In Piemonte, a pochi chilometri dal confine francese, la Valle Maira offre tutto ciò che chi ama l’autenticità dei territori montani cerca.
5 luoghi insoliti da visitare a Napoli
Un tour tra cinque luoghi insoliti da visitare a Napoli. Un itinerario splendido, anche in autunno, tra bellezze inaspettate ma sorprendenti. E gratuite.
Tra i monumenti conosciuti più o meno da tutti, i percorsi classici che i turisti intraprendono in vacanza, ogni città nasconde angoli meno noti ma meravigliosi che se scoperti possono svelarne un’anima inaspettata. Succede anche nel capoluogo partenopeo, così vi proponiamo cosa vedere a Napoli, un tour tra cinque luoghi insoliti da visitare nella città.
Trekking urbano
Camminare per i vicoli e le strade di Napoli è sicuramente il modo migliore per vivere questa città e coglierne l’essenza, le peculiarità. Il primo consiglio quindi è quello di dedicare qualche ora a un trekking urbano. I percorsi possibili sono tanti ma uno suggestivo, da percorrere magari verso l’ora del tramonto, è quello che da via Foria si arrampica su una delle 200 scale napolitane: s’imbocca salita Montagnola per poi risalire la collina di Capodimonte e arrivare alle scale del Moiariello che conservano un carattere agreste. Su via Ottavio Morisani si può osservare la bellezza paesaggistica del golfo di Napoli: il Vesuvio, la penisola Sorrentina, Capri, San Martino. Infine, passando per l’Osservatorio astronomico, si giunge alla Reggia e al parco di Capodimonte.
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Cimiteri
L’altra meta è una doppia visita con un tema comune: i cimiteri. Spesso snobbati perché considerati lugubri e poco attraenti, racchiudono invece la storia della città conservandone anche i segreti. A Napoli quelli da visitare sono due: il Cimitero di Poggioreale è un’enorme opera architettonica costruita a fine Ottocento da Antonio Maresca sotto la supervisione di Gioacchino Murat e raccoglie il quadrilatero degli uomini illustri, il cimitero degli ebraici e il quello degli inglesi. Qui troverete la tomba di Benedetto Croce, Salvatore Di Giacomo e Raffaele Viviani. L’altro cimitero è quello delle Fontanelle, uno degli scenari più affascinanti e misteriosi di Napoli. In questo cimitero, ricavato nella roccia tufacea della collina di Materdei, sono conservati i resti delle vittime della peste del Seicento e del colera dell’Ottocento, inoltre ci sono i resti delle persone povere che non avevano possibilità di degna sepoltura o che non trovavano spazio all’interno delle Terre sante. Sono stimati circa 40.000 resti umani. Si dice che sotto l’attuale piano di calpestio vi siano compresse ossa per almeno quattro metri di profondità, ordinatamente disposte, all’epoca, da becchini specializzati. Spoglie anonime, adottate dal sentimento popolare e denominate “anime pezzentelle”.
Villa della Gaiola
Misteriosa e bellissima è anche la Villa della Gaiola che si trova su una delle isole minori di Napoli, dirimpetto alla costa di Posillipo, nel Parco sommerso di Gaiola. La villa non gode di una buona fama ed è considerata maledetta: la nomea è dovuta alle frequenti morti premature dei suoi proprietari. Ad esempio, negli anni venti del Novecento, appartenne allo svizzero Hans Braun, il quale fu trovato morto avvolto in un tappeto e dopo poco anche la moglie annegò in mare. Il proprietario seguente, il tedesco Otto Grunback, morì d’infarto mentre soggiornava nella villa. La stessa sorte toccò all’industriale farmaceutico Maurice-Yves Sandoz che morì suicida in un manicomio in Svizzera. L’industriale tedesco dell’acciaio che l’acquistò in seguito, il barone Paul Karl Langheim, fu trascinato sul lastrico dalle sue frequentazioni, infine l’isola è appartenuta a Gianni Agnelli che subì la morte di molti familiari. Recentemente passò a Jean Paul Getty, il cui nipote fu rapito dalla ‘Ndrangheta e, successivamente, a Gianpasquale Grappone, che rimase coinvolto nel fallimento della sua società di assicurazioni. Ora l’isola è diventata proprietà della Regione Campania.
Orto botanico
Tutt’altra atmosfera invece si respira passeggiando tra i vialetti, le serre e le aree dell’Orto botanico di Napoli, uno dei più vasti e ricchi d’Italia. Tra il suo esteso patrimonio non solo migliaia di specie erbacee, arboree e arbustive, provenienti da ogni parte del mondo, ma anche esemplari di quasi tutti i fiori esistenti. L’Orto botanico è organizzato per percorsi e giardini tematici: piante del deserto, velenose, da spiaggia, frutteti, agrumeti, mediterranee, e persino piante citate nella Bibbia. Ci sono anche campi sperimentali e un giardino tutto dedicato ai non vedenti. Assistere al mutare delle stagioni in questo piccolo angolo di paradiso è un’esperienza rilassante e piacevole.
Metropolitana
Una meraviglia che non ci si aspetta è la metropolitana di Napoli, la più “sorprendente” del mondo, secondo la Cnn che ha stilato la classifica delle fermate della metropolitana più belle d’Europa posizionando in vetta la stazione Toledo. Le “stazioni dell’arte”, così è chiamato il progetto, sono state promosse dall’amministrazione comunale per rendere i luoghi della mobilità più attraenti e offrire a tutti la possibilità di un incontro con l’arte contemporanea. Gli spazi interni ed esterni delle stazioni hanno accolto circa 200 opere di 100 tra i più prestigiosi autori contemporanei, costituendo uno degli esempi più interessanti di museo decentrato e distribuito sull’intera area urbana. La realizzazione delle stesse stazioni, affidata ad architetti di fama internazionale, ha rappresentato un momento di forte riqualificazione di vaste aree del tessuto urbano. Al costo di un biglietto, si viaggia e si visita una mostra diversa a ogni stazione.
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