Costruire auto elettriche a prezzi accessibili in Europa è possibile. Magari reinventando modelli iconici del passato e conservandone il fascino, come dimostra la Renault 5 elettrica.
Hyundai Ioniq Electric, 200 chilometri di autonomia vera. E di relax
Diverte, rilassa, rassicura. La versione elettrica di Hyundai Ioniq alla prova dei fatti sorprende. E con un’autonomia reale di 200 chilometri diventa una scelta concreta.
La notizia è di qualche giorno fa. In California, a Fountain Valley, la Hyundai Ioniq Electric è stata appena inserita dall’American Council for an Energy-Efficient Economy’s, un’organizzazione no-profit che si batte (Trump permettendo…) per la promozione di politiche, programmi e tecnologie legati all’efficienza energetica, nella lista dei “Greenest Vehicles of 2017”, ossia le auto più green dell’anno, classifica in cui Ioniq Electric ha ottenuto il miglior rating, davanti a BMW i3, Toyota Prius e Nissan Leaf.
Insomma, la Ioniq “una e trina” (al momento è l’unica auto disponibile nelle versioni ibrida, elettrica e, a breve anche ibrida plug-in), continua il suo percorso, portabandiera di un marchio che per i prossimi anni ha annunciato una forte offensiva con il lancio di molti modelli elettrici e ibridi.
Hyundai Ioniq Electric in breve
Da vedere non è molto diversa dalle altre Ioniq. Dunque una berlina piacevole, senza eccessi di personalità e con un comodo portellone. La versione solo elettrica, più che dallo stile, diverso dalla versione ibrida solo per l’assenza della griglia di raffreddamento anteriore, e per piccoli dettagli esterni color rame (un colore che ricorda i cavi elettrici), è diversa soprattutto da “vivere”.
Questa Ioniq offre infatti i vantaggi tipici delle auto elettriche, il che vuol dire silenzio, assenza di emissioni, nessuna vibrazione. Un silenzio così “silenzioso” che a bordo c’è persino un pulsante (Vess) che attiva un tenue segnale acustico per avvisare i pedoni del sopraggiungere dell’auto, funzione utilissima nei centri urbani e nella marcia a bassa velocità.
In cosa differisce d’altro questa Ioniq Electric dalla versione Hybrid? Non ha il motore, quello che inquina, che fa rumore; ne ha uno elettrico però, da 88 Kw, ossia circa 120 cavalli; non ha alcun serbatoio del carburante, al suo posto c’è una batteria con polimeri agli ioni di litio con una capacità di 28 kWh; soprattutto la Ioniq Electric ha un’autonomia vera di circa 200 chilometri, abbastanza per dire quasi addio a quell’ansia da ricarica che preoccupa tanto i potenziali acquirenti di un’auto elettrica. Ultimo punto, importante però: la Ioniq elettrica diverte! Non tanto per i 165 km/h di velocità massima, ma più per lo scatto al semaforo e per quella funzione Sport che rende la guida un vero spasso.
Innovazione tecnologica
Su un’auto elettrica l’innovazione è il cuore del progetto, oltre che la ragione d’acquisto. E l’innovazione su Ioniq Electric ha diversi volti: non dovrete andare mai più dal benzinaio, per esempio. Vi basterà ricaricare la batteria agli ioni di litio dalla presa di casa; la parcheggiate la sera e al mattino avrete tutta l’autonomia. Meglio ancora se usate il caricatore rapido alle colonnine, in circa 20 minuti riavreste circa l’80 cento dell’autonomia. I cavi sono nel bagagliaio, contenuti in comodi contenitori fermati da una pratica rete; il cavo si connette aprendo un portellino molto simile a quello del carburante, insomma la Ioniq è molto innovativa ma da usare è facile come le macchinine elettriche di quando eravamo bambini.
Risparmio
Dare un senso alla parola “risparmio” su un’auto elettrica non è sempre semplice. In assenza di politiche di sostegno e dei cosiddetti incentivi, il prezzo rimane ancora abbastanza elevato. Ioniq Electric, attualmente disponibile in due allestimenti (Comfort e Style), costa a partire da 36.750 euro. Non poco, di elettriche se ne fanno (e vendono) ancora troppo poche perché i prezzi siano più concorrenziali. La convenienza di un’elettrica ha però altri aspetti che specie per chi vive in grandi città come Milano hanno la loro importanza: dopo l’ultima stretta sull’Area C avere un’elettrica che ha libero accesso alle ZTL è una scelta furba. Come è “furbo” poter parcheggiare sulle strisce blu o gialle senza pagare, o godere dell’esenzione dal bollo. Anche i costi della manutenzione sono ridotti all’osso: niente olio da cambiare, niente costosi tagliandi. E alla manutenzione residua, pensa comunque Hyundai che su Ioniq Electric offre la manutenzione ordinaria inclusa nel prezzo per cinque anni o 75 mila chilometri.Utile anche la garanzia di cinque anni a chilometraggio illimitato con l’assistenza stradale inclusa e la garanzia di otto anni o 200mila chilometri sulle batterie.
Ambiente
Agli innegabili vantaggi dell’auto elettrica, Ioniq aggiunge delle sue peculiarità. Prendete i materiali con cui è costruita: molti sono materiali riciclati, o riciclabili. Salendo a bordo non ci si rende conto di nulla, ma i rivestimenti interni delle porte sono più leggeri del 20 per cento e fatti di plastica riciclata, ottenuta con una miscela di segatura di legno e pietra vulcanica. La canna da zucchero è stata impiegata per realizzare parte del pavimento e del rivestimento del tetto, migliorando anche la qualità dell’aria a bordo. E che dire delle vernici ottenute con ingredienti estratti da olio di soia? Per chi poi volesse approfondire l’impegno di Hyundai sull’ambiente, qui è consultabile il Rapporto di Sostenibilità 2016.
Serenità di guida
Silenzio. Facilità di guida. Riduzione dello stress. Niente cambio e niente frizione. Cosa ne dite, non è il sogno di molti? La serenità di guida, specie per chi vive nelle grandi aree metropolitane ormai è un fattore di scelta per un’automobile. Prestazioni e stile passano in secondo piano. Mentre la piacevolezza di guida, la cosiddetta “guida dolce”, insieme alla sicurezza, diventano elementi determinanti.
E Ioniq Electric, già pronta per la guida autonoma, su questi aspetti è molto convincente: il massimo punteggio nei crash test EuroNCAP rassicura; i 7 airbag, scongiuri a parte, fanno sentire protetti; il controllo di stabilità evita che l’auto possa sbandare in caso di manovre di emergenza; un sistema elettronico che monitora la strada evita le pericolose invasioni di corsia, causate da disattenzioni (vedi telefonino) o stanchezza (colpi di sonno); il cruise control adattivo mantiene la velocità costante evitando a chi guida di toccare freno e acceleratore, una manna nei lunghi viaggi o nel traffico delle tangenziali; la frenata autonoma d’emergenza scongiura i tamponamenti, frenando l’auto automaticamente in caso di pericolo. Insomma, sulla Ioniq Electric si viaggia sereni.
Test drive
Facile l’abbiamo detto. Divertente però siamo certi che su un’elettrica è un termine che sorprende. La Ioniq invece è proprio questo, divertente. Sarà quel volante piccolo, quasi da sportiva. Sarà che al posto di guida ci si sente subito a proprio agio, che la visibilità è buona in tutte le direzioni. Fatto sta che la versione elettrica della Ioniq è un vero spasso da guidare. Ci sono tre programmi di guida e se sulle prime vien da scegliere quello più virtuoso (Eco), rassicurati dai 200 chilometri di autonomia reale (150 se viaggiate in autostrada) viene da spingersi più in là. Prima Normal, poi Sport: la strumentazione cambia colore e l’escalation prestazionale diventa contagiosa. La Ioniq scivola via nel traffico veloce, agile malgrado non sia una silfide.
Il motore elettrico spinge forte con i suoi 120 cavalli, il cambio non c’è: si preme l’acceleratore e basta.
Anzi, al volante ci sono delle leve che ricordano i “paddle” delle auto con cambi automatici sportiveggianti che qui, però, servono a regolare il livello di recupero di energia: più si sale di livello (quattro in tutto), più l’auto frena da sola rilasciando il gas, più si ricupera energia. E che spasso la mattina stare nel traffico, ascoltando l’ottima qualità della radio digitale Dab e senza la necessità di premere freno o acceleratore; pensa a tutto il cruise control adattivo che rimane inserito anche nelle brevi soste.
E se si commette qualche errore, qualche distrazione, la Ioniq Electric vede e provvede: uno scooter non visto nello specchietto? Ci pensa il controllo dell’angolo cieco. Un momento di distrazione può essere fatale; il sistema anticollisione interviene automaticamente. La connettività permette di dimenticarsi dello smartphone (i modelli già compatibili si ricaricano per induzione, senza cavetto) e il grande display touch consente di gestire le app compatibili con i sistemi Android ed Apple Carplay. Insomma, la Ioniq Electric comincia ad essere un’auto elettrica “vera”, concreta, utilizzabile da tutta la famiglia.
Il dettaglio che fa la differenza
Il rispetto dell’ambiente si vede anche nelle piccole cose. Sulla Ioniq il climatizzatore ha la funzione “driver only” che permette, quando si viaggia da soli, di minimizzare i consumi elettrici riscaldando (o rinfrescando) solo la parte del posto guida.
L’alternativa
BMW i3 (l’unica disponibile anche con generatore a benzina che interviene quando finisce la carica della batteria), Nissan Leaf, Kia Soul.
Scheda tecnica
Versione: Hyundai Ioniq Electric
Prezzo: da 36.750 euro
In vendita da: inverno 2016
Motore: elettrico (88 kW); potenza: 120 cv
Trasmissione: automatica
Prestazioni: velocità max (km/h) 165; Acc 0-100 km/h (in sec.) 9,9 secondi.
Consumi (kWh/100 km): 11.5
Emissioni (g/km): 0
Dimensioni (mm): 4.470×1.820×1.450 (lxlxa).
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