Un break in autunno in Baviera: splendidi trekking nei boschi, deliziose cittadine storiche, arte e cultura.
EcoBnb, se il bed&breakfast online diventa ecologico
Ricorre il primo “compleanno” di EcoBnb, il portale che, sull’esempio di AirBnb, offre bed&breakfast e alloggi ecosostenibili in numerose destinazioni.
Statistiche e cifre parlano chiaro: avere facilmente a disposizione, a portata di clic e con ampia gamma di scelta, abitazioni private di qualunque livello di pregio e in qualsiasi angolo del mondo, grazie ad un sistema di intermediazione intuitivo ed informale come quello di AirBnb e dei suoi ormai sempre più numerosi emuli, ha rivoluzionato radicalmente il mercato degli alloggi e la routine del viaggiatore “fai da te”. Inevitabile che sulla scia del suo più celebre predecessore sorgesse prima o poi la versione ecosostenibile o “green” del medesimo dispositivo e che si pensasse di raggruppare e mettere in rete tutti le strutture recettive dotate di almeno cinque dei dieci requisiti riconosciuti dagli operatori ecoturistici internazionali, ovvero: utilizzo di cibo biologico o a chilometro zero, costruzione secondo i criteri della bioarchitettura, energia interamente derivante da fonti rinnovabili, pannelli solari per l’acqua calda, prodotti di pulizia ecologici, raccolta differenziata oltre l’80 per cento, raggiungibilità tramite mezzi pubblici, lampadine a basso consumo, riduttori di flusso per l’acqua nonché recupero e riutilizzo delle acque meteoriche.
Com’è nato EcoBnb, il portale per strutture green
L’idea, di matrice orgogliosamente italiana, prima di assumere la denominazione attuale di EcoBnb, aveva esordito un anno fa con la dicitura “Viaggi Verdi” proponendosi come una risorsa destinata agli amanti dei percorsi o delle vacanze ecosostenibili da trascorrere in armonia con la natura –eventualmente anche praticando passeggiate e trekking a piedi, a cavallo, in bicicletta o in barca– e nel rispetto dell’ambiente. Ma nel volgere di breve tempo il raggio di azione si è rapidamente esteso, approdando, grazie al supporto del progetto “EcoDots” concepito dalla Commissione Europea per incentivare il turismo sostenibile, anche sui mercati tedeschi e coinvolgendo Austria, Germania e Svizzera.
Si è così consolidata una community che oggi, a distanza di un anno, include ormai 20.322 persone e ben 2.002 complessi turistici ecosostenibili, col supporto di social network, testate specializzate, aziende operanti nell’ambito della cosiddetta green economy e tecnologie apposite che rendono fruibile il portale anche via smartphone.
Le abitazioni proposte contemplano una varietà e talora una stravaganza di tipologie di gran lunga più ampia di quella dei bed&breakfast ordinari o tradizionali poiché tramite EcoBnb si può tranquillamente scegliere di soggiornare ad esempio in un vero igloo dalle pareti di ghiaccio, in un antico monastero, in un agriturismo biologico o ancora su un’incontaminata landa delle Dolomiti accessibile solo con le ciaspole. A riprova di come la prevedibilità o la banalità non appartengano affatto a questa categoria di viaggiatori.
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