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PlanetSolar è ormeggiata al porto dell’Isola della Certosa. Resterà in laguna fino a maggio 2015, per partecipare ad un progetto di ricerca archeologico e farsi conoscere al grande pubblico.
Naviga a pelo d’acqua con i suoi 35 metri di lunghezza, 512 metri quadrati di pannelli fotovoltaici, 2 motori elettrici da 60 kW, zero emissioni di CO2 e autonomia illimitata. Sono queste le caratteristiche che la rendono una barca unica al mondo, degna rappresentante della mobilità di domani.
È approdata agli inizi di settembre, dopo aver completato il giro del mondo e toccato 28 Paesi, da Stati Uniti all’Australia, e oggi Ms Turanor PlanetSolar è ormeggiata all’Isola della Certosa di Venezia, una delle isole più grandi della città lagunare e protagonista di una notevole opera di riqualificazione.
La barca costruita in 20 mesi grazie ad un investimento da 15 milioni di euro dell’imprenditore tedesco Immo Stroeher, strenuo sostenitore delle energie rinnovabili e in particolare del fotovoltaico, è realizzata in fibra di carbonio ed è in grado di navigare per 72 ore consecutive in completa oscurità, grazie ad un pacco batterie imponente, del peso di ben 9 tonnellate.
“La MS Turanor PlanetSolar, vincitrice di 6 Guinness World Records, non solo ha completato il primo viaggio a energia solare in tutto il mondo, ma ha anche realizzato con successo due missioni scientifiche uniche nel 2013 e 2014”, spiega Immo Stroeher. Oggi la barca è approdata a Venezia, dopo la spedizione greca dello scorso anno dove, in collaborazione con l’Università di Ginevra, ha studiato i siti preistorici sommersi al largo della Grotta di Franchi, nel Golfo di Kiladha.
Quando la riqualificazione funziona. Non poteva che essere l’Isola della Certosa l’approdo scelto da PlanetSolar. Una delle isole più grandi di Venezia, è stata infatti oggetto di un articolato progetto di riqualificazione. Seguito e proposto dalla società Vento di Venezia, l’isola è stata riqualificata come polo nautico “green”, grazie ad un completo recupero dell’isola per la creazione di un parco accessibile al pubblico e privo di barriere architettoniche e con la realizzazione di aree e percorsi attrezzati e la conservazione del patrimonio naturalistico su oltre due terzi dell’intera superficie. “È in questo contesto che si inserisce la partnership con PlanetSolar”, dichiara Alberto Sonino, amministratore delegato della società. “Ci piacerebbe infatti stimolare l’uso di barche solari a Venezia, almeno nel centro storico e in laguna”.
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