Come funziona l’autosvezzamento, quali sono le precauzioni da osservare e i benefici ambientali dell’alimentazione complementare
Le adolescenti che mangiano tanta frutta e verdura si proteggono dal cancro al seno
Uno studio pubblicato su Pediatrics ha concluso che mangiare un sacco di cibi ricchi di fibre negli anni delle scuole superiori riduce significativamente il rischio di ammalarsi di cancro al seno da adulte.
I ricercatori dell’università di Harvard non hanno dubbi: esaminando la storia clinica e le abitudini alimentari di oltre 44.000 donne ne risulta che il consumo abbondante di fibre durante l’adolescenza è correlato ad un minor rischio di sviluppare cancro al seno negli anni a seguire.
Rispetto alle giovanissime poco avvezze a mangiare cibi ricchi di fibre (14 grammi al giorno in media), le grandi consumatrici di fibre (28 grammi al giorno in media) hanno mostrato una riduzione del 16 per cento della probabilità di ammalarsi di questa patologia nel corso della vita, e del 24 per cento di ammalarsi prima della menopausa.
Il ruolo positivo delle fibre sulle salute non è una novità. Precedenti studi scientifici hanno evidenziato come queste siano in grado di proteggere il benessere del cuore e contrastare l’insorgenza del diabete, come possano stimolare la riduzione del peso corporeo, ma soprattutto quanto siano efficaci nel regolarizzare la funzionalità intestinale contrastando il ristagno di sostanze nocive nell’intestino, agendo direttamente come antitumorali, ad esempio impedendo la formazione o l’assimilazione di sostanze cancerogene. Questo ulteriore studio fornisce prove importanti di un altro potenziale beneficio.
Maryam Farvid, tra i principali autori della ricerca, ricercatrice presso la Harvard School of Public Health, afferma che l’influenza della fibra sul rischio di cancro può essere sensibile al periodo di crescita. L’adolescenza è “un periodo in cui i fattori di rischio di cancro al seno sembrano essere particolarmente importanti,” ha detto.
“Grazie a molti altri studi sappiamo che il tessuto mammario è particolarmente influenzato da agenti cancerogeni o anticancerogeni nel corso dell’infanzia e dell’adolescenza. Ma ora abbiamo la prova che anche quello che diamo da mangiare ai nostri figli in questo periodo della vita è un fattore importante per il futuro rischio di cancro”, ha precisato Walter Willett, epidemiologo, nutrizionista e autore senior dello studio.
L’ipotesi dei ricercatori è che le diete ad alto contenuto di fibre possano contribuire ad abbassare i livelli di estrogeni, che sono coinvolti nello sviluppo del tumore mammario. Altre possibili spiegazioni potrebbero risiedere nel miglioramento della sensibilità all’insulina, dovuto alla facoltà della fibra di rallentare l’assorbimento degli zuccheri e di aiutare l’organismo a mantenere livelli di zucchero più stabili nel sangue.
Quante fibre servono?
Almeno 30 grammi al giorno. Il modo migliore per raggiungere questo obiettivo è aggiungere fibra ad ogni pasto, attraverso il consumo di frutta, verdura, cereali integrali, legumi, noci e semi. Le pere ne sono una fonte privilegiata: un frutto di media grandezza ne contiene circa 7 grammi, ovvero quasi un quarto della dose giornaliera raccomandata.
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