La campagna Vote for animals, promossa da Lav e altre organizzazioni, mira a far assumere a candidati e partiti un impegno maggiore sul tema dei diritti animali.
Armani, mai più pellicce animali nelle sue collezioni
Armani ha deciso di eliminare le pellicce animali dai suoi prodotti. Secondo la Fur Free Alliance, si tratta di un “giorno storico” per la moda.
Stella McCartney, Hugo Boss, Calvin Klein, Tommy Hilfiger, Zara, H&M, Bershka, American Apparel, ASOS ed Elisabetta Franchi. A questa lista di marchi che hanno deciso di non utilizzare pellicce animali nei loro prodotti, si aggiunge un nuovo componente. Stiamo parlando di Armani, una casa di moda italiana che opera da oltre 40 anni in tutto il mondo.
Infatti, la maison ha annunciato che, a partire dalla stagione autunno inverno 2016/2017, si impegnerà ad abolire completamente le pellicce animali da tutte le collezioni del gruppo (Giorgio Armani, Armani Collezioni, Emporio Armani, Armani Jeans, Armani Junior, EA7 e Armani Home). Diventando un brand “cruelty free” a tutti gli effetti.
A dare l’annuncio è stata Fur Free Alliance, la coalizione internazionale composta da numerose organizzazioni per la protezione degli animali e rappresentata in Italia da LAV (Lega Anti Vivisezione).
The Fur Free Alliance praises luxury brand @Armani for going fur free! #FurFreeArmani pic.twitter.com/3LtDNqYlmq
— Fur Free Alliance (@FurFreeAlliance) 22 marzo 2016
Secondo le stime dell’associazione animalista, rese pubbliche da Simone Pavesi, responsabile LAV – Moda Animal Free, “ogni anno vengono uccisi 95 milioni di visoni, volpi e altri animali per la loro pelliccia”. Un dato che fa riflettere ancora di più alla luce di quanto avviene negli allevamenti, dove gli animali vengono sottoposti a pratiche atroci.
Considerando, inoltre, che la lavorazione delle pellicce animali prevede l’uso di sostanze altamente tossiche per l’uomo e inquinanti per l’ambiente, eliminarle dall’abbigliamento e dalla moda, in generale, risulterebbe non solo etico, ma anche sostenibile.
E come lo stilista stesso ha aggiunto, “il progresso tecnologico raggiunto in questi anni ci permette di avere a disposizione valide alternative che rendono inutile il ricorso a pratiche crudeli nei confronti degli animali”. Concludendo quindi che “l’azienda compie oggi un passo importante a testimonianza della particolare attenzione verso le problematiche relative alla salvaguardia dell’ambiente e al rispetto del mondo animale”.
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