La Capri è la nuova elettrica Ford, con l’addio a modelli come Fiesta e Focus un tassello importante nella transizione ecologica del marchio. Vi raccontiamo come va nella nostra prova.
Come si guida un’auto ibrida? C’è il corso per impararlo
L’iniziativa è un’idea del Gruppo acquisto ibrido che propone tre date in tutta Italia per scoprire le migliori tecniche di guida di modelli ibridi. Lo scopo, ottenere le massime prestazioni dalla propria auto e allo stesso tempo consumare il meno possibile. Con salvaguardia dell’ambiente e del portafoglio.
La vendita delle auto ibride è un trend in crescita. Un milione quelle consegnate da Toyota negli ultimi dieci mesi, otto milioni in tutto invece quelle vendute dal 1997, dopo che la casa giapponese lanciò sul mercato il primo modello di Prius. In particolare poi, dal 2000 al 31 luglio 2015, in Italia, ne sono state immatricolate ben 75.000. Numeri, questi, che significano anche, secondo i calcoli di Toyota, un risparmio di cinquantotto milioni di tonnellate di CO2, quantitativo che sarebbe stato immesso nell’aria da altrettanti veicoli a benzina di tipo tradizionale. Ma non basta acquistare un’auto ibrida per inquinare meno e risparmiare sul carburante. Occorre anche conoscere le pratiche di guida (diverse da una normale vettura) per ottenere il massimo delle prestazioni e il minimo dei consumi.
Ed è per questo che il Gai (Gruppo acquisto ibrido) ha avuto l’idea di proporre corsi in cui poter apprendere le migliori tecniche per guidare un’auto ibrida: “Dopo un’iniziativa pilota a Varese in cui abbiamo consolidato il format del corso”, ci spiega Luca Dal Sillaro, uno dei fondatori del Gai, “abbiamo deciso di proporre alcune date in tutta Italia per raggiungere più persone possibili, viste anche le molte richieste giunte”. Il corso si svolge in una giornata e prevede una parte teorica e una parte pratica: alle ore “in classe” si alternano i momenti in auto, ovvero due guide da 15 minuti l’una (a bordo di vetture ibride Toyota), la prima su un circuito cittadino, la seconda su un percorso collinare. Gli insegnanti sono utenti dell’Hybrid Synergy Forum (“una sorta di Wikipedia dell’ibrido con veri appassionati, quasi più esperti degli ingegneri”) e i vincitori del Gai Pride, una gara automobilistica, organizzata sempre dal gruppo di acquisto, in cui vince chi consuma meno.
Ma cosa si può imparare esattamente al corso? “Per esempio la tecnica del Pulse &Glide che consiste, quando siamo nel traffico urbano, nell’accelerare fino alla velocità desiderata utilizzando il motore a benzina, per poi proseguire in modalità elettrica mantenendo un’andatura costante. Questo permette di non consumare subito tutta la carica elettrica in partenza e quindi di non dover ripiegare poi per forza sul motore a benzina per il resto del tragitto. Oppure ancora, si impara a mettere in pratica lo Sweet Point: se stiamo compiendo una lunga percorrenza su un tratto extra urbano, è meglio utilizzare entrambi i motori, quello a benzina ai minimi regimi e ad andatura costante, e quello elettrico per gestire le variazioni. In questo modo si ottiene dall’auto un consumo medio ottimale”.
Il Gai esiste dal novembre 2013 e conta ad oggi circa 400 iscritti per altrettante auto acquistate (a prezzi più bassi grazie alla possibilità di comprarle in gruppo), ma ai corsi può partecipare chiunque: “Chi prova un’auto ibrida non torna più indietro”, spiega ancora Luca. “Se è vero che all’inizio una vettura di questo tipo può costare di più rispetto a una normale, è anche certo che, a lungo andare, si risparmia in carburante e manutenzione. Per non parlare del comfort di guida in assenza di rumore e vibrazioni e della comodità di avere il cambio automatico su cui molti italiani ancora sono scettici, ma che all’estero è molto diffuso”.
Per chi fosse interessato ai corsi, l’appuntamento è il 20 settembre a Fiuggi Terme (ma la data è già sold out), poi il 4 ottobre a Salice Terme e l’8 novembre a Castel San Pietro Terme. La quota di partecipazione è di 70 euro con la formula soddisfatti o rimborsati. “Noi promettiamo che durante le guide i partecipanti sperimenteranno un consumo medio di 4 litri per 100 km nel circuito pianeggiante e di 5 litri per 100 km in quello collinare. In caso contrario, verranno restituiti loro i soldi versati al momento dell’iscrizione”. Il costo del corso è anche comprensivo di pranzo, rigorosamente vegetariano.
Info: http://www.gruppoacquistoibrido.it/corso-guida-ibrida/
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Costruire auto elettriche a prezzi accessibili in Europa è possibile. Magari reinventando modelli iconici del passato e conservandone il fascino, come dimostra la Renault 5 elettrica.
Lynk & Co presenta la nuova elettrica 02: pensata per l’Europa, prodotta in Cina, si può (anche) noleggiare e offre fino a 445 chilometri di autonomia.
Dopo un buon 2023 si inverte la tendenza delle auto elettriche sul mercato. L’Italia resta, insieme alla Spagna, uno dei fanalini di coda del continente.
Con 600 chilometri di autonomia e dimensioni europee, l’Explorer inaugura una nuova generazione di modelli elettrici Ford. Vi raccontiamo come va nella nostra prova.
Si chiama Inster la prima elettrica da città Hyundai: due le declinazioni, urban o outdoor, dimensioni compatte e interni ispirati alla circolarità.
Stellantis sull’auto elettrica si allea con la cinese Leapmotor e annuncia in tre anni un nuovo veicolo ogni anno, si parte con la T03, una urban car sotto i 18mila euro.
Col debutto del brand Dfsk cresce la disponibilità di auto cinesi low cost e di buona qualità, una possibile risposta all’urgenza (e al costo) della transizione ecologica dell’auto.
Un anno dopo l’introduzione della Ulez, l’enorme Ztl a traffico limitato, Londra centra gli obiettivi. “Camminare previene l’obesità” spiega l’esperta Cristina Xiao.