Quando la musica racconta l’auto: a Berlino per il Seat Musicathon

C’è anche un italiano, il giovane comasco Tomm Zeskel, tra i finalisti della Seat Musicathon, la maratona musicale durata 36 ore appena conclusasi a Berlino. Dei 1.185 concorrenti e delle 1.924 composizioni musicali inedite, composte con l’obiettivo di contribuire alla nascita del prossimo sound logo del brand automobilistico Seat, al gran finale sono giunti 14 finalisti provenienti da sette nazioni (Italia, Francia, Spagna, Germania,

C’è anche un italiano, il giovane comasco Tomm Zeskel, tra i finalisti della Seat Musicathon, la maratona musicale durata 36 ore appena conclusasi a Berlino. Dei 1.185 concorrenti e delle 1.924 composizioni musicali inedite, composte con l’obiettivo di contribuire alla nascita del prossimo sound logo del brand automobilistico Seat, al gran finale sono giunti 14 finalisti provenienti da sette nazioni (Italia, Francia, Spagna, Germania, Inghilterra, Olanda e Messico). Sul podio, insieme all’italiano Tomm, sono salite anche Spagna e Germania, rappresentate da Ariadna Castellano e Christian Wiercimok. L’obiettivo? Costruire il “marchio” sonoro che in futuro avrà il compito di focalizzare l’attenzione del pubblico e di associarlo ai nuovi modelli Seat. Il tema a cui ispirarsi? “Se Barcellona fosse una musica…”. La prova da superare: costruire la colonna sonora di un video di lancio della durata di 35 secondi.

 

 

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L’inglese Camunelle Fletchman durante la maratona musicale

 

Seat Musicathon, realizzato in collaborazione con nomi di spicco della scena musicale internazionale, come Abbey Road Institute, Roland, Epiphone e KRK Systems, ha visto il marchio automobilistico spagnolo impegnato nella ricerca di giovani talenti provenienti da Europa e Messico, chiamati a dare il loro contributo al  futuro sound design del marchio automobilistico. L’iniziativa di Seat è interessante perché si tratta di un progetto di co-creazione, dove le strategie di business e di marketing dell’azienda vengono condivisi con i potenziali clienti finali che, in questo caso, sono giovani musicisti appunto.

 

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Al Seat Musicathon di Berlino hanno partecipato 14 team da 7 Paesi

 

Così a Berlino per dare una dimostrazione delle proprie capacità, i 14 team si sono sfidati in una lunga maratona lunga 36 ore, il tempo previsto d al regolamento per creare la colonna sonora di un ipotetico spot tv dedicato a un nuovo modello Seat.

Ognuno ha interpretato i valori del noto marchio, qualcuno puntando sulle radici latine del passato (Seat nasce come Sociedad Española de Automóviles de Turismo nel 1950), altri hanno preferito percorrere suoni più innovativi e disruptive, più coerenti con l’immagine contemporanea del marchio, sempre più legato alla tecnologia tedesca (dal 1990 Seat appartiene al gruppo Volkswagen).

 

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Il momento delle premiazioni al termine della tre giorni musicale

 

A selezionare le proposte, una giuria internazionale, composta anche da membri del prestigioso Abbey Road Insitute di Londra. Ai tre vincitori, oltre al premio di 2 mila euro, l’opportunità di continuare il loro viaggio musicale visitando lo stabilimento Seat di Barcellona in cerca di altre ispirazioni sull’identità del marchio, per poi volare in uno studio di registrazione di Los Angeles in autunno e dare il loro contributo allo sviluppo del nuovo sound design Seat.

 

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I vincitori. Da sinistra, l’italiano Tomm Zeskel, Ariadna Castellano e Christian Wiercimok

 

Ma quanto è importante l’identità musicale di un’auto o di un marchio? Pensate al noto brand motociclistico Harley Davidson, impegnato nel difficile compito di trovare una nuova “voce” alla prima Harley elettrica della storia. O al suono di avvio di Windows, realizzato dal musicista britannico Brian Eno.
E quanto cambia l’immagine musicale di un’auto negli anni? Tantissimo. Vediamo in trent’anni come è mutata l’identità musicale e comunicativa di Ibiza, uno dei modelli più diffusi del marchio Seat.

Spot Seat Ibiza 1985

Ascoltate lo spot della prima Seat Ibiza. Le sonorità sono quelle del dj croato scoperto da Claudio Cecchetto, Sandy Marton. Il claim del marchio, con Auto Emociòn  giocava tutto sull’anima latina dell’Ibiza.

Spot Seat Ibiza 1995

Qui ancora la Seat Ibiza, ma dieci anni dopo, a metà degli anni Novanta. Il claim è rimasto quello passionale e latino di Auto Emociòn, ma i suoni e le immagini sono diventati più ammiccanti, seduttivi e il design diventa il centro della comunicazione visiva.

https://www.youtube.com/watch?v=L7r2NyM87ag&list=PLgB5CfM52637QdNv4t5HUzBKAaOphBqus&index=15

Spot Seat Ibiza 2015

E infine sentite la colonna sonora nello spot dell’ultima Ibiza. Siamo ad oggi, il claim del marchio nel frattempo si è profondamente trasformato e con Tecnology to Enjoy, abbandona le radici spagnole del marchio per assecondare il nuovo posizionamento Seat, più giovane, dinamico e tecnologico.

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