Dopo l’era del carbone e l’era del petrolio, ora ci stiamo muovendo a velocità sostenuta verso l’era dell’elettricità. Grazie all’energia rinnovabile.
Qui si facevano sigarette. Ora si fanno batterie al litio di ultima generazione
La svizzera Alevo ha acquistato dalla Philip Morris un impianto dove verrà realizzata un’innovativa batteria al litio per l’accumulo di energia rinnovabile.
Dalle sigarette all’energia rinnovabile. Succede negli Stati Uniti, dove Alevo, produttore svizzero di sistemi di accumulo, ha annunciato di aver acquistato dalla Philip Morris, per ben 68,5 milioni di dollari, l’ex impianto per la produzione di sigarette di Concord, in Carolina del Nord.
Il nuovo sito produttivo VIP ©AlevoGroup
Un impianto di circa 330 mila metri quadrati che verrà riconvertito nella produzione di sistemi di accumulo innovativi, sia per efficienza che per durata nei cicli di ricarica. Qui infatti Alevo inizierà la produzione in serie delle batterie e dei sistemi di accumulo Gridbank, in grado di stoccare 2 MW di energia elettrica.
Questi sistemi utilizzano una tecnologia innovativa, basata su celle a litio-ferro-fosfato (Lfp) e grafite. A differenza delle tipiche batterie agli ioni di litio ricaricabili, questo tipo di batteria contiene una tecnologia ad elettroliti inorganici, che non è né infiammabile né volatile. Può essere caricata in 30 minuti per circa 40 mila cicli.
Il sistema di accumulo ©AlevoGroup
Si stima che il nuovo polo industriale darà lavoro a circa 500 persone nel primo anno, incrementando il numero a 2500 nei primi tre anni, fino ad occuparne più di 6 mila nel lungo periodo.
“La nostra energia vede la dipendenza da combustibili fossili inquinanti e da Paesi politicamente instabili, accoppiata ad un’infrastruttura che si basa su un progetto vecchio cent’anni”, ha dichiarato Jostein Eikeland amministratore delegato Alevo Group. “Inoltre il 30 per cento dell’energia viene persa prima del consumo. Alevo utilizza una combinazione batterie innovative e un’analisi dei dati intelligente per ridurre questo spreco”.
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