Dai musei futuristici a quelli nei boschi, dall’Art Nouveau alla street art, vi proponiamo una selezione di mete in Europa di valore artistico e culturale pensata per i giovanni viaggiatori che vogliono spostarsi in modo sostenibile.
Armani Silos, a Milano uno spazio che racconta 40 anni di storia di uno dei più grandi stilisti italiani
Non solo il racconto della carriera di uno dei più grandi stilisti italiani, Giorgio Armani, ma un vero e proprio excursus attraverso le tendenze degli ultimi 40 anni di moda. Armani Silos è da visitare, per chiunque ami il bello.
L’Armani Silos è uno spazio relativamente nuovo a Milano, inaugurato in occasione di Expo Milano 2015, che per volere dello stesso Giorgio Armani – storico stilista fondatore dell’omonima maison di alta moda – ha valorizzato un vecchio deposito per granaglie di una grande multinazionale trasformandolo in una cattedrale della bellezza. Si trova in via Bergognone 40 (in zona Tortona) ed è il luogo che in città meglio racconta la storia della moda e dello stile, non solo di Armani. Per tutti coloro che apprezzano il bello.
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Armani Silos, un luogo dedicato alla moda. Ma non solo
Che il nome di Giorgio Armani sia legato al mondo della moda è noto a tutti, ma l’Armani Silos non è solo la celebrazione di uno dei più grandi stilisti italiani e internazionali, ma un luogo per tutti. Innanzitutto è, dal punto di vista architettonico, un edificio dalla lineare bellezza che rispecchia lo stile dell’artista ma rispetta anche la struttura originaria dello stabile, un ex silos appunto.
Si tratta infatti di un edificio su quattro livelli costruito nel 1950 per una superficie di circa 4.500 metri quadrati. Da subito se ne nota la semplicità data dalle forme geometriche regolari che creano un’architettura sobria ma monumentale al tempo stesso. Ordine e rigore, un po’ come accade negli abiti di Armani. “Ho scelto di chiamarlo silos perché lì venivano conservate le granaglie, materiale per vivere. E così, come il cibo, anche il vestire serve per vivere”, ha spiegato Giorgio Armani.
Giorgio Armani, 40 anni di stile
L’intervento ha conservato anche la curiosa sagoma originaria dell’edificio – la forma ricorda quella di un alveare, metafora di laboriosità – dove l’unico elemento distintivo è la finestra a nastro che segna il perimetro dell’edificio quasi come una corona, definendone la massa compatta. La luce è volutamente bassa e crea un’atmosfera raccolta e intima benché gli spazi siano ampi. Ogni piano è dedicato a parte della mostra permanente: un excursus sui 40 anni di lavoro dello stilista che comprende 600 abiti e 200 accessori delle collezioni Giorgio Armani dal 1980 a oggi.
La selezione è suddivisa secondo alcuni temi che hanno ispirato e che continuano a ispirare il suo lavoro creativo: daywear (abbigliamento da giorno), esotismi, cromatismi e luce. Quindi il colore ma anche il famoso bianco e nero di Armani che ne raccontano insieme la celebre eleganza e lo sguardo verso altre culture. Un’esposizione degli abiti nuova grazie alla quale tutte le “opere” sembrano volare, quasi essere indossate da fantasmi, somigliando a tratti ad attori di una messa in scena teatrale. Ogni sala, ogni nicchia, è una macchia di colore diverso che custodisce tessuti, materiali e creatività differenti. Non una disposizione cronologica delle creazioni ma tematica, che permette così di affiancare il vecchio al nuovo e di sottolineare in modo spiccato il percorso artistico di Armani, sempre attuale, sempre “alla moda”.
L’archivio digitale aperto e gratuito per tutti
L’Armani Silos può essere visitato da mercoledì a domenica, dalle 11 alle 19 e il biglietto intero costa 12 euro. Segnaliamo che è anche una delle realtà che partecipa a Domenica al museo, l’apprezzata iniziativa del ministero dei Beni culturali e del Turismo, il Mibact, che prevede l’apertura gratuita di monumenti, musei, gallerie, scavi archeologici, parchi e giardini monumentali dello Stato ogni prima domenica del mese.
Inoltre all’interno del Silos si trova al terzo e ultimo piano un ampio spazio dedicato all’archivio digitale che offre ai visitatori o agli studenti tavoli touchscreen e un’area proiezioni con una selezione di 350 schizzi, disegni tecnici esemplificativi e materiale relativo alle collezioni prêt-à-porter e di Alta moda. Oltre a 6mila fotografie e schede tecniche degli abiti e accessori in mostra che illustrano le tematiche che hanno ispirato il lavoro creativo di Giorgio Armani. Un patrimonio immenso e gratuito perché vi si accede semplicemente prenotandosi. Un’occasione unica per chi si occupa di moda, la studia perché diventi il proprio mestiere o semplicemente la ama. Quella dell’archivio digitale è solo una delle tante azioni filantropiche di Armani che durante tutta la sua carriera ha avuto un occhio privilegiato verso i giovani, sponsorizzando e promuovendo iniziative a loro dedicate.
Il consiglio è quello di visitare questo luogo della nuova Milano cogliendone i vari livelli: quello architettonico, scenico e solo all’ultimo quello relativo alla moda, per apprezzarne poi l’armonico insieme. Uno scrigno di bellezza per tutti.
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