Gli eritemi dell’area inguinale sono molto diffusi nei primi anni di vita dei bambini. Per evitarli è importante seguire pratici consigli di igiene quotidiana e usare prodotti e pannolini ipoallergenici e privi di sostanze chimiche.
Come tutti i genitori ben sanno uno dei fastidi più comuni nei bambini piccoli, e in particolare nei primi due anni di vita, è quello degli eritemi che interessano l’area inguinale e il sederino. La dermatite è un’infiammazione e irritazione della pelle che riguarda la regione coperta dal pannolino, da qui la definizione comune di dermatite da pannolino. Si tratta di una condizione transitoria, legata appunto all’uso del pannolino, e facilmente risolvibile con semplici accorgimenti, ma da non sottovalutare. Se trascurata, infatti, può essere terreno fertile per infezioni problematiche, causate sia da funghi che da batteri. È fondamentale, dunque, adottare abitudini corrette e scegliere prodotti di qualità, che offrano le maggiori garanzie per la salute dei bambini.
Come riconoscere la dermatite irritativa
La dermatite irritativa si manifesta con un arrossamento della pelle nella zona coperta dal pannolino e in special modo nelle pieghette. Oltre al rossore, che può essere a chiazze o diffuso, si verificano a volte dei leggeri rigonfiamenti che, al tatto, possono apparire anche caldi. Spesso questo problema diventa più frequente quando il bambino inizia a stare a lungo seduto o quando comincia a mangiare cibi solidi.
Cause della dermatite irritativa
Sono molteplici: si va dallo sfregamento tra pelle e pannolino al contatto con sudore, urina e feci; variazioni nella dieta; specifiche allergie del bambino a creme, detergenti o materiali presenti nel pannolino. Ognuno di questi aspetti va affrontato con cognizione, per intervenire subito nel modo corretto.
In primis è importante osservare una serie di accorgimenti nell’igiene quotidiana, che limitino il rischio di innescare eritemi. Al tempo stesso è fondamentale scegliere detergenti, creme e pannolini ipoallergenici e dermatologicamente testati. In una parola: sicuri.
Prevenire e curare le dermatiti da pannolino
Tra i consigli pratici da seguire per prevenire gli eritemi nelle zone inguinali dei bambini, il primo è senza dubbio cambiare spesso il pannolino, per evitare la permanenza prolungata di urina e feci a contatto con la pelle. Anche la detersione deve rispettare delle semplici regole: è importante sciacquare le parti intime solo con acqua tiepida, evitando l’uso ripetuto di salviette umidificate e detergenti e comunque scegliendo sempre formulazioni delicate. Un’accortezza è anche quella di non asciugare il bambino sfregando la pelle con l’asciugamano, ma semplicemente tamponando con tessuti morbidi di cotone biologico. Mai abbondare, inoltre, con creme o paste all’ossido di zinco, da utilizzare con parsimonia e solo all’occorrenza. Altra nota di rilievo: scegliere bene la misura del pannolino, evitando taglie troppo strette, che ostacolano la traspirabilità e favoriscono il surriscaldamento interno, ma soprattutto è fondamentale scegliere pannolini realizzati con composti sicuri per la salute dei più piccoli. Cercando bene, in commercio si trovano. Inoltre è consigliabile tenere il bambino libero, senza pannolino, quando possibile, per lasciare “respirare” la pelle e dare sollievo, in caso di irritazioni già presenti. Se il problema persiste è necessario consultare il proprio pediatra, per verificare che non si tratti di irritazioni o infezioni da trattare diversamente.
La scelta del pannolino: come orientarsi
La composizione del pannolino è un aspetto importante da tenere in considerazione per orientarsi nella scelta ed è una delle prime cose a cui prestare attenzione in caso di dermatiti.
Molti degli usa e getta presenti sul mercato contengono, infatti, gel chimici assorbenti, creme anti-irritazione o lubrificanti e sostanze come profumi (usati per coprire i cattivi odori), ftalati (aggiunti alle materie plastiche per renderle più flessibili) e cloro (usato per sbiancare le materie prime). Tutte sostanze che, stando a diretto contatto con la pelle sensibile e con gli organi genitali del bambino, possono risultare irritanti e dannose e che, dunque, è utile evitare. Per essere certi che i pannolini non contengano queste sostanze bisogna affidarsi a marchi che ne indicano esplicitamente l’assenza sulle proprie confezioni.
Tra questi c’è l’italiano Nappynat, dell’azienda Olive Italia, che produce pannolini ecologici, ipoallergenici e realizzati con fibre vegetali, biofibre e biofilm. In questo caso il produttore specifica che i prodotti non contengono additivi, creme anti-irritazione o lubrificanti e che la loro formulazione è priva di parabeni, formaldeide, peg e petrolati.
Nappynat: pannolini ipoallergenici certificati
Per una maggior garanzia e trasparenza Nappynat ha ottenuto diverse certificazioni nazionali e internazionali sulla composizione dei propri pannolini. Una di queste è la Allergy Certified, che attesta l’impiego di materie prime di origine vegetale e l’assenza di additivi e sostanze che possano causare reazioni allergiche o dermatiti irritative.
A dare conferma della qualità dei prodotti sono stati anche i test dermatologici affidati dall’azienda a laboratori esterni specializzati. Tra questi: il patch test svolto dall’Università di Padova, che certifica l’idoneità dei tessuti al contatto con la pelle delicata dei bambini, e quello dell’Università di Ferrara, che conferma la batteriostaticità dei materiali.
A verificare e confermare la totale assenza di ftalati all’interno dei pannolini sono stati i laboratori analisi Buzzi, con risultati che è possibile anche consultare personalmente nella pagina dedicata alle certificazioni del sito di Nappynat.
Una scelta di trasparenza che consente di affidarsi con più serenità a un marchio, piuttosto che a un altro, per prevenire il fastidioso problema delle dermatiti irritative. Magari spendendo poco di più, ma risparmiando in cure successive e a beneficio della salute dei propri bambini.
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