Dei vantaggi della mobilità elettrica abbiamo parlato spesso. E l’industria, come hanno dimostrato i recenti CES di Las Vegas e Salone dell’auto di Detroit, sta andando in questa direzione. Attualmente, la trazione elettrica sembra essere la migliore soluzione di trasporto, concreta, pratica e accessibile, per mitigare l’impatto dei trasporti sulle alterazioni del clima. Perché? Un veicolo
Con l’auto elettrica si risparmia fino al 60 per cento
A dirlo è uno studio inglese condotto da un gruppo di esperti in antropologia, che dimostra che ogni famiglia potrebbe risparmiare oltre 3.300 euro all’anno passando a un veicolo elettrico. Almeno in alcuni paesi d’Europa. Dati alla mano, se una famiglia adottasse la mobilità elettrica per tutti i suoi spostamenti (in Italia oggi sarebbe impossibile),
A dirlo è uno studio inglese condotto da un gruppo di esperti in antropologia, che dimostra che ogni famiglia potrebbe risparmiare oltre 3.300 euro all’anno passando a un veicolo elettrico. Almeno in alcuni paesi d’Europa. Dati alla mano, se una famiglia adottasse la mobilità elettrica per tutti i suoi spostamenti (in Italia oggi sarebbe impossibile), potrebbe risparmiare fino al 60 per cento delle spese mensili sul carburante.
Questi dati sono emersi nell’ambito di una ricerca commissionata da Nissan per comprendere le tendenze all’acquisto di veicoli elettrici legati alla famiglia. Lo studio si basa su un campione totale di 5.568 intervistati residenti nel Regno Unito (1.033), in Germania (1.010), Francia (1.003), Italia (1.012), Spagna (1.005) e Norvegia (505).
A condurre un approfondimento sul tema è stato un gruppo di antropologi che, intervistando in particolare un panel di famiglie nel Regno Unito e in Norvegia (due fra i maggiori mercati per l’auto elettrica), ha messo in luce come l’uso nella quotidianità sia un parametro importante per chi ha scelto una vettura elettrica come auto di famiglia.
L’89 per cento dei proprietari di auto elettriche ha sostenuto di effettuare la ricarica durante la notte presso la propria abitazione, con un costo al chilometro pari o inferiore a tre centesimi (dato che ovviamente varia in funzione dei costi dell’energia di ogni Paese).
Se in Inghilterra, fra gli intervistati c’è chi, con una Nissan Leaf (l’auto elettrica più venduta al mondo), spende solo 5 sterline a settimana per gli spostamenti (effettuando però la ricarica principalmente al lavoro), a Oslo, in Norvegia, bastano 39 centesimi ogni 10 chilometri di ricarica. E in Italia? Fatto salvo il prezzo dell’auto, (una Leaf da noi parte da 25.000 euro), il costo della corrente dipende dagli operatori energetici. Le tariffe elettriche variano in base al gestore, alla fascia oraria e ai kw consumati. Diciamo che una cifra indicativa potrebbe essere attorno a 0,20 euro al kWh, il che significa da 1 a 3 euro circa per fare un “pieno”, che vale circa 120 km di autonomia. Lo scontro corrente vs benzina durerà ancora a lungo; intanto però c’è già chi pensa alla rottamazione “creativa” delle pompe di carburante.
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