Secondo uno studio, molti genitori chiedono ad Alexa di leggere ai bambini al posto loro: ma quanto sono utili le letture ad alta voce? E a che età partire?
Perché l’8 marzo, storia e libri per meglio capire la festa delle donne
La festa delle donne, l’8 marzo nasce su iniziativa di Clara Zetkin. Le storie, le scelte e le vittorie legate a questa giornata sono tante e vanno ricordate.
Perché è stato scelto l’8 marzo
Tra le interpretazioni maggiormente riconosciute sull’origine della festa delle donne, la prima risale all’8 marzo 1948 quando le donne di New York manifestarono per ottenere i diritti politici e poter intervenire su questioni come la pace e il lavoro. In altre occasioni, si ricorda come emblematica la vicenda di 129 donne operaie americane che, nel 1908, morirono in un incendio scoppiato durante uno sciopero nella fabbrica dove lavoravano.
Fatto sta che con il 1910, durante la Conferenza internazionale delle Donne Socialiste a Copenaghen, su proposta di Clara Zetkin, venne istituita la “Giornata Internazionale della Donna”. Da quel momento, l’8 marzo è diventato uno dei giorni più importanti per ricordare e rivendicare i diritti dell’altra metà del cielo.
Triste coincidenza: l’8 marzo del 2001, in Nigeria, 30 ragazze morirono bruciate vive nel rogo del dormitorio della scuola femminile di Bwalbwang, diretta da una donna, e fondata da missionari occidentali decine di anni prima. L’incendio, scoppiato per cause sconosciute, provocò così tante vittime perché porte e finestre erano state “misteriosamente” sbarrate dall’esterno.
8 marzo: le principali vittorie politiche delle donne
1909: la prima Giornata delle donne
La prima Giornata internazionale della donna viene festeggiata il 28 febbraio 1909 negli Stati Uniti in seguito agli scioperi e alle proteste contro le precarie condizioni di lavoro delle donne. L’episodio scatenante è l’incendio nella fabbrica di Triangle a New York nel quale perdono la vita 129 donne operaie.
1945: la parità
La Carta delle Nazioni Unite del 1945 è il primo accordo internazionale ad affermare il principio di parità tra uomini e donne. Da allora, le condizioni delle donne nel mondo sono sensibilmente migliorate, ma la strada da fare per arrivare alla completa parità è ancora lunga.
1946: il voto alle donne italiane
1918, è la prima volta in assoluto in cui le donne votano negli Stati Uniti. 1928 nel Regno Unito, in Italia e in Francia nel 1946. Oggi le donne italiane sono oltre la metà dei cittadini aventi diritto al voto.
1960: parità salariale
Nel 1960 viene sancita la parità tra uomini e donne nel mondo del lavoro. Vengono eliminati i contratti che prevedono un salario diverso a seconda del genere.
1970:il divorzio
La legge 898 del 1970 dà la libertà (in uguale misura) a donne e uomini di divorziare. Al referendum popolare del 12 maggio 1974 che ne chiede l’abrogazione vincono i No.
1975: i genitori
Nel 1975 viene introdotta la parità tra uomo e donna in ambito familiare. Da questo momento in acanti, la potestà sui figli spetta a entrambi i genitori e non più solo al padre.
1966: violenza sessuale
La legge 866 del 1996 stabilisce che la violenza sessuale non è più un delitto contro la morale, ma contro la persona. Una legge di civiltà e dignità che rende giustizia alle donne e afferma il diritto alla sessualità libera e condivisa.
2009: lo stalking
La legge sullo stalking del 2009 sanziona il ripetersi di comportamenti molesti, ossessivi, persecutori, che si manifestano con telefonate a tutte le ore, attenzioni ripetute, appostamenti, regali non graditi, biglietti e sms. Tutela donne e uomini. Ma la grande maggioranza delle richieste di aiuto è rosa.
8 libri per l’8 marzo
Franca Pizzini. “Un’eredità lombarda. Da Milano alla Franciacorta”
La storia di una famiglia che riemerge attraverso i secoli da oggetti, suppellettili, lettere, fotografie. Un’eredità materiale, storica e spirituale. E sullo sfondo figure femminili veramente esemplari, tra cui la patriota risorgimentale Cristina Trivulzio Belgiojoso.
Roberta Schira e Alessandra De Vizzi. “Le voci di Petronilla”
Una donna. Laureata. Medico. Giornalista. Ha vissuto da sola in diverse città, ha viaggiato. Cuoca provetta. Che cosa c’è di strano? Siamo all’inizio del Novecento! Ecco a voi la storia di Petronilla, modernissima donna d’altri tempi.
Michèle Lesbre. “Il canapé rosso”
Due donne. Due sogni. Due passati. Un canapé rosso testimone di storie. E poi la partenza verso una terra lontana e fredda (come la verità): la Siberia.
Giuseppina Torregrossa. “Il conto delle minne”
Ci sono le debolezze delle donne, l’ostinazione per amori logoranti, quelli a cui, chissà perché, ci si affeziona di più. Ma soprattutto c’è la forza delle donne. Quella di rinascere. Sempre.
Lella Costa. “La sindrome di Gertude”
La passione di una donna, per tutto quello che fa. La passione che la conduce a dire sì, a sperimentare. E a raccontare poi con brillantezza, ironia e con una particolare intelligenza, quella del cuore.
Gianumberto Accinelli e Giorgio Sandrolini. “Emily Dickinson: la natura non bussa”
Leggere una poesia, sentire i profumi dei fiori che l’hanno ispirata. Vederne i colori. Immergersi nella magia della natura e della letteratura. Con i “Giardini letterari di Eugea” si può. Leggete (e seminate) per credere.
Elisabetta Bucciarelli. “Ti voglio credere”
L’ispettore Maria Dolores Vergani è agli arresti domiciliari. Questa volta deve affrontare la più difficile delle indagini: quella su se stessa.
Gianluca Magi. “La via dell’umorismo. 101 burle spirituali”
Umorismo. Ridere. Troppo spesso si pensa che ridere sia una cosa leggera, stupida. Frivola. Ma… come staremmo meglio se imparassimo a farci qualche risata in più!
Perché l’8 marzo si regalano le mimose
L’usanza di regalare mimose per la festa della donna è diffusa solo in Italia e risale al 1946 anno in cui le donne ottennero la piena parità con gli uomini nel voto politico. La mimosa venne scelta per poter caratterizzare visibilmente la giornata grazie al fatto che fioriva a cavallo con la primavera e poteva essere raccolta in ramoscelli da appuntare.
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