eletta Città creativa per la gastronomia Unesco. Poi Capitale italiana della Cultura per il 2020. All’ultima edizione di Ecomondo ha ottenuto il Premio Sviluppo Sostenibile. E ancora, la prestigiosa candidatura a European Green Capital per il 2022, premio assegnato, ogni anno, dalla Commissione Europea a città europee con più di 100mila abitanti: “E’ un gran lavoro di squadra e avere un territorio così partecipe e attento alle tematiche ambientali ci fa ben sperare”. Tiziana Benassi, Assessore alle politiche di sostenibilità ambientale e alla mobilità di Parma, ingegnere e architetto, fra le sue deleghe ci sono molti dei temi caldi del momento: politiche energetiche, mobilità sostenibile, qualità dell’acqua e dell’aria. Abbiamo voluto incontrarla proprio a Parma dove, a bordo di una Tesla Model 3 – con 1.500 immatricolazioni nei primi nove mesi dell’anno l’auto elettrica più venduta in Europa e, per la prima volta a settembre anche l’elettrica più venduta in Italia – l’abbiamo accompagnata nella sua città. Per parlare di mobilità, ovvio. Ma anche di democratizzazione degli spazi urbani. Di green economy. E soprattutto di cosa non perdersi a Parma.
Parma 2020, vista dall’abitacolo di una Tesla Model 3
E visto che proprio Parma ha annunciato recentemente di voler attuare una Riforma della mobilità che prevede, fra gli altri, l’installazione di 51 nuove colonnine per la ricarica elettrica dei veicoli che dovrebbero aggiungersi alle 10 già esistenti in città ma non più attuali (e per questo in via di sostituzione), la Tesla Model 3 ci è sembrata il “contesto” giusto in cui realizzare la nostra video intervista. Un’auto che, come anticipato, ha scalato rapidamente le vendite anche in Italia dove, il prezzo parte da 49.500 euro (ma quella che vedete nel nostro articolo (Dual Motor long range, costa circa 58mila euro), grazie agli incentivi e ai contributi per la rottamazione scende a 43.500. E dove, grazie alle 300 colonnine di ricarica Superchargers (le più recenti a Borca di Cadore (Bl), Tarquinia (Vt) e Vicenza, la rete italiana ha raggiunto le 33 stazioni di ricarica, sufficienti per realizzare anche viaggi a lunga distanza con tempi di ricarica ridotti, grazie a potenze fino a 150 kWh. Mezz’ora e si riparte con l’80 per cento dell’autonomia, che è sempre attorno ai 500 chilometri reali.
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— Città di Parma (@ComuneParma) 6 novembre 2019
Tiziana Benassi, qui la guida autonoma è arrivata vent’anni fa
A Parma, veicoli elettrici come la Tesla Model 3 hanno accesso al centro storico (previa registrazione sul portale cittadino, se no scattano pesanti multe), anche nelle domeniche ecologiche, possono transitare nelle corsie preferenziali e non pagano i parcheggi nelle righe blu. Diciamo che quando ci sarà anche un servizio di ricarica più capillare e performante (in termini di potenza di ricarica e di accesso), Parma potrebbe davvero diventare una delle città più virtuose dal punto di vista della mobilità. D’altro canto, come ci ha ricordato anche l’assessore Benassi nella nostra intervista, non va dimenticato che proprio a Parma nel 2009 è nato il primo prototipo di auto senza pilota, in un laboratorio dell’ateneo cittadino. E dal maggio scorso la città ospita la prima sperimentazione di veicoli a guida autonoma su strade pubbliche, dopo l’autorizzazione rilasciata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. E a condurre la sperimentazione sarà VisLab, la start-up dell’Università di Parma fondata nel 2010 da Alberto Broggi e acquisita nel 2015 dall’americana Ambarella Inc.
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Tesla Model 3, a proposito di guida autonoma…
Sulla Model 3 di serie c’è l’Autopilot il sistema che di fatto permetterebbe già ora di sperimentare una guida completamente autonoma, capace di auto-aggiornarsi in modo da migliorare le funzionalità nel tempo. Di fatto, sulla Model 3 ci sono ben 8 videocamere che vedono a 360 gradi attorno all’auto in un raggio di 250 metri. A queste si aggiungono 12 sensori a ultrasuoni che rilevano oggetti e persone. Infine, il sistema radar sul frontale monitora l’ambiente circostante, vede attraverso la pioggia, la nebbia, la polvere e persino oltre le auto che precedono. Di fatto, l’Autopilot oggi consente all’auto di sterzare, accelerare e frenare in autonomia, ma sempre con le mani sul volante e sotto la “supervisione attiva del conducente” come spiegano sempre in Tesla; negli Stati Uniti sono attive molte più funzioni autonome. Ma fra le funzioni più sorprendenti della Tesla Model 3 c’è Summon; funzione rilasciata da Tesla a fine settembre di fatto consente di fare in modo che l’auto parcheggi da sola e che venga a prendervi, seppur a breve distanza, senza che voi siate a bordo, semplicemente usando lo smartphone; da non confondere con il più “banale” parcheggio automatico (sulla Model 3 si chiama Autoparking ed è di serie), per ora chi l’ha provato ha pareri contrastanti, segnalando un funzionamento non sempre ineccepibile, ma è pur sempre una grande evoluzione nella direzione della guida autonoma.
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Tesla Model 3, cosa offre e come va
Ovviamente, la Tesla Model 3 offre opzioni di sicurezza attiva fra le più complesse e innovative del mercato. Il sistema anticollisione e la frenata d’emergenza automatica, rilevano i rischi di una collisione e, nel caso, attivano i freni. Il sistema protegge dalle collisioni su tutto il perimetro dell’auto e, mentre si guida, sulla strumentazione è possibile vedere cosa l’auto rileva attorno al veicolo, moto, pedoni o persone che siano, sulla strada come sul marciapiede, ferme come in movimento. Insomma, si ha la sensazione che la Tesla Model 3 sappia sempre esattamente cosa sta succedendo, come e meglio di noi. L’accelerazione è sorprendente, 0-100 in poco meno di 5 secondi, anche meno con le versioni più potenti. Si superano i 230 km/h di velocità massima. Lo sterzo è piacevole, specie in Sport. Il comfort è notevole. La versione Dual motor ha la trazione integrale elettrica, il che vuol dire poter contare sul massimo della sicurezza anche su terreni scivolosi. La potenza, non comunicata ufficialmente, è ampiamente stimabile oltre i 300 cavalli. Lo spazio è perfetto per 4 persone, anche se col pavimento piatto ci sta anche un quinto passeggero. Il bagagliaio non ha la praticità di un portellone (come Tesla Model S e Model X) ma è comunque ampio e se si abbattono gli schienali si caricano anche oggetti ingombranti. E poi c’è un secondo bagagliaio davanti, al posto del motore. La chiave di accesso non c’è, sostituita da una chiave magnetica simile a una carta di credito. Dentro, via tasti e pulsanti. Solo un grande dispaly da 15 pollici. I pochi tasti sono sul volante, che assolvono a varie funzioni a seconda del menu che si seleziona sul display. Anche la climatizzazione si regola dal display, e sempre da lì si apre il cassettino davanti al passeggero. Il navigatore offre molte funzioni, molto diverse dalle auto tradizionali. Il tetto è completamente trasparente. Le porte si aprono e chiudono elettricamente. Si può giocare ai videogame, si può disegnare sullo schermo. Insomma, la Model 3 è la dimostrazione di come un’auto possa essere progettata e pensata più come uno smartphone che come un’auto, con tutti i vantaggi in termini di facilità e intuitività di zona.
Per chi ama i cani, sulla Model 3 c’è il Dog mode
Che amiate o meno gli animali, non potrà lasciarvi indifferenti. Si chiama Dog Mode ed è un sistema che permette di lasciare i vostri animali domestici a bordo anche in piena estate. Come funziona? Si attiva dal grande display e, una volta in funzione, assicura che all’interno della Model 3 la temperatura rimanga sempre ideale per il nostro animale; così evitate anche che qualcuno vi rompa i vetri dell’auto, o vi denunci alle autorità. Anche questo, significa progettare le auto pensando alle persone (e ai loro affetti…).
Introducing Dog Mode: set a cabin temperature to keep your dog comfortable while letting passersby know they don’t need to worry pic.twitter.com/xFU6MGZT53
— Tesla (@Tesla) 14 febbraio 2019
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