Lo scorso anno gli stabilimenti europei della casa automobilistica giapponese sono stati alimentati da energia elettrica prodotta al 100% da fonti rinnovabili.
La Costa Rica vuole diventare il primo paese a emissioni zero entro il 2021
Il nuovo Presidente della Costa Rica lancia una sfida difficilissima: mettere al bando i combustibili fossili partendo dal settore dei trasporti per accelerare la transizione energetica alle rinnovabili e diventare carbon free.
La Costa Rica si candida a diventare il primo Paese al mondo completamente decarbonizzato. Il nuovo Presidente, Carlos Alvarado, 38 anni, ex giornalista, durante il suo insediamento ha annunciato un piano per vietare i combustibili fossili. Un programma costruito a tappe e che sarà avviato a partire dal settore dei trasporti.
https://www.youtube.com/watch?v=3OLQOz3gTMo
Costa Rica, un Paese abituato a pensare sostenibile
La Costa Rica è un Paese molto attento all’energia pulita e ai temi ambientali. Oltre il 99 per cento dell’energia elettrica del Paese viene generato utilizzando fonti di energia rinnovabile. L’anno scorso, nel 2017, dal 1° maggio e per ben 300 giorni, la produzione di energia è avvenuta senza utilizzare nemmeno una goccia di carburante ma ricorrendo soprattutto a idroelettrico, eolico e geotermico. Un punto di partenza da non sottovalutare. Prima tappa in questo viaggio verso la decarbonizzazione è quello di arrivare a festeggiare i 200 anni di Indipendenza dalla Spagna, nel 2021, togliendo benzina e diesel di origine fossile dai trasporti. Una sfida significativa e forse, secondo alcuni esperti, irraggiungibile nel breve periodo.
Desde 1949 el ICE recibió el mandato de llevar electricidad a todo el país con recursos renovables, resguardándolos para las generaciones futuras.
En 2017 alcanzamos la producción limpia más alta de las tres últimas décadas.#AniversarioICEpic.twitter.com/AkqjqDHrWm
— Grupo ICE (@GrupoICEcr) 26 aprile 2018
Dire addio ai fossili, un compito “titanico e bello”
Jose Daniel Lara, costaricano, ricercatore nel campo dell’energia a Berkeley in California, sostiene che eliminare completamente i combustibili fossili entro pochi anni è probabilmente irrealistico, anche se il piano getterà le basi per un’azione più rapida verso la completa transizione energetica. Secondo Lara, una proposta come questa deve essere presa in considerazione per il suo valore programmatico e di visione più che per la sua “precisione tecnica” considerate le diverse e concrete problematiche da affrontare. Ed è proprio in un’ottica di spinta al cambiamento che vanno interpretate le parole del Presidente Alvarado che ha ricordato ai cittadini del suo Paese – ma non solo – che “Abbiamo il compito titanico e bello di abolire l’uso dei combustibili fossili nella nostra economia per far posto all’utilizzo di energie pulite e rinnovabili”.
Indipendenza dai fossili per festeggiare i 200 anni di Indipendenza del Paese
Il settore dei trasporti è la prima tappa del programma di transizione energetica del Presidente Alvarado. Ed infatti, lui stesso si è presentato alla cerimonia di insediamento a San Jose l’8 maggio scorso a bordo di un autobus a idrogeno. Un cambiamento che andrà realizzato passo a passo, senza accelerazioni eccessive. Secondo Oscar Echeverría, Presidente dell’Associazione degli importatori di veicoli e macchinari, infatti, la transizione dai combustibili fossili nei trasporti non può essere affrettata dal momento che il mercato del trasporto pulito è ancora poco sviluppato. Esporlo a tensioni eccessive potrebbe voler dire bloccarlo anche alla luce di una domanda di automobili in crescita in tutto il Paese. “Se non ci sono infrastrutture e competenze pregresse, prezzi accessibili e gestione dei rifiuti, condurremmo questo processo al fallimento. Dobbiamo stare attenti”, ha sottolineato Echeverría.
Un messaggio di cambiamento per tutti
Il messaggio del Presidente Alvarado è un messaggio potente non solo per la Costa Rica ma per il mondo intero. “Eliminare i combustibili fossili è una grande idea proveniente da un piccolo paese. Questa è un’idea che sta iniziando a ottenere supporto internazionale con l’avvento delle nuove tecnologie” ha commentato Monica Araya, economista ed esperta di sostenibilità oltre che direttrice della Costa Rica Limpia, una associazione costaricana che promuove le energie rinnovabili e il trasporto elettrico.
powered by Behind Energy
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’energia pulita e la mobilità sostenibile sono la chiave per assicurarci un futuro. Se ne discute a Key energy, alla Fiera di Rimini dal 6 al 9 novembre in contemporanea con Ecomondo.
Per la prima volta un aereo ad energia solare ha completato il giro del mondo volando per 40 mila chilometri senza carburante.
Mancano 3.700 GW per centrare l’obiettivo di triplicare le rinnovabili, secondo Ember. Ma ora c’è chi teme un rallentamento della crescita solare dopo anni.
Verranno ricordati come dei pionieri, quelli di Solar Impulse 2. I primi a completare il giro del mondo su di un aereo alimentato esclusivamente ad energia solare. E saranno i singoli record registrati dai due fondatori e piloti dell’aereo a restere nella storia. Come l’ultima tappa, la 15ma, completata con l’atterraggio a Siviglia alle ore
L’annuncio del ministro dell’Energia che ha dichiarato che il Governo ci lavorerà già da aprile. “Vogliamo guidare il mondo, piuttosto che inseguirlo”.
Più di 30 Model S e 250 partecipanti si sono dati appuntamento a Verona, per quello che è stato il primo vero raduno 100 per cento elettrico d’Italia.
Fa 80 chilometri con un pieno di energia elettrica e può trasportare 35 persone a sedere. In Uganda la mobilità sostenibile parte dal primo bus solare.
PlanetSolar è ormeggiata al porto dell’Isola della Certosa. Resterà in laguna fino a maggio 2015, per partecipare ad un progetto di ricerca archeologico e farsi conoscere al grande pubblico.