Il gatto deve essere accompagnato con intelligenza verso il fine vita. Ma basta poco per rendere la sua terza età più agevole e accettabile.
Cani e gatti possono essere vegetariani o vegani? La nutrizionista risponde
Una dieta vegana o vegetariana può essere utile per cani e gatti? Barbara Tonini, medico veterinario che si occupa di nutrizione animale, dice la sua sul tema.
Può il nostro cane – e l’amico gatto – fare a meno dell’alimentazione a base di carne e trasformarsi, anche solo per qualche tempo, in un perfetto “vegano”? Le problematiche insite nell’uso della carne nella dieta di cani e gatti sono state spesso rilevate, soprattutto per quel che riguarda l’uso di antibiotici negli allevamenti intensivi e per l’associazione della dieta carnea con l’insorgenza di tumori. Della “provocazione” in tema di nutrizione animale abbiamo parlato con la dottoressa Barbara Tonini, medico veterinario che si occupa della nutrizione del cane e del gatto.
“Diversamente dall’uomo, che è un onnivoro, gli animali sono carnivori e le loro caratteristiche anatomiche ne sono una chiara dimostrazione. Basti pensare agli organi di senso molto sviluppati per individuare le prede, al sistema muscolo-scheletrico adatto alla loro cattura, ai denti appuntiti per lacerarne i tessuti e al tratto gastroenterico più corto con enzimi digestivi e una popolazione microbica intestinale diversa dagli erbivori che, infatti, necessitano di tempi digestivi più lunghi”.
Ma la lunga convivenza di questi animali con l’uomo ha portato a una profonda trasformazione sia comportamentale che alimentare dei nostri amici animali. “Con il tempo il cane domestico ha sviluppato una buona capacità digestiva per quel che riguarda gli amidi”, prosegue la dottoressa Tonini.“Nel corso degli anni, infatti, il quattrozampe di casa ha dovuto spesso accontentarsi di ciò che avanzava durante i pasti e la carne difficilmente finiva nella sua ciotola. È sufficiente chiedere ai nostri nonni per capire come, fino a poco tempo fa, la carne fosse un bene prezioso, spesso riservata solo occasionalmente agli stessi figli o nipoti”.
La carne nella dieta dei nostri cani e gatti
I cani, quindi, potrebbero seguire anche una dieta priva di proteine animali? “È molto importante precisare che tutte le specie animali, uomo compreso, necessitano di specifici nutrienti più che di specifici ingredienti“, risponde la dottoressa Tonini. “Quindi l’attenzione dovrebbe essere posta soprattutto nei confronti della soddisfazione del bisogno giornaliero di determinati nutrienti, come gli aminoacidi per esempio (taurina, metionina, lisina, triptofano), le vitamine (quelle del gruppo B, la D3, la A e la E), i minerali (calcio, fosforo, zinco) e alcuni grassi (il linoleico, EPA, DHA): tutti nutrienti la cui carenza può indurre o favorire lo sviluppo di patologie. Una dieta esclusivamente vegetale, oltre ad avere una minore digeribilità per il cane, può contenere fattori antinutrizionali come i fitati, per esempio, che riducono l’assorbimento di importanti minerali come il calcio, il magnesio o lo zinco”.
Quindi, a questo punto, possiamo dimenticare una dieta vegan per i nostri cani? Delucida Barbara Tonini: “Posso rispondere che è possibile somministrare una dieta vegetariana o addirittura vegana ai cani, ma adeguatamente bilanciata e integrata, in modo che possa soddisfare i fabbisogni nutrizionali dei nostri quattrozampe. Ma ciò sempre e solo in animali adulti e in perfetto stato di salute, dato che cuccioli e cani anziani necessitano di una gestione nutrizionale più rigida causata dalla minore adattabilità dell’organismo a eccessi o carenze di determinati nutrienti”. L’apporto del veterinario nutrizionista diventa, in quest’ottica, basilare. Sarà l’esperto, infatti, a scegliere la dieta ideale per il nostro cane in grado di fornire un perfetto bilanciamento dell’apporto nutritivo essenziale. Attenzione, però, a non ragionare allo stesso modo per il gattino di casa. “Il gatto è un carnivoro in senso stretto – spiega l’esperta – che utilizza le proteine anche a scopi energetici e, quando vengono somministrate diete a ridotto contenuto proteico o di basso valore biologico, non riesce a “risparmiare” la limitata disponibilità di aminoacidi essenziali per la sintesi proteica”.
La carne e le diete per determinate malattie
Traiamo le somme, quindi, della nostra “provocazione” in tema di dieta a quattrozampe. Sembra che un’alimentazione vegetariana o vegana si possa riservare solo a cani adulti e in ottima salute sempre e soltanto con una dieta formulata appositamente da un esperto. Il “fai da te” in questi casi potrebbe portare all’instaurarsi di patologie o problemi nutrizionali di un certo rilievo. Ci sono, però, anche casi in cui la carne potrebbe essere esclusa dall’alimentazione dei cani. Anzi, sarebbe obbligatorio eliminarla. “Parliamo di determinate malattie – aggiunge la dottoressa Tonini – come l’encefalopatia epatica, o l’urolitiasi da urati in cui deve essere attentamente controllato e talvolta anche evitato l’apporto delle proteine animali nella dieta giornaliera. Anche in questo caso si tratta, però, di patologie nelle quali è essenziale l’apporto veterinario per stabilire con precisione le modalità dei nutrienti e gli integratori da somministrare al piccolo paziente”.
Resta il fatto che la scelta etica di una dieta vegetariana o vegana per i nostri amici a quattro zampe rimane un problema da dibattere attentamente con il veterinario curante e con l’esperto nutrizionista. Il rispetto degli animali, infatti, passa anche da un’attenta disamina delle loro specificità, anche e soprattutto alimentari.
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