Il gatto deve essere accompagnato con intelligenza verso il fine vita. Ma basta poco per rendere la sua terza età più agevole e accettabile.
La corretta toelettatura del cane è indispensabile. Perché sia bello come il sole
Toelettare al top il nostro cane è importantissimo: ecco come fare..
Non toelettare a dovere il nostro cane è decisamente un errore. Sia esso un esemplare a pelo lungo, corto, ondulato o riccio, la toeletta quotidiana e la visita periodica dal toelettatore di fiducia è un obbligo decisamente imprescindibile. Ma quali sono gli attrezzi necessari per consentirci di operare al meglio? Sostanzialmente gli strumenti da non dimenticare mai non sono molti. C’è il pettine – ne esistono in metallo, i più usati e consigliati dai toelettatori, e in plastica, che spesso però si rompono con facilità – e c’è la spazzola, complemento da non scordare mai per una toelettatura del cane “al top”.
L’uso del pettine
Di qualunque materiale sia fatto il pettine è importantissimo notare come sono fatti i denti. Devono, infatti, sempre essere arrotondati sia all’estremità che in sezione per evitare di lacerare il pelo o la cute della bestiola. Tutti i cani hanno bisogno di un pettine a denti larghi distanti fra loro almeno 2 millimetri. Le razze a pelo più fitto e quelle che presentano un mantello con nodi e grovigli hanno bisogno anche di un pettine a denti più stretti per districare il mantello alla perfezione.
Il pettine a denti larghi si adopera passandolo a fondo nel pelo per districare i nodi più grossi e gli intoppi del mantello esterno. Il pettine a denti più stretti, invece, si passa per separare anche il sottopelo e tirar fuori tutti i peli morti accumulati nel tempo. Non bisogna mai tirare forte durante l’operazione per evitare di far male al cane.
Come si adopera la spazzola a setole dure
Per la toelettatura quotidiana l’attrezzo più usato è la spazzola a setole dure. Questo strumento è indispensabile nelle razze a pelo più lungo per dare al cane già pettinato una rapida “ravviata” dopo una corsa o una passeggiata. Le setole della spazzola devono essere abbastanza lunghe da raggiungere la cute attraverso il pelo. Una spazzola sbagliata o inadatta può provocare addirittura la formazione di nodi.
Le spazzole a setole corte e fitte sono l’ideale per le razze a pelo corto. Per spazzolare un cane con questo tipo di mantello seguite la normale direzione del pelo, lavorando dalla testa all’indietro, verso la coda. Se il cane ha il pelo lungo ci vuole, invece, una spazzola a setole più lunghe e più rade normalmente fissate su un fondo di gomma. I toelettatori professionisti diffidano sempre delle spazzole a setole sintetiche perché generano troppa elettricità statica e provocano spesso la rottura del pelo. E’ sempre meglio, perciò, acquistare per la toeletta quotidiana una spazzola di pelo autentico facendosi consigliare dal proprio toelettatore di fiducia.
La spazzolatura del cane a pelo lungo
Per spazzolare un cane a pelo lungo e per quelli il cui pelo deve staccarsi nettamente dal corpo, si deve iniziare affondando l’attrezzo nel mantello e torcendolo leggermente contro il senso naturale della crescita del pelo. Il tutto va eseguito con movimenti molto brevi. Non spazzolate mai l’intero mantello nella direzione sbagliata: i peli potrebbero indebolirsi e spezzarsi.
La spazzolatura del cane a pelo medio e corto
Con un pelo di media lunghezza, per esempio quello del labrador, si deve prestare particolare attenzione ai quarti posteriori del cane. In questi tipi di mantelli, infatti, il pelo primario – altrimenti detto “di guardia” – è abbastanza lungo da trattenere i peli morti. Non solo. I movimenti del cane, e anche il suo leccarsi sulla parte posteriore del corpo, possono far sì che i peli caduti si spostino intorno ai quarti posteriori, accumulandosi nel tempo e formando fitte masse.
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