Il concerto milanese per Gaza, un successo di pubblico e raccolta fondi, è stata la presa di posizione più forte contro il genocidio della scena musicale italiana.
David Bowie, un eroe animalista
Se n’è andato il 10 gennaio 2016, dopo una lunga lotta contro il cancro. David Bowie è e rimarrà per sempre nella nostra memoria per l’incredibile talento musicale e per l’enorme influenza sulla cultura popolare, nell’arte e nella moda. Ma anche, cosa meno nota, per il suo amore verso gli animali e in particolare per
Se n’è andato il 10 gennaio 2016, dopo una lunga lotta contro il cancro. David Bowie è e rimarrà per sempre nella nostra memoria per l’incredibile talento musicale e per l’enorme influenza sulla cultura popolare, nell’arte e nella moda. Ma anche, cosa meno nota, per il suo amore verso gli animali e in particolare per i delfini. Il suo brano Heroes, pubblicato nell’omonimo album del 1977, è diventato un inno globale degli attivisti per i diritti degli animali.
La celeberrima canzone accompagna i titoli di coda di The Cove, documentario del 2009 sul massacro annuale dei delfini nella baia di Taiji in Giappone. Bowie, silenzioso ma deciso sostenitore di cause benefiche per gli animali, intervenne personalmente per assicurarsi che Heroes fosse concessa in licenza agli autori di The Cove a una cifra simbolica se non gratuita. Il film vinse un Premio Oscar, continuando ancora oggi a sollevare le coscienze di chiunque lo veda, mentre la canzone è diventata il leitmotiv dei ritrovi per porre fine alla cattura e alla brutale uccisione di balene e delfini in Giappone e nel resto del mondo.
David Bowie, che negli ultimi anni aveva mostrato un delfino tatuato sul polpaccio sinistro, già nel 1972 si era espresso in favore della fauna marina suonando a un concerto di beneficenza con gli Spiders From Mars alla Royal Festival Hall. Per l’anthem si è dovuto aspettare l’arrivo di Heroes, che recita “Io, io vorrei che tu sapessi nuotare / come i delfini, come i delfini nuotano”. Questo verso è stato intonato in coro da centinaia di attivisti riunitisi davanti all’ambasciata giapponese di Londra per protestare contro la mattanza di Taiji.
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