L’anno che sta per concludersi fa ben sperare per il futuro dell’energia solare. I dati globali sul fotovoltaico crescono, gli esempi positivi si moltiplicano. Sebbene resti molto lavoro da fare, seguire il sole ci manterrà sulla strada giusta.
2020: le energie rinnovabili sono più competitive dei combustibili fossili
Secondo l’Irena il 2020 sarà l’anno in cui le tutte le energie rinnovabili diventeranno più convenienti di carbone, petrolio e gas naturale.
Non c’è più storia, tra due anni tutte le fonti rinnovabili saranno più competitive rispetto a quelle fossili. A sostenerlo è l’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (Irena) che ha stilato il nuovo rapporto Renewable power generation costs in 2017 in cui sostiene che nel giro di due anni, entro il 2020 le energie rinnovabili saranno competitive in termini di costi con i combustibili fossili. La novità è che la stima di Irena riguarda tutte le rinnovabili, non solo l’energia solare o l’energia eolica saranno più convenienti di petrolio e carbone ma lo saranno anche fonti come geotermia o bioenergia.
Utility-scale solar PV’s levelised cost of electricity has dropped 73% since 2010 & onshore wind by 23% between 2010 & 2016 https://t.co/QwseYRdHBB #WFES #ADSW pic.twitter.com/ZCMwhMtEZ7
— IRENA (@IRENA) 15 gennaio 2018
Solare ed eolico battono tutti
Secondo l’analisi di Irena, entro il 2019, solare ed eolico potrebbero arrivare a fornire energia elettrica ad un costo di 0,03 dollari per kilowattora (kWh), un prezzo molto più basso di quanto attualmente è pagata l’energia generata con i combustibili fossili che si pone tra i 0,05 ed i 0,17 dollari per kWh. Un risultato che è frutto di un percorso che nell’ultimo decennio ha visto una crescita molto marcata del solare e dell’eolico: a partire dal 2010, i costi dell’energia eolica degli impianti a terra sono diminuiti di circa un quarto, quelli del fotovoltaico sono calati del 73 per cento.
I costi vantaggiosi delle rinnovabili sono già realtà
Le previsioni di Irena sul sorpasso delle rinnovabili sui combustibili fossili in termini di costi potrebbero sembrare fin troppo ottimistiche ma questo trend è già realtà. Negli ultimi 12 mesi, i costi medi ponderati globali dell’eolico onshore e del fotovoltaico sono stati rispettivamente di 0,06 e 0,10 dollari per kWh. I risultati che si sono toccati con mano in recenti aste fanno pensare che, nel futuro prossimo, si scenda sotto queste medie. Il riferimento è ai bassi prezzi registrati per il fotovoltaico ad Abu Dhabi, in Cile, a Dubai, in Messico, in Perù e in Arabia Saudita dove tre centesimi sono stati il prezzo massimo per il solare.
Due anni e il sorpasso sarà definitivo
Le stime di Irena non riguardano solo l’eolico e il solare. Anche altre tecnologie pulite, tra cui l’energia idroelettrica, la bioenergia e la geotermia hanno dimostrato negli ultimi 12 mesi di essere competitive rispetto ai combustibili fossili. Un andamento che si attende proseguirà e porterà al sorpasso entro il 2020. “Questa nuova dinamica segna un significativo cambiamento nel paradigma energetico”, ha detto Adnan Z. Amin, direttore generale di Irena. “La diminuzione dei costi tra le tecnologie non ha precedenti e rappresenta il grado con cui l’energia rinnovabile sta distruggendo il sistema energetico globale”.
Le rinnovabili per un modello economico intelligente (e non solo per l’ambiente)
La diminuzione dei costi delle rinnovabili è secondo Irena da ricondurre ad una serie di fattori: la diffusione di appalti sempre più competitivi, l’emergere di un ampio numero di sviluppatori di progetti medio-grandi che hanno maturato una buona esperienza e competono cogliendo le opportunità dei mercati globali e, naturalmente, i continui progressi tecnologici. “Passare alle energie rinnovabili [nei nuovi progetti di] generazione di energia non è semplicemente una decisione rispettosa dell’ambiente, ma è ora – in modo schiacciante – un modello economico intelligente”, ha proseguito Amin. “I governi di tutto il mondo stanno riconoscendo questo potenziale e portano avanti programmi economici a basse emissioni di carbonio sostenuti da sistemi energetici basati sulle rinnovabili. Prevediamo che la transizione acquisisca ulteriore slancio, dando sostegno all’occupazione, alla crescita, al miglioramento della salute, alla resilienza nazionale e alla mitigazione del clima nel mondo nel 2018 e oltre”.
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