L’anno che sta per concludersi fa ben sperare per il futuro dell’energia solare. I dati globali sul fotovoltaico crescono, gli esempi positivi si moltiplicano. Sebbene resti molto lavoro da fare, seguire il sole ci manterrà sulla strada giusta.
Il nucleare sbarca in Africa nel 2020, l’Egitto si fa persuadere dai russi
Mentre il mondo sta ripensando sul futuro delle centrali nucleari, l’Egitto decide di aprire la sua prima centrale nucleare a al-Dabaa grazie alla partenership con la russa Rosatom.
Mentre le schermaglie sul nucleare iraniano tornano in prima pagina a causa della retromarcia di Washington dall’accordo internazionale, l’Egitto spalanca le sue porte a questa forma di energia estremamente pericolosa grazie alla “complicità” di Mosca. La prima centrale nucleare egiziana, infatti, sarà costruita a El-Dabaa dall’Autorità egiziana per le centrali nucleari (Nppa), in collaborazione con la società russa Rosatom. La centrale verrà realizzata sulla costa mediterranea, circa 170 chilometri a ovest di Alessandria d’Egitto, sul sito di un reattore di ricerca costruito dai sovietici negli anni Cinquanta. Se si escludono due reattori sudafricani Koeberg, la centrale egiziana è la prima a essere realizzata nel continente africano.
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4 reattori e 22 miliardi di euro
Il progetto prevede la costruzione di quattro reattori entro il 2020 con il completamento dell’impianto entro il 2025. La prima fase del progetto dovrebbe costare 9 miliardi di euro, per arrivare alla fine a ben 22 miliardi di euro.
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L’85 per cento delle spese sarà coperto con un prestito russo con un interesse sul prestito dopo il regolamento stimato in 4,5 miliardi di euro, anche se potrebbe, ma questo potrebbe aumentare se la moneta egiziana dovesse scendere rispetto al dollaro. A costruire e gestire l’impianto da oltre 5 gigawatt per 60 anni sarà Rosatom.
Last year @rosatom said it had an order book worth $134 billion and contracts to build 22 nuclear reactors in nine countries over the next decade, including Belarus, Bangladesh, China, India, Turkey, Finland, Hungary, Egypt and Iran: https://t.co/n9hrIrKEAE Via @atomicnews
— Thomas Hansen (@tweetmyinbox) 13 maggio 2019
Le scorie radioattive verranno processate in Russia
L’Egitto esporterà il combustibile nucleare esaurito in Russia per il trattamento e il processamento prima di riprenderli nuovamente per nasconderli nel sottosuolo.
Una scuola per formare i futuri lavoratori della centrale nucleare
Il presidente dell’Egitto, Abdel Fattah al-Sisi, ha sostenuto la creazione della El Dabaa Atomic Technical School, la prima del suo genere in Egitto. L’obiettivo della scuola è quello di formare una nuova generazione di tecnici specializzati nelle più recenti tecnologie per l’utilizzo e la gestione degli impianti nucleari. L’istituto ha ammesso 75 studenti per il suo primo anno, per prepararli ad unirsi al lavoro nella centrale nucleare di El Dabaa.
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