Dopo l’era del carbone e l’era del petrolio, ora ci stiamo muovendo a velocità sostenuta verso l’era dell’elettricità. Grazie all’energia rinnovabile.
La City di Londra sarà alimentata al 100% da rinnovabili entro fine anno
Entro il 2018 la zona finanziaria di Londra sarà alimentata solo con fonti rinnovabili, grazie a un piano di investimenti che prevede la realizzazione di impianti fotovoltaici ed eolici.
La City of London Corporation, società che gestisce lo storico distretto finanziario di Londra chiamato anche “Square Mile”, ha annunciato di voler alimentare entro la fine dell’anno tutte le sue proprietà con energia proveniente al 100 per cento da fonti rinnovabili.
City of London Corporation detiene molte proprietà, le sue partecipazioni includono alloggi sociali in sei distretti di Londra, 10 scuole, tre mercati e 44,5 chilometri quadrati di spazi verdi in tutta la città.
“È un grande passo per la City Corporation e dimostra il nostro impegno nel renderci un’azienda più responsabile dal punto di vista sociale e ambientale. L’approvvigionamento di energia rinnovabile al cento per cento ci renderà più puliti e più ecologici, riducendo la dipendenza dalla rete e rendendo alcuni dei nostri edifici a emissioni zero”, ha detto Catherine McGuinness, presidente del comitato per le politiche e le risorse della società.
Solo energia rinnovabile per la finanza di Londra
L’impegno preso da City of London Corporation determinerà un aumento dell’attuale portafoglio rinnovabile. La società, infatti, utilizza già energia pulita per il Parliament Hill Lido, la piscina di Hampstead Heath il grande spazio verde pubblico nella zona nord di Londra, e per il Warren in Epping Forest, situato nell’Essex.
La società ha in programma di realizzare diversi parchi solari ed eolici sui propri terreni, di investire in impianti a fonti rinnovabili e di acquistare energia rinnovabile sul mercato.
“Siamo sempre attenti all’impatto ambientale del nostro lavoro e speriamo di poter essere un faro anche per altre realtà che potranno così seguire il nostro esempio. Generando la nostra elettricità e investendo in energie rinnovabili, stiamo facendo la nostra parte per aiutare a raggiungere gli obiettivi energetici nazionali e internazionali”, ha aggiunto Catherine McGuinness.
Londra sarà carbon free nel 2050
Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, ha promesso di rendere la capitale una città a emissioni zero entro il 2050 con l’utilizzo di almeno il 50 per cento di energie rinnovabili sulla domanda elettrica complessiva. Nel prossimo decennio il sindaco spera di aumentare la capacità solare di Londra di 20 volte, raggiungendo 1 gigawatt entro il 2030 e per poi arrivare a 2 gigawatt entro il 2050. L’iniziativa fa parte del programma Energy for Londoners, che investirà 34 milioni di sterline (circa 39 milioni di euro) per realizzare case e luoghi di lavoro più puliti ed efficienti dal punto di vista energetico.
La contea di Greater London (Grande Londra) è stata a livello mondiale tra le realtà che maggiormente hanno spinto per il cambiamento, puntando su veicoli elettrici, energie rinnovabili e spazi verdi. Taxi e autobus elettrici sono comuni in tutta la città e il sindaco ha annunciato lo scorso dicembre l’intenzione di estendere la regolamentazione della Ultra-Low Emission Zone di Londra (zona a bassissime emissioni) anche ad autobus, pullman e camion, e di espandere la zona per includere le strade circolari nord e sud. Il sindaco Khan è anche fortemente impegnato per fare in modo che Londra diventi la prima National Park City al mondo (entro il 2019) con l’intenzione di aumentare il numero di alberi e di infrastrutture verdi intorno alla città.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Dopo Microsoft, anche Google stringe un accordo energetico con il settore nucleare. Intanto, il fabbisogno dell’ia continua a crescere, crescere, crescere.
Le principali compagnie petrolifere abbandonano l’obiettivo di ridurre la produzione di petrolio e gas. L’ultimo annuncio in questo senso arriva da Bp.
La capacità rinnovabile globale crescerà di 2,7 volte entro il 2030, superando le ambizioni dei Paesi di quasi il 25%. Ma è ancora lontana dal triplicarsi.
Dal 15 ottobre al 1 dicembre, i riscaldamenti si potranno accendere ovunque in Italia. Troppi ancora gli impianti a metano, meglio le pompe di calore.
Si punta arrivare al net zero del 2050 con almeno l’11 per cento di energia prodotta dai nuovi reattori, tutto fermo però sulla gestione delle scorie.
Il 30 settembre, la Ratcliffe-on-Soar, la 18esima centrale più inquinante d’Europa, ha smesso di bruciare carbone. D’ora in poi produrrà idrogeno verde.
L’energia solare continua a battere tutti i pronostici. Per Ember, il fotovoltaico supererà, a livello globale, la maggior le previsioni del settore nel 2024.
Il leader dell’Azerbaigian, che a novembre ospita la Cop29, è stato accolto in Italia come un partner strategico. Cruciali le intese sul gas. Ma non sono mancate le critiche degli attivisti per la linea dittatoriale che continua a perseguire.