Mancano 3.700 GW per centrare l’obiettivo di triplicare le rinnovabili, secondo Ember. Ma ora c’è chi teme un rallentamento della crescita solare dopo anni.
Esplosione a bordo di una petroliera iraniana davanti alle coste saudite
La deflagrazione con molta probabilità è stata causata da due missili causando sversamento di petrolio nel Mar Rosso.
A cento chilometri dal porto di Gedda, nel Mar Rosso, la petroliera Sabiti della National Iranian Oil Company, è stata colpita da due esplosioni. A darne notizia è l’agenzia iraniana Isna (Iran news students agency) secondo la quale l’esplosione avrebbe provocato la fuoriuscita di petrolio in mare. Al momento non è stata data notizia di feriti. Secondo quanto riporta Al Jazeera, l’Arabia Saudita non ha ancora diffuso notizie sull’attacco.
La compagnia petrolifera iraniana (Nitc) ha fatto sapere che la nave probabilmente è stata colpita da due missili che hanno investito la stiva della Sabiti, provocando una fuoriuscita di petrolio nel mar Rosso. Sulla nave non ci sono incendi e l’imbarcazione è stabile, mentre gli uomini rimasti a bordo stanno cercando di riparare la falla per evitare che altro petrolio venga sversato nel mar Rosso.
#BREAKING: Reports show that the attack on #Iran‘s oil tanker #Sinopa is not carried-out directly by Royal #SaudiArabia Navy in #RedSea near #Jeddah. Sources close to Iranian owner of the ship claim that is a sabotage is most likely carried-out by #AlQaeda on request of #KSA! pic.twitter.com/qpxtRaW4Og
— Babak Taghvaee (@BabakTaghvaee) October 11, 2019
Una situazione ad alta tensione
L’incidente si aggiunge a una situazione già difficile nella zona. A settembre dei missili avevano colpito due impianti petroliferi nell’est dell’Arabia saudita e l’attacco era stato rivendicato dai ribelli yemeniti sciiti Houthi, ma Riad e Washington avevano puntato il dito contro Teheran.
In questi mesi si sono verificati diversi incidenti nell’area: dopo che a luglio una petroliera italiana era stata sequestrata dalle autorità britanniche a Gibilterra, l’Iran ha bloccato diverse petroliere di passaggio nella lo Stretto di Ormuz, nella penisola arabica.
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