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Hyundai lancia Kona Electric, suv compatto con un’autonomia interessante e prestazioni da sportiva. Due le versioni, una con batteria da 39,2 kWh, l’altra da 64 kWh.
Dopo la “trilogia” Ioniq, la prima berlina nata esclusivamente in versione ibrida, ibrida plug-in e completamente elettrica, Hyundai torna sul tema elettrico e questa volta punta su un “format” più appetibile, ossia un suv dalle dimensioni compatte e il look attraente. Kona Electric è lunga poco più di 4 metri (4.180 mm), offre più spazio e flessibilità rispetto a una berlina, pur rimanendo compatta e adatta sia alla città che alle fughe del weekend. Sette i colori disponibili per la carrozzeria, abbinabili a tre diverse colorazioni del tetto, in tutto ventuno combinazioni cromatiche possibili.
Due le versioni disponibili equipaggiata con una batteria dalla capacità di 39,2 kWh, l’altra con una batteria da 64 kWh, oggetto di questa prova. Nel primo caso l’autonomia dichiarata è di 312 chilometri, calcolata già con il più realistico ciclo WLTP che prevede delle prove reali su strada, e il motore eroga 100 kW. La seconda versione “long-range” monta una batteria da 64 kWh che fa salire l’autonomia a 482 chilometri, un dato superiore a quanto offerto dalla nuova Nissan Leaf e in linea con altre elettriche di ultima generazione, come Jaguar i-Pace. Mark Brinkmann, product manager Hyundai Europe, sintetizza in un video le caratteristiche di Kona Electric.
Ma Kona Electric colpisce soprattutto per il divertimento offerto. Non è solo l’accelerazione (da 0 a 100 km/h in 7,6), o la velocità massima (167 km/h), entrambe caratteristiche di cui è bene non abusare mai su un’auto elettrica, pena la forte riduzione dell’autonomia. Piuttosto è la spinta (per chi ha dimestichezza col dato, entrambe le versioni offrono 395 Nm di coppia), istantanea, vigorosa. Il tutto si traduce in una guida divertente, anche grazie all’assetto azzeccato e alla piacevolezza di uno sterzo preciso che sembra fatto apposta per divertire sulle curve.
Il cambio, come su tutte le auto elettriche, anche sulla Kona Electric non c’è. Ci sono però due levette al volante, attivabili comodamente con le dita quando si guida, che permette di scegliere come sfruttare il sistema di frenata rigenerativa, ossia il recupero dell’energia quando si toglie il piede dall’acceleratore o quando si frena. Sfruttando al massimo questa caratteristica non solo si prolunga – talvolta addirittura si aumenta – l’autonomia elettrica. Ma con un po’ di dimestichezza si impara anche a non usare il pedale del freno, un po’ come accade da tempo su un’altra auto elettrica particolarmente divertente, la BMW i3.
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L’altro aspetto convincente su Kona Electric è la dotazione di sistemi Adas, (Advanced driver-assistance systems), che possono aiutarci a prevenire o ridurre gli incidenti e che consentono di aumentare la sicurezza di bordo. L’incidentalità stradale, rappresenta un problema che ogni anno tocca picchi negativi, specie nel periodo estivo. Un problema di enormi dimensioni anche a livello mondiale. Kona Electric oltre agli utili sistemi di connettività che integrano di fatto il telefonino (che può essere ricaricato comodamente in modo wireless) nel sistema di bordo offrendo sia funzioni di navigazione, sia telefoniche supportate dai maggiori sistemi (Apple CarPlay e Android auto con informazioni aggiornate in tempo reale su meteo, traffico, autovelox e punti d’interesse), offre una serie di sistemi di sicurezza attiva che riducono lo stress durante la guida e aumentano la sicurezza.
Fra i più efficaci, il cruise control adattivo che mantiene la velocità costante accelerando e frenando l’auto automaticamente (fino a fermarla completamente), la frenata di emergenza che riconosce auto e pedoni, il mantenimento della corsia e il rilevamento della stanchezza al volante, efficaci entrambi contro il classico colpo di sonno o le distrazioni. C’è anche l’head-up display, ossia un sistema che proietta su un piccolo schermo davanti al volante le principali informazioni di viaggio, come velocità, navigatore, livello di carburante e radio.
Un’autonomia elettrica di oltre 400 chilometri, come nel caso della Hyunday Kona Electric, finalmente comincia anche ad alleviare l’ansia da ricarica, un “disturbo” che vista l’esiguità di colonnine di ricarica in Italia purtroppo colpisce ancora molti possessori di auto elettriche. La soluzione? Una wall box in garage e – potendo – una seconda in ufficio. Certo, il massimo è disporre di una colonnina “fast charge” che permetterebbe di ricaricare quasi del tutto la Kona Electric in circa un’ora. In alternativa, servono dalle 6 alle 9 ore se si dispone di almeno 7 kW, mentre chi usa la presa domestica (il cavo è in dotazione) dovrà attendere anche oltre le 15 ore.
Il listino prezzi di Hyundai Kona Electric parte da 36.400 euro per la versione da 39 kWh XPrime.
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