I risultati di uno studio condotto negli Stati Uniti ipotizzano un collegamento tra 22 pesticidi e i tassi di incidenza e mortalità del cancro alla prostata.
Breve storia del cane e della Pet Therapy
Nell’Egitto antico al dio Anubis, protettore della medicina, era sacro il cane. Al suo ritorno ad Itaca, Ulisse fu riconosciuto solo dal cane Argo.
Nell’Egitto antico al dio Anubis, protettore della medicina, era sacro il cane. Al suo ritorno ad Itaca, Ulisse fu riconosciuto solo dal cane Argo. Molte divinità Sumeri erano affiancate nella cura di malattie da animali. Asclépio, dio greco della medicina si serviva di cani e serpenti. Il “potere” curativo degli animali è ben sintetizzato dal noto proverbio francese “Langue de chien, serte de medicine” (La lingua del cane serve alla medicina).
Il primo studio accertato dell’utilizzo scientifico a scopo terapeudico risale al 1792. Il noto psicologo ingleseWilliam Tuke, sperimenta, presso un Ospedale Psichiatrico, cure meno “animalesche” e più “umani” con animali da cortile, per il recupero dell’autocrontrollo.
Nel 1867 , in Germania, dove le terapie naturali hanno sempre avuto un notevole sviluppo,viene fondato un Ospedale dove alcuni animali vengono utilizzati per la cura dell’epilessia.
Nel 1875, un medico francese, Chessigne, prescrive per la prima volta l’equitazione ai pazienti con problemi neurologici.
Nel 1919 negli Stati Uniti e in Francia vengono usati per la prima volta i cani per curare la depressione e la schizofrenia causate dalla I Guerra Mondiale.
Nel 1942 la Croce Rossa Americana realizza presso l’Ospedale Militare di New York il primo tentativo di recupero di militari gravemente feriti e con gravi turbe emotive con maiali, cavalli, pollame.
Nel 1953, Boris Levinson, uno psicoterapeuta, scopre l’azione positiva che può avere un animale su un bambino con comportamenti autistici. Negli anni sessanta, Boris Levinson getta le basi scientifiche per la nascita della prima e vera terapia degli animali e per la prima volta viene usato il termine “pet therapy“.
Nel 1970, negli Stati Uniti, un ospedale psichiatrico adotta il primo cane, di nome Skeezer, come aiuto per i bimbi, ottendendo risultati veramente incoraggianti. In quegli anni, iniziano anche le prime ricerche etologiche sui primati.
Nel 1975, i coniugi Samuele e Elisabeth Corson, due psichiatri americani, adottano le teorie elaborate da Levinson per curare adulti con distrurbi mentali. Iniziano anche i primi programmi di Pet Therapy nei carceri e nei manicomi criminali. Mugford e M’Comisky appicano la Pet Therapy sugli anziani.
Nel 1981, viene creata la Delta Society, associazione che si prefigge di studiare l’interazione uomo-animale.
Nel 1983, nasce l’Istituto Canadese di Zooterapia che vuole studiare e diffondere la terapia per mezzo degli animali.
Nel 1990 l’Università di Tel Aviv avvia un progetto per lo studio della Pet Therapy.
Nel 1987 la Pet Therapy arriva in Italia tramite un Convegno Interdisciplinare, a cui partecipano esperti di fama internazionale, sul rapporto uomo-animali.. A questo, seguirà nel 1991 un convegno internazionale dedicato al tema “Antropologia di una passione”.
Nel 1992, alcuni studiosi australiani dimostrano che i proprietari di animali da compagnia hanno una minore pressione del sangue e livelli di trigliceridi e colesterolo assai inferiori rispetto a chi non possiede animali.
Nel 2001 il Dipartimento di Geratria dell’Università di Saint Luois, degli Stati Uniti, conferma la piena validità della Pet Therapy per molte patologie degli anziani.
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