David Bowie, racconti dallo spazio
“Planet Earth is blue…” – Vigilia di Natale del 1968. L’Apollo 8, in missione per conto della NASA, scatta le prime foto del pianeta Terra. Tredici giorni dopo, il 6 gennaio 1969, il Times pubblica un inserto speciale con le immagini fornite dalla navicella spaziale. Il pianeta in cui viviamo è una sfera di colore
“Planet Earth is blue…” – Vigilia di Natale del 1968. L’Apollo 8, in missione per conto della NASA, scatta le prime foto del pianeta Terra. Tredici giorni dopo, il 6 gennaio 1969, il Times pubblica un inserto speciale con le immagini fornite dalla navicella spaziale. Il pianeta in cui viviamo è una sfera di colore blu.
https://www.youtube.com/watch?v=cYMCLz5PQVw
“…And there’s nothing I can do” – Sarà questa la fonte di ispirazione dell’allora semisconosciuto David Bowie per comporre Space Oddity. L’artista sembra rifiutare il trionfo della tecnologia e parla invece di una nuova sfida per l’umanità. Se l’individuo richiede la scelta di determinare il proprio futuro, qual è allora la relazione tra l’individuo e la società? La storia di Major Tom e del suo viaggio spaziale sarebbe dunque una metafora per indicare uno stato di alienazione.
Il brano uscirà l’11 luglio 1969 e arriverà nei mesi successivi fino alla quinta posizione della classifica dei 45 giri più venduti (l’album invece verrà pubblicato il 14 novembre dello stesso anno). Altra curiosità per gli amanti del progressive rock: al piano e al mellotron c’è Rick Wakeman, futuro tastierista degli Yes.
Roberto Vivaldelli & Leonardo Follieri
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Molti pensavano si trattasse di uno scherzo, invece il fondatore di SpaceX e Tesla Motors, Elon Musk, ha davvero lanciato nello spazio un’automobile elettrica. Non solo, l’ha fatto con il razzo più grande del mondo: ad accompagnare il suo viaggio, le canzoni di David Bowie.
Esplorare il passato, il presente e il futuro dell’energia attraverso la musica. Questa la sfida raccolta dal produttore Brian Eno, autore del paesaggio sonoro che dal 10 giugno animerà il padiglione del Regno Unito a Expo Astana 2017, in Kazakistan. Eno ha composto un brano continuo che accompagna i visitatori del padiglione nelle diverse aree
[vimeo url=”https://vimeo.com/204034440″] È passato poco più di un anno dalla morte di David Bowie, avvenuta a New York il 10 gennaio 2016. A partire da quella data, il mondo della musica non è più stato lo stesso. Le manifestazioni in onore del Duca bianco sono state innumerevoli: artisti di tutto il mondo lo hanno omaggiato
Il modulo pieghevole in plastica riciclata Better Shelter, finanziato da Ikea foundation, è stato scelto come miglior oggetto di design del 2016 per il suo contributo all’emergenza globale dei migranti. Altri candidati del Beazley design of the year, premio alla nona edizione annuale curato e ospitato dal Design museum di Londra, erano la copertina di Blackstar, l’ultimo
Duncan Jones, regista e figlio di David Bowie, sta cercando di aiutare il personale del Dogs Trust, centro di recupero per cani abbandonati di Bridgend in Galles, a trovare una nuova casa a un piccolo esemplare di launcher soprannominato Bowie a causa del colore dei suoi occhi. Anyone? https://t.co/A5pAHZxg78 — Duncan Jones (@ManMadeMoon) 5 gennaio
“Non ho paura della morte, mi preoccupa ciò che viene prima”, aveva confidato Leonard Cohen solo tre settimane fa al settimanale francese Les Inrockuptibles. L’annuncio della sua scomparsa, pubblicato questa notte su facebook, lascia annichiliti dal dolore. Dopo David Bowie e Prince, questo 2016 così infausto per la musica che non sembra finire mai, si
È una delle immagini emblematiche dell’arte di Bowie, una delle più conosciute al mondo, l’icona di un’epoca. E con l’aggiornamento iOS 10.2 diventa un’emoji.
L’uomo che cadde sulla Terra (The man who fell to Earth) è un film di fantascienza diretto da Nicolas Roeg. Uscito nel 1976, vede un giovane David Bowie nel ruolo del protagonista: un alieno caduto improvvisamente sul nostro Pianeta, che cerca di confondersi con il genere umano. Il termine che più spesso è stato associato al