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Auto elettrica scarica? Arriva il pronto soccorso che ricarica le batterie
Un servizio attivo nelle province di Milano e Monza, per combattere l’ansia da prestazione elettrica. Gratuito (fino ad aprile) per tutti i possessori di un’auto elettrica.
Con la crescita del numero di veicoli elettrici circolanti e in attesa di un’adeguata rete di ricarica a livello nazionale, nasce uno dei primi ‘pronto soccorso’ per auto elettriche, nelle province di Milano e Monza. Si chiama Sov-help, ed è pensato per fornire un servizio di ricarica rapida alle auto elettriche rimaste “a secco”. Si tratta di due veicoli capaci di trasferire l’energia alle auto in panne, grazie ad apposite batterie al litio.
“Il nostro mezzo di soccorso ha la possibilità di erogare fino a 22 kWh, sia in corrente continua che in corrente alternata”, spiega Camillo Piazza, presidente dell’associazione Class Onlus, promotrice del servizio. “Con una carica di circa 15 minuti, il veicolo rimasto in panne può percorrere di nuovo oltre i 30 km, sufficiente per arrivare alla prima colonna disponibile”. Pochi minuti di ricarica quindi (naturalmente togliendo il tempo impiegato per raggiungere l’auto in panne), per poter ripartire.
Presentazione SOV Help: aiuta le auto elettriche in panne. #confondazioneCariplo #nonprofit https://t.co/SBX3zycIZX pic.twitter.com/z5HUoUU9Zj
— Fondazione Cariplo (@FondCariplo) 11 Novembre 2015
L’iniziativa ha ricevuto il contributo di Fondazione Cariplo, di Cobat (Consorzio nazionale raccolta e riciclo batterie esauste) e della società delle Ferrovie Nord, Sems, con la partecipazione di Regione Lombardia e dell’impresa Lombarda S&H.
Sov Help, pronto soccorso con una telefonata
Il servizio, come spiega Piazza, è gratuito fino ad aprile e disponibile per tutti i possessori di qualsiasi auto elettrica oggi in commercio chiamando il numero 02 27201315. “Il mezzo di soccorso è equipaggiato di tutte le prese previste in Italia e viene effettuato, per ora, nelle provincie di Milano e di Monza Brianza”.
E dopo aprile? “Stiamo riflettendo su come procedere per continuare il servizio”, continua il presidente di Class Onlus “Abbiamo due strade: far pagare un abbonamento annuo agli utenti, sapendo che quasi tutte le assicurazioni (esclusi i veicoli che hanno le batterie a noleggio) non prevedono la gratuità nel caso rimani senza elettricità, ma solo in caso di guasto, incidente, foratura. Oppure chiudere un accordo con Aci o con altre aziende di recupero mezzi ed intervenire quando l’utente è impossibilitato a proseguire nel caso di esaurimento dell’elettricità immagazzinata nelle batterie. Entro marzo decideremo cosa fare”.
Un servizio pensato proprio per quell’ansia da prestazione che ancora aleggia intorno all’autonomia delle auto elettriche, nonostante la maggior parte dei veicoli siano in grado di coprire abbondantemente le percorrenze medie di un’auto, che si aggirano intorno ai 30 chilometri al giorno.
“Con l’attuale carenza di stazioni di ricarica e con l’autonomia ancora limitata delle batterie, la sindrome e la paura concreta di rimanere a secco esiste. Con il nostro servizio garantiamo, perlomeno nelle provincie di Milano e Monza, che nessuno rimanga a piedi con un mezzo elettrico”.
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